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Aosta, venerdì 22 marzo 2024
Giornata Mondiale dell'Acqua 2024: "Acqua per la pace"
Gli Assessorati Sanità, Salute e politiche sociali, Opere pubbliche, Territorio e Ambiente e Agricoltura e Risorse naturali evidenziano che nella giornata odierna, 22 marzo, si celebra la Giornata Mondiale dell'Acqua (World Water Day), ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 prevista all'interno delle direttive dell'Agenda 21, risultato della conferenza di Rio.
Il tema di quest'anno è "Acqua per la pace", che vuol porre all'attenzione di tutti la relazione tra la scarsità idrica e i conflitti, la cui gestione equa e razionale è di vitale importanza per la pace e il benessere globale.
"L'acqua è un bene prezioso che occorre preservare con azioni concrete, riflettendo sul valore inestimabile di questa risorsa, in modo da garantire un futuro sostenibile per tutti -commentano gli Assessori Marco Carrel, Carlo Marzi e Davide Sapinet - solo grazie alla collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti sul tema, è possibile cooperare per non sprecare questa risorsa indispensabile per la vita del pianeta. All'interno del piano per la salute e il benessere sociale 2022-2025, approvato dal Consiglio regionale a giugno 2023, in ambito "Ambiente e Salute" è stata posta particolare attenzione a questa tematica - proseguono gli Assessori Carrel, Marzi e Sapinet - riconoscendo come i cambiamenti climatici possano influire sulla salute dell'uomo e di tutto l'ecosistema".
Fra i vari studi sull'argomento, spicca quello della Banca d'Italia che, nel 2023, ha pubblicato un progetto dal titolo "Gli effetti del cambiamento climatico sull'economia italiana". Il capitolo dedicato all'agricoltura riporta al primo paragrafo la seguente frase: L'agricoltura è il settore più esposto al rischio fisico generato dai cambiamenti climatici perché la temperatura e le precipitazioni sono fattori di produzione delle colture. Questa frase rende bene l'idea di quanto l'agricoltura sia fragile davanti ai cambiamenti climatici. L'innalzamento delle temperature determinerà e ha determinato negli ultimi anni una variazione del ciclo idrologico. Fra gli effetti immediati ci sono l'aumento del fabbisogno per l'irrigazione, la riduzione della disponibilità idrica e l'aumento della domanda idrica per altri usi, con conseguente competizione nell'utilizzo della medesima.
"In Agricoltura, diverse sono state le linee di intervento che sono state portate avanti nell'ultimo anno sul tema dell'acqua – affermano i tre Assessori – La modifica dei criteri di applicazione per la concessione di contributi ai consorzi di miglioramento fondiario per la realizzazione di interventi urgenti di manutenzione straordinaria, relativi al rifacimento o alla costruzione ex-novo di infrastrutture irrigue utili all'agricoltura, e non solo, ne sono un esempio".
Nel 2023, per meglio monitorare l'utilizzo della risorsa idrica destinata al consumo umano, è stato costituito uno specifico Tavolo di coordinamento al quale partecipano e cooperano in modo sinergico, congiunto e multidisciplinare le strutture regionali competenti in materia, l'Arpa, il BIM e la Services des Eaux Valdôtaines. Contribuisce altresì ai lavori l'Azienda USL Vda, in qualità di autorità sanitaria locale.
Il Tavolo opera in connessione con l'Osservatorio tecnico politico sulla crisi idrica che, accogliendo la normativa nazionale, monitora le disponibilità idriche nel loro complesso, quindi nelle varie forme di consumo e utilizzo. Ad oggi il Tavolo è impegnato nell'avanzamento delle attività del Piano di lavoro, approvato a livello regionale, al fine di raggiungere gli obiettivi nazionali, volti alla salubrità dell'acqua e alla tutela dell'ambiente e salute umana.
Questo approccio di sistema è finalizzato a garantire sempre qualità delle nostre acque.
