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2 giu 2022

Immigrazione e crollo dei salari.

Nessun esperto, tra coloro che appartengono sempre a una razza particolare di persone, snob e sprezzanti, osserva l'ovvio.
In trent'anni i salari degli italiani sono calati, ma perché non lo si dice.
Ora quelli dei quadri, dei super ricercati tecnici, magari informatici, dei dirigenti non sono calati, ma aumentati, invece a crollare sono stati gli stipendi dei lavoratori meno specializzati, io li chiamo i manovali, ma non per offenderli.
Sì sa che il sistema produttivo mondiale, in particolare dei Paesi più industrializzati, dagli anni Trenta del secolo scorso, sino agli anni Settanta, necessitava di operai generici, da inserire nelle catene di montaggio, per lavori ripetitivi, per produrre i beni di consumo più diffusi, dalle automobili ai panettoni.
Poi l'automatizzazione ha iniziato ad espellere manodopera da noi, con il dislocamento di apparati produttivi in Paesi in via di sviluppo, come India e Cina, ma anche in America Latina, che ha portato al crollo, da noi, di un mondo operaio, con il crescere dell'emarginazione sociale, il degrado.
Cosa fanno i governi italiani in quegli anni, tra il 1980 e oggi?
Semplice, spingono per rafforzare e per stabilizzare la nostra moneta, facendoci entrare nell'Euro, poi decidono di favorire l'immigrazione clandestina, per i lavori in nero e per quelli criminali, portando in competizione i salari dei lavoratori generici, così di manovali ne abbiamo sempre più.
Ora il salario minimo per ora lavorata deve essere imposto, ma a quel punto deve sparire sia il Reddito di Cittadinanza, che deve diventare lavoro di cittadinanza, che il lavoro nero, che deve essere combattuto duramente, con decisioni repressive, sia detassando i lavori occasionali e di bassa resa economica.
Invece l'immigrazione ci regala tanti, tanti, manovali analfabeti, che non diventeranno mai tecnici, né loro e né i loro figli.
Abbiamo una scuola che alla fine della Terza Media ci regala un 45% di ragazzi che non capiscono ciò che leggono, ovvero sono dei veri analfabeti, poi questa percentuale crescerà negli anni, probabilmente sino a un 70% e più.
Con questa folla di futuri disperati speriamo di migliorare il sistema produttivo, di integrare anche etnie e religioni praticamente non integrabili, neppure in realtà più favorevoli delle nostre.
Tutto questo si unisce alla logica economica della domanda e dell'offerta, ovvero servono sempre meno manovali analfabeti e sempre più tecnici preparati, così i salari dei lavoratori per lavori di basso livello crollano a situazioni da Terzo Mondo, mentre la moneta attuale, l'Euro, ci mette in posizione sfavorevole per le esportazioni, infatti oggi importiamo beni che un tempo erano prodotti da noi, tessuti ed altro, per esempio, che ci arrivano direttamente dalla Cina. 
L'Euro, in confronto alla vecchia Lira, non ci aiuta, perché è forte, quindi ci attira lavoratori di bassa specializzazione, per il cambio che rendono appetibili i nostri stipendi, da fame per noi, ma in Africa, per esempio, sono irraggiungibili.
Quindi, più ne arrivano e peggio sarà per i nostri lavoratori non specializzati e pure per i migranti e i figli dei migranti, che si vedono tagliare fette di reddito, con compensi lavorativi sempre peggiori.
Invece se si bloccasse l'immigrazione e anzi si favorisse il ritorno in Patria di chi non si è integrato, si migliorerebbe la situazione dei nostri lavoratori. 
Così si potrebbe fare salire gli stipendi dei nostri manovali, che devono specializzarsi con corsi e scuole anche da adulti, così potremo aiutare la crescita del Paese e con l'aumento dei salari.
Invece la politica dei governi di........ sinistra ci porterà a trasformare l'Italia in un avamposto africano, con la miseria e la disperazione, il sottosviluppo e le periferie degradate.
Non so cosa vogliono i nostri politicanti e i gruppi di potere che stanno alle loro spalle, ma forse l'analfabetismo culturale, l'idiozia, grazie al sistema delle raccomandazioni, ci ha regalato un sistema in mano ai cretini, che puntano solo  a mantenere il potere facendosi turchi, mettendosi pure a novanta gradi,......... in preghiera per ricevere i voti dei nuovi cittadini.
Rischiamo tanto con questi dementi nei luoghi che contano, nei posti di potere, che stanno trasformando l'Italia in un grande caravan serraglio, con periferie violente, masse di disperati, che peseranno sul Debito Pubblico per mantenere il Sistema Sanitario Nazionale e il Reddito di Cittadinanza, creando violenza, rivolte e repressione altrettanto violente.
Prima mandiamo a casa i cretini accoglienti, magari spedendoli a raccogliere frutta e  verdura nei campi, meglio sarà per tutti noi.

8 apr 2023

Ricchi e poveri, il gioco sporco di chi detiene il potere.

