Se perderà Roma e Milano, lui
non lascia, si è inchiodato alla poltrona e non ammette la sconfitta, ma
ottobre bisognerà dargli una bella pedata, con un bel no al referendum.
La scelta politica di non ammettere
la perdita di popolarità, che può solo aumentare nel tempo nel tempo, come fu
per tutti i suoi predecessori.
Prima o poi sarà preso come
capro espiatorio, ma lui forse non lo sa,….. poverino.