Nel 2024 sono previste azioni puntuali volte a raggiungere gli obiettivi di censire con l'acquisizione di apposito sistema informativo le acque destinate al consumo umano, programmare i controlli ufficiali svolti dall'Azienda USL sulle acque, raccogliere i dati dei controlli e renderli disponibili a tutti gli attori, con la finalità di coordinare le attività previste dal Piano acque. Anche a livello agricolo, la recente modifica della 17/2016 ha introdotto un aiuto fondamentale in campo idrico.
La tematica è ampiamente valorizzata nel Programma Regionale Prevenzione, programma Ambiente, Clima e salute con sensibilizzazione all'uso consapevole e corretto della Risorsa Acqua e della lotta allo spreco alimentare.
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Fonte: Assessorato delle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta
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22 mar 2024
Giornata Mondiale dell'Acqua 2024: "Acqua per la pace"
26 gen 2024
Conferenza: "Le due Marie. Vite sulla frontiera orientale d’Italia"
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COMUNICATO STAMPA
Aosta, venerdì 26 gennaio 2024
Biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta
Conferenza
Le due Marie. Vite sulla frontiera orientale d'Italia
L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali informa che la Biblioteca regionale Bruno Salvadori, in occasione del Giorno del Ricordo, organizza una conferenza sull'argomento. La ricorrenza è stata istituita con legge dello Stato nel 2004 con l'obiettivo di conservare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel dopoguerra e della complessa vicenda del confine orientale.
Giovedì 8 febbraio 2024, alle ore 18, nella sala conferenze della Biblioteca, lo storico Enrico Miletto dialogherà con Maria Pia Simonetti, scrittrice.
Le protagoniste del libro "Le due Marie. Vite sulla frontiera orientale d'Italia" sono due donne molto diverse fra loro: Maria Pasquinelli è un'ardente militante fascista e repubblichina, ossessionata dal nazionalismo al punto da uccidere un ufficiale inglese a Pola nel 1947; Maria Bernetic è un'esponente di primo piano del movimento operaio triestino e della lotta partigiana, dirigente comunista negli anni della frattura fra Tito e Stalin. Due figure agli antipodi per formazione, ideali e progetto politico, che, pur non incrociando mai direttamente le loro strade, furono, metaforicamente, l'una avversaria dell'altra e mossero i loro passi nel medesimo spazio geografico, lungo la linea del confine orientale italiano. I loro percorsi biografici rappresentano una lente di ingrandimento attraverso la quale approfondire alcuni tasselli del composito mosaico dell'area Alto adriatica, da Trieste a Pola, passando per la Dalmazia e l'Istria, territori lungo i quali si snodò una parte importante delle loro esistenze. Uno sguardo declinato al femminile che, inserendosi nelle maglie del lungo Novecento, riesce a tratteggiare sequenze di storia e di storie, frammenti di vita pubblica e privata, segnati, nelle loro diverse sfumature, da valori e identità opposte, aspirazioni e ideali, perseveranza ed estreme convinzioni personali. Elementi che, trascinandosi dietro il loro carico di tensione, appaiono rivelatori del clima che in quegli anni bui e tormentati permeava la frontiera orientale d'Italia.
Enrico Miletto è ricercatore di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne dell'Università di Torino, dove svolge anche attività didattica. Tra le sue pubblicazioni sul tema del confine orientale d'Italia: Gli Italiani di Tito. La Zona B del Territorio Libero di Trieste e l'emigrazione comunista in Jugoslavia (1947-1954) (Rubbettino, 2019); Novecento di confine. L'Istria, le foibe, l'esodo (FrancoAngeli, 2020). Ha curato con S. Tallia: Vite sospese. Profughi, rifugiati e richiedenti asilo dal Novecento a oggi (FrancoAngeli, 2021).
Info: Biblioteca regionale Bruno Salvadori, via Torre del Lebbroso 2, Aosta.
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Bibliothèque régionale Bruno Salvadori d'Aoste
Conférence
Le due Marie. Vite sulla frontiera orientale d'Italia
L'Assessorat des activités et des biens culturels, du système éducatif et des politiques des relations intergénérationnelles de la Région autonome Vallée d'Aoste annonce que la Bibliothèque régionale Bruno Salvadori organise une conférence à l'occasion du Jour du souvenir, instauré en 2004 par une loi nationale dans le but de préserver la mémoire de la tragédie des Italiens et de toutes les victimes des foibe, ainsi que de l'exode, après la guerre, des habitants de l'Istrie, de Fiume et de la Dalmatie, mais aussi des vicissitudes complexes de notre frontière orientale.