Siamo ufficialmente in 8 miliardi sulla terra, anche se il dato è discutibile, perché molte realtà sono difficilmente verificabili, come le periferie delle grandi città del Sud del mondo. Comunque uno studio, che pareva serio, afferma che alla fine del secolo gli abitanti del pianeta saranno 6 miliardi, ovvero 2 minardi in meno. Come avverrà questa riduzione? In pratica la concentrazione della ricchezza in poche mani, in una ingiustizia sociale crescente, porterà miseria a larghi strati della popolazione, con le solite conseguenze. Parlo non proprio di fame, ma di condizioni di miseria estrema, con malattie che non saranno curate, con epidemie che non saranno fermate, perché riguardano e riguarderanno gli strati marginali della popolazione mondiale. In pratica si prospetta un olocausto di almeno 2 miliardi di individui, ma certamente saranno di più, contando anche coloro che avrebbero dovuto raggiungere la cifra, complessiva, di 9, o 10 miliardi, quindi tutta gente che nascerà e morirà velocemente. Perché lo chiamo olocausto? Perché si gioca molto sporco in vari modi, con il cambio valutario, ma soprattutto con l'immigrazione. So bene che non si trovano lavoratori, così affermano in molti, abbiamo bisogno di disperati immigrati, così sentenziano, ma poi i salari dei dipendenti più deboli calano e appaiono già i robot in tante realtà. In pratica si cerca di vincere la concorrenza, costosa per gli investimenti e difficile per la tecnologia, per mancanza di esperti, con salari sempre più bassi. Questa corsa al ribasso fa in modo che le condizioni dei lavoratori di bassa specializzazione peggiorino, sia che siano italiani, vecchi immigrati o gente appena sbarcata. Quindi è evidente la strategia, l'immigrazione serve per far peggiorare le condizioni di vita dei ceti più deboli, italiani o stranieri che siano. Il risultato è evidente, abbiamo tante periferie miserabili con crimine e condizioni di vita sempre peggiori per tutti. Infatti la povertà la si vince esportando istruzione e capacità professionali, per tutte le potenzialità personali, invece si rischia di emarginare molti disperati, che per motivi culturali, con le loro religioni fataliste e anti razionali, sono destinati a morire di stenti. Così l'integrazione, che qualcuno, con una frasetta infelice, ridondante e retorica, oltre che vuota, dice sicura perché "siamo tutti umani", sarà possibile solo per chi saprà avvicinarsi alla cultura tecnologica, spietata e super efficiente, vincente. L'intelligenza Artificiale sarà terribile, il lavoro sarà per chi si saprà districare nel pensiero razionale. Combattere l'immigrazione significa dare un futuro ai nostri poveri, a coloro che lo diventeranno in futuro, invece i migliardi buttati per l'accoglienza potrebbero servire per diffondere da loro un pensiero tecnico e scientifico tutto occidentale, che permetterà a loro di sopravvivere dal futuro olocausto. La logica del profitto non perdona e schiaccia i vinti, così diamo a costoro non i centesimi in strada, ma i mezzi per poter lavorare e la tecnica per campare. Visto che è Pasqua posso sperare che anche il messaggio cristiano, che ha sposato il pensiero greco e occidentale, per chi non lo sapesse i 4 Vangeli furono scritti subito in greco, si diffonda il più possibile su tRicchi e poveri, il gioco sporco di chi detiene il potere. Siamo ufficialmente in 8 miliardi sulla terra, anche se il dato è discutibile, perché molte realtà sono difficilmente verificabili, come le periferie delle grandi città del Sud del mondo. Comunque uno studio, che pareva serio, afferma che alla fine del secolo gli abitanti del pianeta saranno 6 miliardi, ovvero 2 minardi in meno. Come avverrà questa riduzione? In pratica la concentrazione della ricchezza in poche mani, in una ingiustizia sociale crescente, porterà miseria a larghi strati della popolazione, con le solite conseguenze. Parlo non proprio di fame, ma di condizioni di miseria estrema, con malattie che non saranno curate, con epidemie che non saranno fermate, perché riguardano e riguarderanno gli strati marginali della popolazione mondiale. In pratica si prospetta un olocausto di almeno 2 miliardi di individui, ma certamente saranno di più, contando anche coloro che avrebbero dovuto raggiungere la cifra, complessiva, di 9, o 10 miliardi, quindi tutta gente che nascerà e morirà velocemente. Perché lo chiamo olocausto? Perché si gioca molto sporco in vari modi, con il cambio valutario, ma soprattutto con l'immigrazione. So bene che non si trovano lavoratori, così affermano in molti, abbiamo bisogno di disperati immigrati, così sentenziano, ma poi i salari dei dipendenti più deboli calano e appaiono già i robot in tante realtà. In pratica si cerca di vincere la concorrenza, costosa per gli investimenti e difficile per la tecnologia, per mancanza di esperti, con salari sempre più bassi. Questa corsa al ribasso fa in modo che le condizioni dei lavoratori di bassa specializzazione peggiorino, sia che siano italiani, vecchi immigrati o gente appena sbarcata. Quindi è evidente la strategia, l'immigrazione serve per far peggiorare le condizioni di vita dei ceti più deboli, italiani o stranieri che siano. Il risultato è evidente, abbiamo tante periferie miserabili con crimine e condizioni di vita sempre peggiori per tutti. Infatti la povertà la si vince esportando istruzione e capacità professionali, per tutte le potenzialità personali, invece si rischia di emarginare molti disperati, che per motivi culturali, con le loro religioni fataliste e anti razionali, sono destinati a morire di stenti. Così l'integrazione, che qualcuno, con una frasetta infelice, ridondante e retorica, oltre che vuota, dice sicura perché "siamo tutti umani", sarà possibile solo per chi saprà avvicinarsi alla cultura tecnologica, spietata e super efficiente, vincente. L'intelligenza Artificiale sarà terribile, il lavoro sarà per chi si saprà districare nel pensiero razionale. Combattere l'immigrazione significa dare un futuro ai nostri poveri, a coloro che lo diventeranno in futuro, invece i migliardi buttati per l'accoglienza potrebbero servire per diffondere da loro un pensiero tecnico e scientifico tutto occidentale, che permetterà a loro di sopravvivere dal futuro olocausto. La logica del profitto nonutta la Terra. Più cristiani razionali e sensati abbiamo in questo mondo meno tagliagole avremo, meno morti di fame ci saranno, perché incapaci di coltivare o lavorare, ma sempre in attesa del fato divino. Io non voglio poi essere giudicato da Dio come un accogliente che ha favorito il più grande crimine dell'Umanità, l'olocausto per fame, per stenti e malattie curabili di miliardi di individui. Avendo una fede cristiana, non dogmatica e non bigotta, che mi impone il buon senso, non mi rimane che lottare contro il marciume sottoculturale. Buona Pasqua a tutti.

22 set 2010

IMMIGRAZIONE. LA III COMMISSIONE CONSILIARE APPROVA IL PIANO TRIENNALE.


"Ringrazio la III Commissione consiliare per la velocità e per il voto unanime dato al piano triennale approvato dalla Giunta e ora mi auguro che altrettanto velocemente faccia il Consiglio": Questo il commento dell'assessore ai flussi migratori, Daniele Stival, all'approvazione, da parte della competente Commissione consiliare, del Piano triennale regionale degli interventi nel settore dell'immigrazione, che ora passerà all'esame del Consiglio. "Si tratta – precisa Stival -  di un provvedimento già approvato a larga maggioranza dalla Consulta dell'immigrazione, che ora attende la sua piena operatività". A questo proposito l'assessore ricorda che il Piano ha tra i suoi obiettivi quelli di favorire l'integrazione degli immigrati regolari come risorsa nella fase di passaggio dalla crisi economica a quella della ripresa; l'integrazione sociale e scolastica, puntando con forza alla conoscenza della lingua italiana e della cultura veneta; il rientro volontario con la costruzione di reti di cooperazione; la formazione personale e professionale. Più in particolare, per quanto riguarda il lavoro, il Piano indica la via di concentrarsi di più sull'integrazione degli stranieri presenti, piuttosto che sulla gestione di nuovi ingressi, alla luce dell'attuale non facile situazione economica. In questo senso saranno promosse azioni che mirano alla sensibilizzazione, informazione e formazione rivolte alle associazioni di migranti per aumentare la loro capacità di trasferire informazioni ai lavoratori; all'informazione alle imprese con titolare straniero per aumentare le loro capacità di accedere alle opportunità offerte dal mercato del lavoro regionale; alla sperimentazione di modalità per attestare le competenze possedute dai lavoratori immigrati e rafforzarne il grado di occupabilità; al rientro volontario attraverso la costruzione di reti di cooperazione tra Italia e Paesi d'origine, in raccordo con il Ministero competente. Sul fronte dell'integrazione sociale e scolastica, gli interventi del Piano si pongono alcune priorità: inserimento scolastico, insegnamento della lingua italiana e promozione di interventi educativi per i minori; informazione sulle leggi nazionali e regionali, sulle regole di soggiorno e in materia di lavoro; aggiornamento degli insegnanti e degli operatori scolastici; valorizzazione della mediazione linguistico-culturale; inserimento delle donne immigrate; promozione del dialogo tra la cultura veneta e le altre culture. Il Piano prevede anche il consolidamento dell'Osservatorio Regionale Immigrazione e della Rete Informativa Immigrazione. "L'immigrazione regolare – sottolinea Stival – è un fenomeno che va accompagnato e regolato in maniera attenta e collegata all'attuale congiuntura. Per questo abbiamo deciso di puntare su aspetti legati all'economia, al lavoro, e ad un'integrazione a 360 gradi, che non può prescindere, ad esempio, dalla conoscenza della lingua italiana e della cultura veneta, essenziale perché agevola l'inserimento lavorativo, favorisce la partecipazione alla vita sociale, previene situazioni di disagio sia per l'immigrato, sia per la comunità d'accoglienza. Quanto più forte sarà l'integrazione degli immigrati regolari – conclude Stival – tanto più facile sarà anche combattere l'immigrazione clandestina, che non siamo disposti a tollerare in alcun modo".




