La
fine dell'estate 2011 ci sta preparando a un destino duro e
difficile: se non si farà una manovra convincente la speculazione
finanziaria ci punirà, facendo crollare i titoli in Borsa e
aumentando il costo sugli interessi del debito pubblico.
La
manovra pare debole e insicura: serviranno altre operazioni
correttive prima del 2013, facilmente dopo le elezioni politiche.
Chiunque
vincerà le elezioni, nonostante le promesse che si faranno
all'opinione pubblica, dovrà fare scelte impopolari: le pensioni
verranno tagliate o rese sempre più irraggiungibili, i servizi
pubblici verranno tagliati e scuola, sanità, ma pure la sicurezza,
diventeranno inadeguate, sempre inaccettabili.