Jeudi 8 février 2024, à 18 h, dans la salle des conférences de la Bibliothèque, l'historien Enrico Miletto dialoguera avec l'écrivaine Maria Pia Simonetti.
Les protagonistes du livre "Le due Marie. Vite sulla frontiera orientale d'Italia", sont deux femmes très différentes : Maria Pasquinelli est une ardente militante fasciste et repubblichina, tellement obsédée par le nationalisme qu'elle tue un officier anglais à Pula en 1947 ; Maria Bernetic est une représentante de premier plan du mouvement ouvrier de Trieste et de la Résistance, dirigeante communiste dans les années de la rupture entre Tito et Staline. Deux figures diamétralement opposées par leur formation, leurs idéaux et leurs projets politiques qui, tout en ne croisant jamais directement leurs chemins, furent métaphoriquement l'une l'adversaire de l'autre, évoluant dans le même espace géographique, le long de la frontière orientale italienne. Leurs parcours biographiques permettent d'analyser dans le détail certaines tesselles de la complexe mosaïque de la région du haut Adriatique, de Trieste à Pule, en passant par la Dalmatie et l'Istrie, territoires où une partie importante de leur vie s'est déroulée. C'est un regard décliné au féminin qui, à travers les mailles de ce long XXe siècle, parvient à tracer des séquences d'histoires et de l'Histoire, des fragments de vie publique et privée, marqués, dans toutes leurs différentes nuances, par des valeurs et des identités opposées, par des aspirations et des idéaux, ainsi que par la ténacité de convictions personnelles extrêmes. Autant d'éléments chargés de tensions et révélateurs des conditions de vie qui, au fil de ces années sombres et tourmentées, ont profondément marqué la frontière orientale de l'Italie.
Enrico Miletto est chercheur en histoire contemporaine au Département de langues et de littératures étrangères modernes de l'Université de Turin, où il exerce également une activité d'enseignement. Parmi ses ouvrages sur le thème de la frontière orientale, figurent Gli Italiani di Tito. La Zona B del Territorio Libero di Trieste e l'emigrazione comunista in Jugoslavia (1947-1954) (Rubbettino, 2019); Novecento di confine. L'Istria, le foibe, l'esodo (FrancoAngeli, 2020). Avec S. Tallia il a publié : Vite sospese. Profughi, rifugiati e richiedenti asilo dal Novecento a oggi (FrancoAngeli, 2021).
Renseignements : Bibliothèque régionale Bruno Salvadori – 2, rue de la Tour du Lépreux, Aoste.
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24 gen 2024
L’Assessore Caveri ha incontrato il Ministro delle Regioni e delle Autonomie Roberto Calderoli
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Aosta, mercoledì 24 gennaio 2024
L'Assessore Caveri ha incontrato il Ministro delle Regioni e delle Autonomie Roberto Calderoli
L'Assessore Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali, Luciano Caveri, che coordina per le Regioni e le Province autonome i temi nazionali della montagna, ha incontrato ieri a Roma il Ministro delle Regioni e delle Autonomie Roberto Calderoli. Si avvicina il passaggio conclusivo, presso la Conferenza unificata, dell'iter della nuova legge sulla montagna, che poi affronterà l'iter parlamentare. In vista degli ulteriori confronti tecnici e politici, l'Assessore Caveri ha posto una serie di questioni migliorative del testo, per altro già approvato per la parte finanziaria dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.
"In un clima cordiale, si è registrata una disponibilità per ulteriori affinamenti: ringrazio il Ministro Calderoli - commenta l'Assessore Caveri - che in questo periodo ha, con realismo, preso atto delle richieste regionali. Con lui abbiamo concordato sul fatto che spetterà ancora al Parlamento valutare ulteriori questioni. Quel che è certo è che la legislazione sulla montagna va assolutamente modernizzata e resa più efficace anche con uno sguardo europeo".
