5 set 2011

Partita Iva - No alle frodi e alle sanzioni: stop alle partite Iva inutilizzate



Oltre 80mila i contribuenti piemontesi interessati Avete una partita Iva che non utilizzate da almeno tre anni? Bene, è giunto il momento di chiuderla, approfittando di sanzioni bassissime  e di un percorso semplificato. C’è tempo infatti fino al 4 ottobre per chiudere la propria posizione e mettersi al sicuro da possibili frodi, cioè da tentativi di utilizzo indebito della partita Iva da parte di truffatori professionisti. 
In Piemonte il popolo delle partite Iva conta oltre 600mila contribuenti e tra questi più del 13% (quasi 80mila) non presentano la dichiarazione da almeno tre anni, ma non hanno mai comunicato all’Agenzia delle Entrate la cessazione dell’attività.  
Mettersi in regola è facile: basta pagare spontaneamente una sanzione minima di 129 euro utilizzando il modello “F24 elementi identificativi” e indicando il codice tributo 8110, la partita Iva da chiudere e  l’anno di cessazione dell’attività. 
Non è necessario presentare anche la dichiarazione di cessazione attività, con il modello AA7 (per i soggetti diversi dalle persone fisiche)  o AA9 (per le imprese individuali e lavoratori autonomi): l’Agenzia chiuderà automaticamente la partita Iva sulla base dei dati ricavati dal modello F24. 
Va ricordato che questa possibilità è concessa a condizione che la violazione non sia stata già contestata con atto portato a conoscenza del contribuente. 
Cosa succede se non si chiude la partita Iva – Oltre a rischiare di essere vittima di frodi, chi non si avvale di questa opportunità entro il 4 ottobre rischia una sanzione che può arrivare fino a 2.065 euro: l’Agenzia può procedere alla chiusura d’ufficio della 
partita Iva,  irrogando nel contempo una sanzione che va da 516 a 2.065 euro