17 nov 2016

Violenza contro donne e bambini, un anno terribile e atti assurdi, che non hanno giustificazione - Margherita Longhi

Siamo giunti quasi al termine di un altro anno e la cronaca, anche televisiva,  in questi ultimi tempi, ci ha regalato un’escalation di fatti di cronaca segnati  da violenze contro esseri talvolta indifesi, come bambini  e donne; queste ultime, soprattutto vittime di violenze  anche all'interno delle mura domestiche,  per  non raccontare tutto ciò a cui sono sottoposti i bambini, anch'essi, spesso nelle proprie sfere familiari, da genitori  e da cosiddetti “amici” di questi ultimi, allargando la cerchia magari anche a nonni e/o zii, educatori  delle scuole di infanzia e primarie, o, addirittura in enti presso cui sono ospiti e che dovrebbero sovrintendere  alla loro protezione e difesa.
Sfogliando i giornali e consultando la pagina internet di Google news soprattutto nella giornata di ieri, 16 novembre,  ciò che era maggiormente evidenziato  erano episodi di violenza addirittura efferata, specialmente  nei confronti di donne, contro le quali la mannaia della  violenza e crudeltà si è alzata quasi per  volerle punire non so di che crimine.
Ogni anno ricorrono giornate dedicate alla protezione dell’ infanzia e l’8 marzo, in particolare, si  “celebra” la giornata internazionale  della donna con cortei e manifestazioni  varie, sventolando rami di  mimosa.
Naturalmente, lungi  da me l’ escludere anche le persone anziane e/o malate, spesso abbandonate a se stesse in qualche struttura  “lager”, magari  umiliate da coloro che sono preposti  alla loro assistenza.
Ora, mi chiedo a cosa servono tutte queste ricorrenze se la nostra società non sa più rispettare le prime basi del “rispetto” per queste categorie di  persone. 
Voglio  sperare che questo mio sfogo, che sicuramente non risolve, né pretende di farlo, questo  dramma sociale, che non anestetizzi le nostre coscienze e non chiuda i nostri occhi di fronte a quello che rischia di diventare un baluardo per coloro che in questa società dovranno crescere e vivere.