16 ott 2018

Immigrazione e attacco alla classe operaia - ARDUINO ROSSI

Un tempo esisteva una classe sociale orgogliosa di essere formata da lavoratori, anche manuali, onesti e determinati: sapevano che grazie a loro il mondo funzionava, perché tutto dipendeva dal lavoro, soprattutto da quello manuale.
Oggi, nell’era delle nuove tecnologie, conta di più la professionalità tecnica, mentre i lavoratori sono stati resi innocui, smorzando la loro forza per il cambiamento sociale con l’intervento dei pompieri di professione, ovvero i sindacati e i partiti di sinistra, composti ai vertici da grassi mangiatori a sbaffo di super pensioni e di super redditi pubblici.
L’immigrazione serviva e serve per far crollare i salari, spesso in modo anche demenziale, danneggiando, per esempio, i consumi e la professionalità dei lavoratori.
Quando un manovale, che neppure sa parlare in Italiano, era ed è preferito a un esperto operaio nazionale, provoca più svantaggi all’azienda che vantaggi.
L’attacco ai lavoratori, con la tecnica storica del crumiraggio, fu portato avanti non dalla destra, ma dalla sinistra, traditrice, che è diventata radical chic e utilizza i toni clericali, tanto che non si capisce chi è il politico e chi è il gesuita di turno, che ci racconta cazzate buoniste.