Lo sostiene il «New York Times», prima della riunione romana dei Paesi «Amici della Siria»: la notizia era prevedibile e l'impostazione segue una logica precisa, l'alleanza degli interessi europei e sauditi nella regione.
Questa è una faccenda sporca per il petrolio ed è anche la chiave di lettura di qualcosa che avviene nel mondo: dietro poi troviamo le scuole coraniche di esaltati, da intervento psichiatrico, abbiamo gli assassini presi tra i mentecatti, abbiamo la guerra contro l'Iran cattiva, ma anche amica di altri interessi economici.