14 lug 2022

Lavoro che non c'è, immigrazione e salari bassi.

Si sente dire che mancano lavoratori per certi settori, ma poi scopri che siamo l'unico Paese d'Europa che ha visto calare la media degli stipendi negli ultimi trent'anni.
Abbiamo 5 milioni di lavoratori che guadagnano meno di mille euro lorde al mese, poi non si valuta il lavoro nero, senza contratto, con evasione fiscale al seguito, di milioni di individui. 
Diciamo che la politica del lavoro, da quarant'anni, è stata contro i lavoratori, contro il costo del lavoro.
Sì iniziò alla fine degli anni Settanta, bene mi ricordo, uno spazzino, allora li chiamavano netturbini, guadagnava di più di molti impiegati e di molti tecnici, i manovali erano ricercati disperatamente e si parlava di favorire l'immigrazione, come si fece. 
Allora le ditte cercavano manovali, mentre i periti erano........ troppi.
Oggi invece di non specializzati ne abbiamo una folla enorme, da sfruttare, le ditte si sono specializzate, automatizzate e non servono più gli addetti alle catene di montaggio, mentre di tecnici, di ogni genere e categoria, dal muratore specializzato all'ingegnere informatico mancano, ne cercano addirittura 400 mila.
Eppure la stampa si sofferma solo sui camerieri, sui commessi che non si trovano, poi si scopre che i poveretti, in quel ristorante per esempio, erano trattati peggio degli schiavi e così nessuno resisteva un paio di ore.
Questo fatto però serve, ancora oggi, per giustificare l'immigrazione, mentre gli immigrati che arrivano sono utili solo per portare il cibo a casa a chi non vuole cucinare, in genere scadente e poco sano.
Non credo che sia una necessità impellente per il nostro Paese. 
Invece servono per ingrossare le file della criminalità e quindi dietro i buonisti si prospettano rapporti con le mafie, dallo spaccio alla ricettazione.
Più ne arrivano e più la gente vorrà ordine sociale, io, per esempio, batterei le mani ai militari al potere, quando a vent'anni ero pronto a combatterli sino alla morte se ci fosse stato un golpe.
Chiunque saprà ridare tranquillità nelle strade, di giorno e di notte, verrà benedetto come un salvatore della Patria.
Come lo farà preferisco non pensarci e non presento ipotesi, che diventerebbero degli spunti pratici ed efficaci per qualcuno.
Il quadro è il solito, una classe dirigente sta perdendo il treno della storia e rischia di restare a terra, mentre il mondo cambia.
I camerieri, per esempio, potrebbero essere dei robot, ma per farli funzionare non servono le parolacce e le minacce, ma un po' di intelligenza.
La scuola non funziona, non funziona più e la metà dei ragazzi che escono dalle medie inferiori non capisce ciò che legge, quindi saranno dei perdenti, degli emarginati che non potranno mai usare veramente un computer e le nuove tecnologie.
Queste sono le vere battaglie del futuro, dove non c'è istruzione non esiste integrazione sociale e di conseguenza avremo emarginati nelle periferie, mentre cerchiamo lavoratori specializzati, che non si trovano e non si troveranno perché, per imparare qualsiasi cosa, bisogna possedere le nozioni elementari e le capacità elementari che dovrebbe dare la scuola dell'obbligo.
Ormai oggi gli insegnanti rischiano fisicamente per ottenere il rispetto minimo, per imporre quattro regole, mentre le periferie scoppiano e ci preparano rivolte e soluzioni naziste, o peggio, in futuro.
La vera battaglia la si combatte contro gli idioti, che da troppi anni occupano i posti di comando, i loro sorrisi ebeti, di politici incapaci, di mediocri avvocati dalla cause perse, ci stanno portando l'inferno in terra.
I diritti devono seguire i doveri e prima o poi qualcuno li imporrà.
Intanto i migranti ci portano le malattie, la criminalità e gli stupri, lo spaccio e fanno crollare i salari dei lavori di bassa specializzazione, ostacolando pure l'introduzione delle nuove tecnologie in certi settori.
In tutto il mondo ci sono robot anche nei ristoranti, ma da noi, come in Burundi, non conviene, perché abbiamo persone che fanno concorrenza alle macchine, a ribasso, rendendole non convenienti, per il costo iniziale dell'investimento.
Questa è una regola economica presente da sempre nel mercato del lavoro, dove più schiavi hai e meno tecnologia avrai.
Bloccare gli sbarchi, iniziare il rimpatrio, come volete voi, scacciare i criminali importati sarà da fare e se lo non faremo con le buone, lo faremo con le cattive nel prossimo futuro.
Io scaccerei pure gli inutili idioti al potere, dalle loro stanze dei bottoni.
Bisogna liberarci dei parassiti sorridenti e deficienti, che parlano di diritti fantomatici, ma esistono solo i diritti dei lavoratori onesti, per gli altri, criminali, prostituti di ogni genere, parassiti vari c'è solo l'obbligo del lavoro o il diritto di ricevere un calcio in culo, per rimandarli da dove sono venuti.

