Beppe
Grillo non entra in una coalizione e lo sa bene che non gli conviene, perché il
suo partito è nato come forza di opposizione e non di governo.
Preferisce
invece essere all’esterno dei giochi politici futuri, che si stanno dimostrando
sempre più di vecchio stampo.
Ora
la trattativa è dura, ma il quadro politico non è mai stato così stabile nella
storia della repubblica: tutti avranno la possibilità di stare al potere, di
governare.