17 set 2011

Sequestro Savina Caylin: massimo impegno del Governo


17 Settembre 2011
Fin dalle prime ore successive al sequestro della Savina Caylin, il Governo italiano si è immediatamente attivato e, da allora, non ha mai diminuito l’attenzione sulla vicenda per facilitarne uno sblocco positivo. Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha ricevuto a Palazzo Chigi i familiari e a loro ha garantito il pieno interessamento del Governo e di tutte le amministrazioni interessate.
Al Ministero degli Esteri sono state messe in campo tutte le risorse disponibili sul piano dell’azione diplomatica e internazionale. E’ stata svolta, in particolare, una costante azione di sensibilizzazione da parte del nostro Ambasciatore accreditato in Somalia con le Autorità di accreditamento pur nei limiti imposti dalle note caratteristiche del quadro politico locale. L’on. Margherita Boniver, Inviato Speciale del Ministro per le emergenze umanitarie, si è a sua volta recata in Tanzania e a Gibuti nel quadro di un’azione di sensibilizzazione delle Autorità dei Paesi confinanti. Nella sua recente missione in Somalia, il Sottosegretario, sen. Alfredo Mantica, ha incontrato le più alte autorità della Somalia e del Puntland al fine di impegnare di nuovo, al più alto livello, le Autorità locali. Il sen. Mantica si appresta a tornare di nuovo a breve nell’area. Infine, il Ministro Frattini incontrerà a New York la settimana prossima il Primo Ministro della Somalia.
Il Ministero della Difesa sta intanto continuando ad assicurare un monitoraggio delle condizioni della petroliera e, per quanto possibile, dell’equipaggio attraverso il cacciatorpediniere Andrea Doria. Su specifica richiesta delle famiglie non si è finora percorsa la strada dell’intervento militare per la liberazione degli ostaggi. Il Governo italiano non può d’altra parte sostenere alcuna azione che si traduca in favoreggiamento del fenomeno della pirateria.