4 feb 2011

SI E INSEDIATO OGGI IL CONSIGLIO TERRITORIALE PER L'IMMIGRAZIONE
 
 
Si è svolta nel pomeriggio di oggi, venerdì 4 febbraio, nel Salone delle manifestazioni di Palazzo regionale, la prima riunione del Consiglio territoriale per l'immigrazione, l'organo di natura prefettizia, previsto dal Testo Unico Immigrazione (D.lgs. 286/1998 ess.mm.) e ricostituito con decreto del Presidente della Regione del 4 ottobre 2010, n. 334, preposto all'analisi delle esigenze e alla promozione, a livello locale, di interventi relativi al fenomeno migratorio.
 
Il Consiglio, presieduto dal Presidente della Regione nell'esercizio delle Sue funzioni di Prefetto, è composto dall'Assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali, dal Sindaco del Comune di Aosta, dai rappresentanti della Amministrazioni periferiche dello Stato e dalle componenti sociali a vario titolo interessate al fenomeno migratorio: Organizzazioni sociali dei lavoratori, Organizzazioni rappresentative del mondo produttivo, Associazioni rappresentative degli immigrati e del mondo del volontariato.
 
All'ordine del giorno del Consiglio erano iscritti vari punti. In apertura si è discusso sulle modalità di funzionamento dell'organo, prevedendo la costituzione di tre gruppi di lavoro tematici (politiche dell'occupazione, politiche sociali e abitative, politiche dell'integrazione culturale), coordinati dai dirigenti delle strutture dell'Amministrazione regionale competenti in materia e composti da tutte le componenti rappresentate in seno al Consiglio Territoriale. I gruppi di lavoro avranno il compito di animare la discussione e il dibattito in materia di immigrazione e di istruire le tematiche da portare all'attenzione del Consiglio Territoriale nelle sue riunioni periodiche.
 
Gli altri punti all'ordine del giorno riguardavano alcune comunicazioni relative all'attività dello Sportello Unico per l'Immigrazione, in particolare sul Decreto di programmazione dei flussi di ingresso di lavoratori stranieri extracomunitari per motivi di lavoro subordinato non stagionale, e sulla attuazione della normativa in materia di effettuazione del Test di italiano per cittadini stranieri richiedenti il permesso di soggiorno CE per lungo residenti.
Infine il Consiglio Territoriale per l'Immigrazione è stato informato che il Servizio affari di prefettura della Regione ha aderito, assumendo il ruolo di Antenna Regionale, al progetto NIRVA (Networking Italiano sul Rimpatrio Volontario Assistito), progetto co-finanziato dal Fondo Europeo Rimpatri, che ha l'obiettivo di riorganizzare in un'unica rete nazionale le realtà pubbliche e private che, lavorando a vario titolo a diretto contatto con i migranti, sono in grado di informarli sull'opzione del Rimpatrio Volontario Assistito, una misura offerta ai cittadini stranieri che non possono o non vogliono restare nel paese ospitante e che desiderano spontaneamente ritornare nel proprio paese di origine, offrendo loro un aiuto finanziario e logistico, oltre che alla elaborazione personalizzata di un percorso di reinserimento nel paese di origine.
 
 
Al termine dell'incontro, nell'ambito del progetto europeo "Demochange, Cambiamento demografico nell'Arco alpino", del quale la Regione Valle d'Aosta è partner, si è tenuto il Seminario sul tema "L'integrazione degli immigrati: che cos'è e come si misura".

15 feb 2018

Immigrazione da combattere per salvare gli immigrati - ARDUINO ROSSI

La lotta contro l’immigrazione deve essere chiara e senza tentennamenti: non siamo più nell'Ottocento o ai primi del Novecento, quando iniziava la grande produzione di massa e servivano appunto tanti operai a bassissima specializzazione, per seguire i principi del Taylorismo, ovvero lo sfruttamento dell’operaio macchina, che ripeteva sempre gli stessi gesti.
Più era stupido e ignorante meglio era per il sistema produttivo.
Questo operaio massa divenne poi carne da macello per le guerre nazionaliste e infine sciocco consumatore, senza identità, ma succube dei luoghi comuni dominanti, del consumismo nel Secondo dopo Guerra.
Oggi non servono più e vengono scartati….mandati nelle discariche sociali ed umana, che sono le periferie degradate e la droga è uno strumento per eliminare i…non integrati.
L’immigrazione di massa serve a tutto questo, ovvero a far crollare i salari e rendere meno uniti i lavoratori, utilizzando la tecnica del crumiraggio, ovvero l’inserimento di lavoratori diversi etnicamente in una realtà sociale per dividere e creare contrasti, operazione condotta vigliaccamente dai nostri squallidi padroni con l’appoggio dei nostri sindacati, delle chiese, cattolica o protestanti che siano, delle associazioni filantropiche, finanziate, ...... casualmente, dai grandi speculatori.
Alla fine tutti gli esclusi subiranno una triste sorte, ovvero un olocausto morbido, come è già avvenuto nella storia: le nostre periferie sono già dei ghetti e tutti coloro che non hanno specializzazioni e formazione culturale, in tutti i campi intendo, verranno esclusi, quindi condannati alla miseria, alle malattie, come capita sempre più nelle megalopoli del Terzo Mondo.
L’immigrazione non è uno strumento di sviluppo per gli immigrati, ma solo un modo per indebolire i lavoratori italiani e rafforzare il potere economico della grande finanza nazionale ed internazionale, poi tutto finirà come deve finire, con morte e dolore per italiani e stranieri.
A questo punto il nazionalismo di ritorno è il male minore e …l’internazionalismo di sinistra è solo un’arma in mano agli sfruttatori.

19 gen 2017

#Immigrazione e #impoverimento planetario - ARDUINO ROSSI

La scelta di importare manodopera dal Sud del Mondo, da sfruttare e pagare meno, sta dando una notevole spinta all’impoverimento globale e all’arricchimento dei super ricchi.
Infatti la crescita economica dei più poveri, secondo la logica di mercato, sta nell’accrescimento della forza dei salariati, ovvero la loro specializzazione, mentre qui si gioca sporco per abbassare la forza dei lavoratori: più sono peggio è,  quindi c’è meno salario per ciascuno e abbiamo un impoverimento di vaste fasce di lavoratori manuali, senza specializzazioni particolari, nei paesi più sviluppati.
Invece l’aiuto ai Paesi poveri, ai poveri del mondo, lo si fa dando scuole, istruzione e specializzazioni, da spendere sul posto, in modo da generare sviluppo  nelle loro zone, nei loro Paesi.
Oggi questa folla di disperati si mette a disposizione, si vende per le varie mansioni lavorative, per pochissimo e fa crollare i guadagni dei lavoratori più deboli, facendo accrescere gli utili di altri: parlo dei padroni e dietro costoro anche il mondo finanziario, che fanno i soldi anche indirettamente, per i giochi che tali utili subiscono, nei cambi monetari, nei prestiti bancari ed altro ancora.
Quindi l’immigrazione è  una delle cause che provoca l’impoverimento dei lavoratori dell’Occidente, senza dare vantaggi ai nuovi arrivati, che con i vecchi lavoratori locali, si trasformano ogni giorno sempre più  in miserabili, come quelli del Sud del mondo.

