Lo
stabiliranno i periti che analizzeranno i tabulati telefonici, con
l’ubicazione del caporalmaggiore di Ascoli Piceno.
E’
chiaro che questa sarebbe la prova regina in mano agli inquirenti, ma
in caso di premeditazione dell’omicidio nessuno usa il suo
cellulare quando stabilisce di assassinare qualcuno: lo sanno tutti
che si riesca di lasciare la traccia della strada percorsa., dove ci
si trovava al momento dell’omicidio.
Questa
perizia doveva arrivare prima dell’arresto di Salvatore Parolisi,
ma l’ordine degli eventi segue strane logiche.