In tale occasione l'Assessore Caveri ha concordato con il Ministro - che ha anche la delega sulle minoranze linguistiche - l'organizzazione nel corso dell'anno di un convegno a 25 anni dalla legge 482 "Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche-storiche" riconosce dodici minoranze: albanese, catalana, germanica, greca, slovena, croata, francese, franco-provenzale, friulana, ladina, occitana e sarda".
"Ho avuto l'onore - ha ricordato Caveri al Ministro con cui condivise in quegli anni l'esperienza parlamentare - di essere fra coloro che si occuparono di questa legge e risulta utile fare il punto, a parecchi anni di distanza, del suo funzionamento e anche, se fosse il caso, della necessità di eventuali adeguamenti".
Il Ministro Calderoli si è detto interessato a questa proposta e ci sarà un rapido coordinamento per l'organizzazione dell'evento.
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Fonte: Assessorato degli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
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19 gen 2024
Conferenza: Luci nella Shoah - giovedì 25 gennaio 2024, ore 18 - Biblioteca regionale di Aosta
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COMUNICATO STAMPA
Aosta, venerdì 19 gennaio 2024
Conferenza: Luci nella Shoah
Giovedì 25 gennaio 2024, ore 18
Biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta
L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali comunica che, giovedì 25 gennaio, alle ore 18, la Biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta ospiterà la conferenza "Luci nella Shoah".
L'evento, che si colloca nel quadro delle manifestazioni in occasione della Giornata della Memoria, è organizzato con il patrocinio dell'Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d'Aosta e vedrà la partecipazione di Matteo Corradini, ebraista e scrittore, in dialogo con Marco Gheller, presidente della Fondation Émile Chanoux.
Il tema della Shoah sarà presentato attraverso le voci degli ebrei che hanno cercato di sopravvivere, anzitutto nel proprio cuore, in un clima di propaganda e di odio. Durante l'incontro sarà affrontato il tema della Shoah di ieri, raccontata dai testimoni che l'hanno vista da vicino. Le luci, richiamate dal titolo della conferenza, sono i loro piccoli oggetti, i ricordi, i desideri ma anche le attività che hanno fatto compagnia e, in fondo, tenuto in vita chi soffriva nei nascondigli, nei ghetti e nei lager.
Il relatore tratterà dell'ineluttabile necessità umana di trovare anche solo una piccola speranza a cui aggrapparsi quando si cammina nel buio, sia anche un semplice oggetto, una canzone o un ricordo, e di come queste piccole "luci" disseminate possono davvero rappresentare un sostegno per superare le prove più terribili. Una prospettiva che mantiene anche oggi la sua attualità: nei momenti difficili che affrontiamo ogni giorno, cosa mantiene accesa la nostra speranza?
Matteo Corradini è ebraista e scrittore. Pubblica con Bompiani e Rizzoli. Dottore in Lingue e Letterature Orientali con specializzazione in lingua ebraica, si occupa di didattica della Memoria e di progetti di espressione. Prepara reading musicali e regie teatrali. Premio Andersen 2018, Premio Leipzig 2018, Premio Primo Romanzo 2014. Dal 2010 è tra i curatori del festival scrittorincittà (Cuneo). Dal 2003 fa ricerca sul ghetto di Terezín, in Repubblica Ceca, recuperando storie, oggetti, strumenti musicali. Ha fondato il Pavel Žalud Quartet e il Pavel Žalud Trio in Italia ed è tra i fondatori dell'Institut terezínských skladatelů (Terezín Composers Institute) in Repubblica Ceca. Tra i suoi ultimi libri, i romanzi Irma Kohn è stata qui (Rizzoli), Se la notte ha cuore (Bompiani), il saggio-manuale Tu sei Memoria (Erickson), la cura del Diario di Anne Frank (BUR Rizzoli), la cura delle memorie di Virginia Gattegno (Per chi splende questo lume, Rizzoli), l'opera illustrata Fu Stella (Lapis). I suoi libri sono tradotti da RandomHouse in Germania e da Gallimard in Francia.