13 feb 2019

Immigrazione e il crumiraggio, per rubare reddito ai lavoratori - Arduino Rossi


Perché a volere l’immigrazione è soprattutto il padronato, il ceto medio alto e i parassiti?
E’ semplice, perché loro non sudano e non lottano, ma hanno la mamma che fa la …m….
Con loro abbiamo i sindacalisti e le fighette all’ultima moda, sculettanti, un po’ zoccoline, i dormienti sul divano in attesa di un posto in provincia, se vincerà il PD, con Liberi e Uguali.
Tutti gli altri cosa fanno?
La fame o accettano i lavori che gli extracomunitari non vogliono più fare.
Forse si potrebbe far lavorare i troppi parassiti nazionali, che ci costano tantissimo, tra pratiche doppie nella burocrazia, da sostituire con procedure online, alla lotta alla corruzione, azione fattibile se si utilizzano i sistemi di controllo elettronici,  microspie per tutti i super burocrati e le imprese appaltatrici.

13 nov 2017

Immigrazione e logica economica schiavista di vecchio stampo - ARDUINO ROSSI

Dietro il buonismo, l’ospitalità, io dico socialdemocratica o clericale e fascista, abbiamo il feroce pensiero dei padroni, che vedono i lavoratori non come persone, ma come bestie da soma, anzi come oggetti da usare e gettare.
L’ospitalità in case popolari, pagate da generazioni di lavoratori di lavoratori italiani e a loro sono state sottratte con un sequestro immorale, per darle ad altri: stranieri o delinquenti, che le gestiscono ancora oggi.
I lavoratori stranieri hanno tagliato le gambe per i diritti dei lavoratori, mentre i padroni hanno accumulato….briciole, perché non è abbassando il livello dei diritti che ottieni sviluppo e reddito, ma solo sottosviluppo, che tutti noi vediamo nelle nuove casbe delle nostre periferie degradate.

7 nov 2018

Difendiamo il diritto dei lavoratori italiani - ARDUINO ROSSI

Dire prima gli italiani pare….un’ingiustizia, invece aiuta tutti i lavoratori, perché la politica per l’immigrazione ha dei fini evidenti, malamente celati, non buoni, ma solo economici e per lo sfruttamento dei lavoratori.
Vogliono ridurre i salari per i ceti più deboli economicamente, in modo da favorire i padroncini e i caporali, con il lavoro nero, illegale, anche criminale, che porta sempre soldi alla nostra grande finanza.
Quindi difendere gli italiani significa lottare contro questa politica dello sfruttamento di stampo ottocentesco, quando si chiamavano i crumiri, ovvero i lavoratori più poveri e socialmente, culturalmente, etnicamente lontani dai lavoratori autoctoni, per peggiorare le condizioni salariali di tutti i salariati.

15 mar 2015

Migranti, immigrazione in Italia, clandestina e regolare, tutto contro i lavoratori

E' stato organizzato questo per combattere i lavoratori, non dico italiani, ma i lavoratori in genere in Italia: il sistema era già noto all'inizio dell'industrializzazione, ovvero rompere la solidarietà dei lavoratori con l'inserimento di gente distante e lontana culturalmente, per far litigare chi lavora e permettere al padronato di imporre le loro linee.. per meglio sfruttare chi lavora in pratica.
La solidarietà, il terzomondismo solo verso chi sbarca sulle nostre coste, mentre l'indifferenza totale verso chi non ha i soldi per un viaggio in mare nel Mediterraneo, circa due mila euro, una somma enorme per la stragrande maggioranza della gente di questa terra, dimostra che tutto questo è stato organizzato, a scapito di tutti i lavoratori, nuovi o vecchi.
Il gioco è sporco, molto sporco.

18 mar 2023

Perché non si possono sequestrare i soldi dei trafficanti?

Sarebbe la soluzione al commercio di carne umana detto immigrazione, colpendo i tanti corrotti, dal giornalismo, ai politici, prezzolati con i denari di questo grande commercio.
Torno ai tempi della Prima Repubblica dove la corruzione era una regola da non intaccare, discutere, quando i soldi degli appalti o sottratti direttamente dalle tasse e dirottati ai partiti, come le accise dello scandalo dei petroli, quando tutti vedevano e parlavano, ma nessuno agiva.
Chi paga 10 mila Euro per importare un manovale, che gli renderà 4 o 5 volte di più in un paio di anni, è uno che sa bene come muoversi e lo fa impunemente.
Colpire gli scafisti è facile, ma serve a poco, invece, con gli strumenti attuali di indagine, controllando i movimenti dei quattrini per esempio, si potrebbe per prima cosa sequestrare i loro guadagni sporchi.
Per rendere efficiente il tutto basterebbe trasformare la nostra giustizia, lenta come una lumaca, con le nuove tecnologie, rapida e definitiva in tempi accettabili.
Quindi scopriremmo nel libro paga di costoro personaggi televisivi, giornalisti idioti, scrittori di fama nazionale ed internazionale, non faccio nomi, ma lascio spazio alla fantasia.
La sinistra e i sindacati sono incorruttibili?
Le mazzette del Qatar hanno dimostrato che i nostri sindacalisti, altezzosi e dediti a un antifascismo da operetta, sono solo dei comici in cerca di visibilità, ma nemici dei lavoratori.
In un certo senso sono la principale contro parte del lavoratori, perché seguono logiche ottocentesche, di un mondo assurdo, che finirebbe per spalancare le porte dell'inferno da noi in Italia, con una forma di immigrazione che rende la vita sempre più dura ai ceti popolari.
Serve la volontà politica, per colpire con indagine serie dal sindacalista, al prete accogliente, venerato come Santo, con tanti soldi sul Conto Corrente.
Purtroppo da noi le manifestazioni pro immigrazione hanno in testa il pluri pregiudicato, condannato per falso, abuso di potere, appropriazione indebita e corruzione.
Sì, questi sono gli eroi della sinistra, forse gli elettori di sinistra amano la corruzione, a questo punto non ho più dubbi.
Amano i corrotti e le zingare che rubano sui mezzi pubblici, amano chi fa reati di truffa e pubblicità ingannevole, amano i venduti che difendono i regimi islamisti e schiavisti.
Non dicevano di essere per la difesa dei lavoratori anni fa?
Sì vede che i tempi cambiano.

Perché non si possono sequestrare i soldi dei trafficanti?

