Sarah
Scazzi, Melania Rea, Yara Gambirasio e lo scempio mediatico, ovvero
troppe parole inutili su tre casi che dovrebbero interessare solo per
i risultati scientifici e sensati delle indagini.
La
caccia ai segreti personali, le illazioni volgari sulle vittime, la
curiosità morbosa, che pare quasi da necrofili, lascia un po'
disgustati.
Quindi
la caccia agli assassini diventa un motivo per pettegolezzi un po'
banali, spesso idioti, talvolta offensivi verso le vittime.