15 feb 2024

La politica della corruzione.

Mi ricordo qualche frase del discorso di Bettino Craxi, l'ultimo fatto in parlamento, quando giustificò la corruzione con l'accusa verso la DC e il PCI, i primi ricevevano i soldi dagli Stati Uniti, un tempo si diceva che li prendessero dalla Cia, mentre i comunisti erano finanziati, sino alla caduta del muro di Berlino, dai sovietici.
Lui affermò che, se prendeva tangenti per  partito, non era corruzione.
Sì, tutta l'Italia, di fatto, era pagata, direttamente e indirettamente, da forze straniere, che ci trattavano come una colonia o come una terra da conquistare.
Quindi, secondo Craxi, i corrotti erano i più onesti, perché non si vendevano agli stranieri.
Gli italiani non sapevano tutto questo?
Lo sapevano quasi tutti, era tutto corrotto, dai concorsi dove vincevano spesso molti dementi palesi e lavativi, ma rigorosamente tesserati. 
Oggi le cose sono mutate?
Non sono più così sfacciati, non ci sono più funzionari, che si potrebbe permettere, solo con il loro stipendio, un'utilitaria, mentre se ne andavano nelle strade di piccole città, dove tutti la conoscevano, in Lamborghini, accompagnato da signore di alto borgo, definiamole così. 
Però il marcio lo si respira ancora nell'aria e il fetore è grande.
Abbiamo i politici di sinistra pagati dagli Arabi, dagli sceicchi, i giornalisti lavorano sono parassiti dipendenti da imprenditori, che campavano grazie alle sovvenzioni pubbliche un tempo, oggi li cercano sempre, a nostre spese. 
Poi oggi i soldi sporchi li potresti individuare, ma trovano solo i centesimi dell'evasione.