Sarebbe la soluzione al commercio di carne umana detto immigrazione, colpendo i tanti corrotti, dal giornalismo, ai politici, prezzolati con i denari di questo grande commercio. Torno ai tempi della Prima Repubblica dove la corruzione era una regola da non intaccare, discutere, quando i soldi degli appalti o sottratti direttamente dalle tasse e dirottati ai partiti, come le accise dello scandalo dei petroli, quando tutti vedevano e parlavano, ma nessuno agiva. Chi paga 10 mila Euro per importare un manovale, che gli renderà 4 o 5 volte di più in un paio di anni, è uno che sa bene come muoversi e lo fa impunemente. Colpire gli scafisti è facile, ma serve a poco, invece, con gli strumenti attuali di indagine, controllando i movimenti dei quattrini per esempio, si potrebbe per prima cosa sequestrare i loro guadagni sporchi. Per rendere efficiente il tutto basterebbe trasformare la nostra giustizia, lenta come una lumaca, con le nuove tecnologie, rapida e definitiva in tempi accettabili. Quindi scopriremmo nel libro paga di costoro personaggi televisivi, giornalisti idioti, scrittori di fama nazionale ed internazionale, non faccio nomi, ma lascio spazio alla fantasia. La sinistra e i sindacati sono incorruttibili? Le mazzette del Qatar hanno dimostrato che i nostri sindacalisti, altezzosi e dediti a un antifascismo da operetta, sono solo dei comici in cerca di visibilità, ma nemici dei lavoratori. In un certo senso sono la principale contro parte del lavoratori, perché seguono logiche ottocentesche, di un mondo assurdo, che finirebbe per spalancare le porte dell'inferno da noi in Italia, con una forma di immigrazione che rende la vita sempre più dura ai ceti popolari. Serve la volontà politica, per colpire con indagini serie dal sindacalista, al prete accogliente, venerato come Santo, con tanti soldi sul Conto Corrente. Purtroppo da noi le manifestazioni pro immigrazione hanno in testa il pluri pregiudicato, condannato per falso, abuso di potere, appropriazione indebita e corruzione. Sì, questi sono gli eroi della sinistra, forse gli elettori di sinistra amano la corruzione, a questo punto non ho più dubbi. Amano i corrotti e le zingare che rubano sui mezzi pubblici, amano chi fa reati di truffa e pubblicità ingannevole, amano i venduti che difendono i regimi islamisti e schiavisti. Non dicevano di essere per la difesa dei lavoratori anni fa? Si vede che i tempi cambiano.

16 set 2022

Lo Stato sociale sta morendo con l'immigrazione.

In un'epoca dove il lavoro è sempre più un bene raro, dove servono sempre più tecnici e meno manovali, la folla dei migranti, che sbarcano sulle nostre coste, hanno solo uno scopo, quello di distruggere le condizioni sociali attuali.
Dopo 100 anni di lotte e scontri sociali, per i diritti dei lavoratori, abbiamo una sinistra che favorisce la fine di questi diritti, che sono pure umani.
I lavoratori vengono trasformati in precari senza futuro, sotto pagati e come mezzo per favorire tutto questo abbiamo le folle dei disperati, sempre inadeguate, culturalmente, alle nostre realtà.
Così questi nuovi lavoratori, manovali sempre meno pagati, si trasformano spesso in folle che sfruttano lo Stato Sociale, o ciò che resta di esso, portando il debito pubblico a livelli mai visti, costringendo i politici a tagliare i fondi e a far  tornare i cittadini a una forma di assistenza privata, assicurativa, per la salute e le pensioni per esempio, mentre per i redditi bassi rimane solo la miseria dei nuovi ghetti.
Infatti non sorprende che gli accoglienti appartengano al ceto medio alto, che vive in quartieri di lusso, nel centro delle città, mentre i ceti sociali dei lavoratori siano contro l'immigrazione.
Il gioco è evidente ed è molto sporco, dietro ai discorsi fasulli, ipocriti, dei buonisti abbiamo la mafia con lo spaccio della droga, il riciclaggio, il caporalato.
Quindi non bisogna stupirsi se difficilmente vengono individuati i miliardi dei traffici illegali, che sono almeno 100 miliardi del PIL nazionale annuale, dai controlli fiscali.
Tutti questi soldi poi finiscono nelle tasche giuste, dopo una bella ripulita e senza i nuovi manovali del crimine, immigrati senza paura e nulla da perdere, non ci sarebbero.
Invece di cercare i soldi dei russi nella nostra politica si dovrebbero cercare i soldi dei mafiosi, che finanziano la politica nazionale.
La risposta è evidente, la politica dei porti aperti premia le cosche, in conseguenza i finanziamenti degli uomini d'onore vanno a chi lotta per questo.
Questo fatto lo capirebbe anche un volontario del PD se volesse impegnarsi un po'.

16 ott 2018

Immigrazione e attacco alla classe operaia - ARDUINO ROSSI

Un tempo esisteva una classe sociale orgogliosa di essere formata da lavoratori, anche manuali, onesti e determinati: sapevano che grazie a loro il mondo funzionava, perché tutto dipendeva dal lavoro, soprattutto da quello manuale.
Oggi, nell’era delle nuove tecnologie, conta di più la professionalità tecnica, mentre i lavoratori sono stati resi innocui, smorzando la loro forza per il cambiamento sociale con l’intervento dei pompieri di professione, ovvero i sindacati e i partiti di sinistra, composti ai vertici da grassi mangiatori a sbaffo di super pensioni e di super redditi pubblici.
L’immigrazione serviva e serve per far crollare i salari, spesso in modo anche demenziale, danneggiando, per esempio, i consumi e la professionalità dei lavoratori.
Quando un manovale, che neppure sa parlare in Italiano, era ed è preferito a un esperto operaio nazionale, provoca più svantaggi all’azienda che vantaggi.
L’attacco ai lavoratori, con la tecnica storica del crumiraggio, fu portato avanti non dalla destra, ma dalla sinistra, traditrice, che è diventata radical chic e utilizza i toni clericali, tanto che non si capisce chi è il politico e chi è il gesuita di turno, che ci racconta cazzate buoniste.

22 ott 2021

Immigrazione e crollo dei salari, morte e dolore per i nostri figli e nipoti.

