Tante
presunte vittime non sono state credute in molti processi poi chiusi
con assoluzioni.
Tante
false vittime, dopo molti anni, hanno cercato di guadagnare qualche
soldo: hanno tentato il colpaccio per tanti denari, oso dire molto
sporchi, accusando anche degli innocenti, tra cui dei preti e dei
prelati.
Questi
fatti passano sempre sotto tono sulla stampa nazionale e
internazionale.
Il
dramma della pedofilia, delle vittime, spesso o quasi sempre si
consuma dentro le case, dentro le anime ferite: divora le sue
vittime, con problemi psichiatrici da portare per tutta l’esistenza,
con suicidi avvenuti anche decenni dopo i fatti.
Tutto
questo però non ha nulla a che fare con gli starnazzi di questi
giorni ed a dire il vero io provo una grande vergogna per qualcuno.
“Se
io fossi al loro posto, ma al loro posto non ci so stare” cantava
Fabrizio De Andrè: pure io non ci sto e non vendo la verità, la
logica e il buon senso, oltre alla razionalità per essere a servizio
di un certo giornalismo scandalistico, che non vuole fare 2 + 2, per
poche copie di giornali vendute in più.
Qualcuno
non sa proprio cosa sia l’onestà intellettuale.