Per
il caso di Yara Gambirasio ora c'è una traccia, che si può definire
sicura: porta al cantiere di Mapello, ma questo fatto non prova nulla,
ovvero non è certo che ad uccidere sia stato un edile.
Forse
è stato qualcuno che poteva frequentare l'ambiente, ma forse è
stato un lavoratore straniero, che ora è già a casa sua: al
cantiere provenivano da molti luoghi, per risparmiare sui costi della
manodopera.
Ora
bisogna controllare tutti i muratori del cantiere e sarà molto
complicato: lo si doveva fare subito e qualcuno si è scagliato
contro i giudici.
Invece
io mi scaglierei contro i politici: un povero Pm da solo non può
affrontare inchieste che riguardano cittadini stranieri, con reazioni
xenofobe interne e contro reazioni politiche in Italia e all'estero.
L'ipotesi
del cantiere è stata scartata subito per ovvi motivi politici,
infatti questo blog, all'epoca, fu coperto da insulti dai soliti
delinquenti mediatici per la presa di posizione coraggiosa e onesta
sulle indagini dopo il ritrovamento del corpo di Yara.
Possiamo
dire ad alta voce che non si vuole trovare l'assassino di Yara perché
i nostri politici non vogliono?
Infatti
un certo tipo di stampa, anche online, legata ai partiti si è
inventata idiozie sul branco di ragazzini di Brembate, su amici e
parenti della famiglia Gambirasio, offendendo i sentimenti e la
dignità delle vittime di un crimine così orribile.
Costoro,
quando si specchiano, non provano disgusto e schifo?