Parlo dei salari dei lavoratori più deboli socialmente, gli operai non specializzati e gli addetti ai lavori con bassa preparazione sia scolastica che professionale.
Negli anni Settanta del secolo scorso le nostre imprese avevano parecchi diplomati, anche laureati a disposizione e si parlava di disoccupazione...... intellettuale, perché il sistema Italia era fermo a situazioni tecnologiche e sociali di qualche decennio in arretrato rispetto ad altri Paesi.
Così si decise  di fare giungere manodopera a bassissimo costo dall'Africa, come facevano in tutta Europa e si scelsero di etnia e religione islamica, per rendere difficile un eventuale rapporto positivo tra loro e gli italiani, per evidenti motivi culturali, per indebolire le lotte dei lavoratori. 
Tutto questo schifo, questo mercato delle vacche, sulla pelle dei lavoratori, portò a situazioni disperate, nelle periferie e capovolse l'offerta e la domanda nel mercato del lavoro nazionale.
Oggi abbiamo un'abbondanza di manovali, sempre meno pagati, specialmente per il lavoro in nero, con una carenza di tecnici, ne mancano circa 400 mila, che la scuola non riesce a sfornare.
La politica dell'immigrazione è sia demenziale che criminale, infatti queste masse non potranno essere assorbite, per motivi culturali.
Per formare tecnici si deve avere una mentalità occidentale, razionale, che gli islamici non hanno, per motivi educativi, escludendo le solite eccezioni, che non fanno testo. 
Loro rinunciano alla loro cultura o ripudiano la razionalità, mi ripeto ancora, fatta da cause ed effetti, che generano altri effetti, tutti oggettivamente valutabili e misurabili.
Sì, altre culture hanno assorbito questi principi, quella cinese e giapponese, per esempio, ma non credo che l'islam e le altre fedi fataliste, possano accettare tali metodi di analisi della realtà, senza andare in corto circuito.
Chi ha fatto entrare queste genti sapeva come sarebbe poi finita la questione?
Diciamo che imbecilli accoglienti, con gravi ritardi mentali, esistono e non sono pochi, poi abbiamo i delinquenti, che si sono arricchiti con questa gente, dai caporali mafiosi ai mercanti di carne umana, alle ONG affiliate.
Io aggiungo i sindacati e le varie associazioni, politiche per esempio, che per denaro hanno favorito questa politica sociale, che ha portato a fare crollare i salari dei lavoratori italiani, messi ormai in posizione svantaggiate rispetto a quasi tutta Europa.
Che sviluppi ci possono essere in futuro?
Potremmo diventare una Repubblica Islamica, unita ad altre Repubbliche islamiste europee, per la gioia dei nostri concorrenti internazionali, non italiani, non europei.
Quindi avremmo l'inferno in terra per figli e nipoti
L'altra possibilità sarebbe opposta, vedremo i grandi ghetti islamici delle nostre periferie, di gente culturalmente inadatta ad entrare nel mondo iper tecnologico di oggi, appunto tutto razionalità.
L'inferno in terra sarebbe per loro e prevedere robot killer, Intelligenza Artificiale disumana in azione è fin troppo facile.
Il tutto sarebbe utilizzato contro di loro, anche da gruppi minoritari e..... neonazisti, o semplicemente da individui spaventati dall'arroganza islamica, che non abbassa mai la testa di fronte agli infedeli, appunto in modo irrazionale. 
Quindi certamente, se si continua con la demenziale e criminale politica dell'accoglienza, i robot killer avranno tanto da lavorare.
È fin troppo facile prevedere azioni terroristiche, anti terroristiche, ghetti chiusi come campi di sterminio, senza camere a gas, perché basterà lasciare fare alla..... natura, ovvero se io rinchiudo, in un ambiente malsano, moltissime persone quelle avranno epidemie e una mortalità altissima.
È una tecnica sperimentata nei vari campi di concentramento, i primi furono gli statunitensi con le riserve indiane, poi ci furono i campi di concentramento dei colonialisti inglesi, contro i Boeri per esempio, fino ad arrivare agli allievi nazisti e sovietici. 
Quindi la questione ha solo due sviluppi potenzialmente opposti, o i nostri nipoti si metteranno anche loro a 90 gradi rivolti verso la Mecca o la storia registrerà un nuovo e terrificante olocausto.
I buonisti non sanno nulla?
I loro livelli culturali e i loro quozienti intellettivi sono così bassi da non capire ciò che ci attende?
Ai loro vertici, tra i finanziatori delle ONG, ci sono persone che sanno come andrà a terminare, ma temo che gli idioti, tra loro, siano pure tanti.
Abbiamo i seguaci, a dire il vero pochi, di Bergoglio, tanto.......... umani e tolleranti,.....poverini.
Abbiamo il popolo che oggi mangia, dice poi che i figli e i nipoti si ...... arrangeranno.
Abbiamo i biechi affaristi, quelli che hanno fatto i soldi con le terre dei fuochi, con i rifiuti tossici, per esempio e oggi li fanno con gli islamisti.
A pagare sarà chi verrà dopo di noi, di origine italiana o araba e islamica, saranno loro che vedranno tanto sangue scorrere.

11 lug 2013

Papa Francesco è scivolato sulla sporca faccenda di Lampedusa

Tutta la pessima informazione giornalistica italiana è rivolta a nascondere i fatti gravi dell'immigrazione nazionale, per colpa di loschi individui che giocano sporco sull'immigrazione, per favorire il lavoro nero, dei nuovi schiavi, in sporche cooperative dove i diritti dei lavoratori e civili spariscono nel nulla.
Il papa ha fatto passare la teoria che bisogna aprire le porte all'immigrazione, ma non ha detto in ce condizioni di vita stanno i lavoratori italiani e stranieri per una sporca politica vigliacca della destra e della sinistra, dei sindacati prezzolati, dei negrieri che si fanno chiamare imprenditori.

8 set 2014

Immigrazione in Italia, la scelta antica di usare popolazioni diverse per dividere e mettere in crisi i lavoratori uniti,

Immigrazione in Italia, la scelta antica di usare popolazioni diverse per dividere e mettere in crisi i lavoratori uniti, che lottano per i loro diritti.
Infatti la guerra tra i poveri prosegue e la facilità della produzione nella Cina, con i costi bassi anche per il cambio favorevole, con l’arrivo di troppi poveri dal Sud del mondo ha messo in ginocchio i ceti popari italiani.
E’ una strategia vecchia, che funziona ancora, ma lo schifo che questa strategia è stata proposto… dalla sinistra, untempo vicino ai diritti dei lavoratori, a parole.

8 feb 2011

Dati immigrazione clandestina in Italia, cinese e altro


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L'immigrazione in Italia ha subito non un calo, ma un rallentamento, dovuto alla crisi economica: il saldo tra nuovi immigrati e rientro alle proprie terre di origine, tra i nuovi arrivi e le cancellazioni all'anagrafe, è stato ancora positivo nel 2009, ma è minimo.
L'Italia attira di meno e c'è meno lavoro: le ditte cercano meno lavoro degli immigrati e questo fatto è il primo di una situazione nuova da capire.
La causa dell'immigrazione è legata non dalla mancanza di italiani disposti a svolgere certi lavori, ma dalla corsa al ribasso del costo del lavoro per certe attività lavorative di scarsa, se non di nessuna specializzazione.
I lavori manuali, quelli che non si svolgano con scarsa professionalità, ora non necessitano più di manodopera a basso costo?
Per spiegare il fenomeno bisogna collegarlo con il cambio delle valute: l'euro è una moneta forte e i risparmi dei lavoratori extracomunitari potrebbero risolvere moltissimi problemi in Patria.
Mille euro possono bastare per campare discretamente un anno intero, così l'attrattiva di guadagni, per loro altissimi, in Europa, li porta a cercare questa moneta forte, che in Italia, in Europa non basta mai: i loro salari sono spesso insufficienti per una vita decente, così risparmiano su tutto, vivono in condizioni terribili, per poter tornare a casa con un bel gruzzolo.
Il cambio sfavorevole dell'Euro moneta forte, però rende sempre più complesso l'esportazione e favorisce l'importazione di merci di bassa qualità: così la nostra industria e tutte le attività produttive stanno diventando sempre più attente alle nuove tecnologie, alla ricerca di manodopera specializzata, con produzioni con poca manodopera e merci di valore.
La nostra società diventa sempre più rivolta a uno sviluppo con poco lavoro manuale: siamo ancora lontani dal giorno che tutto sarà svolto da macchine, dal punto di vista manuale, ma ci avviciniamo lentamente.
Per ridurre il costo del lavoro lo si organizza e lo si rende più efficiente e più produttivo: non si risparmia solo sul costo del lavoro, ma si preferisce ridurre i lavoratovi con le nuove tecnologie e con la maggiore efficienza.
E' la moneta forte, non solo quella, che costringe i nostri imprenditori a preferire certe produzioni, evitando o trasferendo quelle ad alta presenza umana, all'estero.
La famosa e temuta, o sperata, invasione di extracomunitari in Italia non ci sarà: alla fine la situazione sarà molto diversa e avremo, prima o poi, un riflusso di manodopera verso le loro terre di origine.
I lavori manuali alla fine sono limitati e non conviene attraversare mari e deserti per stipendi sempre più miserabili.
La nostra società futura, italiana, sarà diversa certamente da come noi la immaginiamo: le profezie si sono sempre più dimostrate assurde, fantasiose, ridicole.
Io non le farò, ma certamente mi posso immaginare un'Italia con tanti extracomunitari integrati, più italiani degli italiani e molti emarginati che subiranno ciò che la storia ha sempre riservato per loro.
Per questo vorrei ricordare gli orrori del passato, ma non voglio annoiarvi con i particolari.
Quindi è solo il mercato che attira o respinge i lavoratori da terre lontane, non è ancora un'inversione di tendenza, ma in futuro entreranno da noi non manovali, ma ingegneri del Terzo Mondo e quelli non creeranno i sentimenti razzisti e xenofobi che serpeggiano oggi tra la gente.
L'Italia sarà una terra di stranieri?
Sarà conquistata dall'Islam?
No, sarà sempre abitata da italiani, che torneranno a fare qualche figlio in più, ma solo con qualche “colore” nuovo, aggiunto: i drammi resteranno probabilmente sempre nel Sud del Mondo, con massacri, migrazioni con milioni di morti lasciati lungo le strada, dolori e disperazione.
Da noi si continuerà a straparlare con la stupida retorica politica di sinistra, di destra e anche di centro.

Pro e contro immigrazione problemi - permessi di soggiorno



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L'immigrazione in Italia ha subito non un calo, ma un rallentamento, dovuto alla crisi economica: il saldo tra nuovi immigrati e rientro alle proprie terre di origine, tra i nuovi arrivi e le cancellazioni all'anagrafe, è stato ancora positivo nel 2009, ma è minimo.
L'Italia attira di meno e c'è meno lavoro: le ditte cercano meno lavoro degli immigrati e questo fatto è il primo di una situazione nuova da capire.
La causa dell'immigrazione è legata non dalla mancanza di italiani disposti a svolgere certi lavori, ma dalla corsa al ribasso del costo del lavoro per certe attività lavorative di scarsa, se non di nessuna specializzazione.
I lavori manuali, quelli che non si svolgano con scarsa professionalità, ora non necessitano più di manodopera a basso costo?
Per spiegare il fenomeno bisogna collegarlo con il cambio delle valute: l'euro è una moneta forte e i risparmi dei lavoratori extracomunitari potrebbero risolvere moltissimi problemi in Patria.
Mille euro possono bastare per campare discretamente un anno intero, così l'attrattiva di guadagni, per loro altissimi, in Europa, li porta a cercare questa moneta forte, che in Italia, in Europa non basta mai: i loro salari sono spesso insufficienti per una vita decente, così risparmiano su tutto, vivono in condizioni terribili, per poter tornare a casa con un bel gruzzolo.
Il cambio sfavorevole dell'Euro moneta forte, però rende sempre più complesso l'esportazione e favorisce l'importazione di merci di bassa qualità: così la nostra industria e tutte le attività produttive stanno diventando sempre più attente alle nuove tecnologie, alla ricerca di manodopera specializzata, con produzioni con poca manodopera e merci di valore.
La nostra società diventa sempre più rivolta a uno sviluppo con poco lavoro manuale: siamo ancora lontani dal giorno che tutto sarà svolto da macchine, dal punto di vista manuale, ma ci avviciniamo lentamente.
Per ridurre il costo del lavoro lo si organizza e lo si rende più efficiente e più produttivo: non si risparmia solo sul costo del lavoro, ma si preferisce ridurre i lavoratovi con le nuove tecnologie e con la maggiore efficienza.
E' la moneta forte, non solo quella, che costringe i nostri imprenditori a preferire certe produzioni, evitando o trasferendo quelle ad alta presenza umana, all'estero.
La famosa e temuta, o sperata, invasione di extracomunitari in Italia non ci sarà: alla fine la situazione sarà molto diversa e avremo, prima o poi, un riflusso di manodopera verso le loro terre di origine.
I lavori manuali alla fine sono limitati e non conviene attraversare mari e deserti per stipendi sempre più miserabili.
La nostra società futura, italiana, sarà diversa certamente da come noi la immaginiamo: le profezie si sono sempre più dimostrate assurde, fantasiose, ridicole.
Io non le farò, ma certamente mi posso immaginare un'Italia con tanti extracomunitari integrati, più italiani degli italiani e molti emarginati che subiranno ciò che la storia ha sempre riservato per loro.
Per questo vorrei ricordare gli orrori del passato, ma non voglio annoiarvi con i particolari.
Quindi è solo il mercato che attira o respinge i lavoratori da terre lontane, non è ancora un'inversione di tendenza, ma in futuro entreranno da noi non manovali, ma ingegneri del Terzo Mondo e quelli non creeranno i sentimenti razzisti e xenofobi che serpeggiano oggi tra la gente.
L'Italia sarà una terra di stranieri?
Sarà conquistata dall'Islam?
No, sarà sempre abitata da italiani, che torneranno a fare qualche figlio in più, ma solo con qualche “colore” nuovo, aggiunto: i drammi resteranno probabilmente sempre nel Sud del Mondo, con massacri, migrazioni con milioni di morti lasciati lungo le strada, dolori e disperazione.
Da noi si continuerà a straparlare con la stupida retorica politica di sinistra, di destra e anche di centro.