Marco Gheller è Presidente della Fondation Émile Chanoux.
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.
Info: Biblioteca regionale Bruno Salvadori, via Torre del Lebbroso 2, Aosta.
Tel. 0165-274802 email : brao-cultura@regione.vda.it
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L'Assessorat des activités et des biens culturels, du système éducatif et des politiques des relations intergénérationnelles annonce que la conférence Luci nella Shoah se tiendra jeudi 25 janvier à 18 h, à la Bibliothèque régionale Bruno Salvadori.
Cet évènement, qui s'inscrit dans le cadre des manifestations à l'occasion de la Journée de la Mémoire, est organisé sous le patronage de l'Institut historique de la Résistance et de la société contemporaine en Vallée d'Aoste et verra la participation de Matteo Corradini, hébraïste et écrivain, qui dialoguera avec Marco Gheller, président de la Fondation Émile Chanoux.
Le thème de la Shoah sera présenté à travers les voix des Juifs qui ont tenté de survivre, dans leur cœur d'abord, dans un climat de propagande et de haine. Le sujet principal de cette rencontre sera la Shoah d'hier, racontée par ses témoins. Les lueurs évoquées par le titre de cette conférence, sont leurs petits objets, leurs souvenirs, leurs souhaits, mais aussi toutes les activités qui ont tenu compagnie et finalement maintenu en vie ceux qui souffraient dans des cachettes, des ghettos ou des camps.
Le conférencier traitera de l'exigence inéluctable de l'homme de trouver ne serait-ce qu'un petit espoir auquel s'accrocher lorsqu'il marche dans le noir, qu'il s'agisse d'un objet, d'une chanson ou d'un souvenir et de comment ces petites lueurs dispersées peuvent vraiment représenter un soutien pour surmonter les épreuves les plus terribles. Une attitude qui garde, aujourd'hui encore, toute sa valeur : dans les moments difficiles que nous rencontrons chaque jour, qu'est ce qui nous permet de garder l'espoir ?
Matteo Corradini est spécialiste de la culture juive et écrivain. Il publie avec Bompiani et Rizzoli.
Diplômé en langues et littératures orientales avec une spécialisation en Hébreu, il s'occupe de didactique de la Mémoire et de projets d'expression. Il prépare des lectures musicales et des mises en scènes pour le théâtre.
Lauréat du Prix Andersen 2018, du Prix Leipzig 2018 et du Prix Primo romanzo 2014, depuis 2010 il compte au nombre des organisateurs du festival Scrittorincittà (Cuneo).
Depuis 2003, ses recherches sur le ghetto de Terezín, dans la République tchèque, l'ont amené à récupérer des histoires, des instruments de musique et des objets.
Il a fondé le Pavel Žalud Quartet et le Pavel Žalud Trio en Italie et il est l'un des fondateurs de l'Institut Terezínských skladatelů (Terezín Composers Institute) en République tchèque.
Parmi ses derniers livres, citons les romans Irma Kohn è stata qui (Rizzoli), Se la notte ha cuore (Bompiani), l'essai-manuel Tu sei Memoria (Erickson), la direction de la nouvelle édition du Journal d'Anne Frank (BUR Rizzoli), la direction des mémoires de Virginia Gattegno (Per chi splende questo lume, Rizzoli), l'œuvre illustrée Fu Stella (Lapis).
Ses livres sont traduits en Allemagne par RandomHouse et en France par Gallimard.
Marco Gheller est le président de la Fondation Émile Chanoux.
Entrée libre dans la limite des places disponibles.
Renseignements : Bibliothèque régionale Bruno Salvadori – 2 rue de la Tour du Lépreux, Aoste.
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7 dic 2023
Al Forte di Bard la Valle d’Aosta celebra la “montanità” del futuro come omaggio alla Giornata internazionale della montagna
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COMUNICATO STAMPA
Aosta, giovedì 7 dicembre 2023
Al Forte di Bard la Valle d'Aosta celebra la "montanità" del futuro
come omaggio alla Giornata internazionale della montagna
Ripristinare gli ecosistemi montani è il tema scelto dalla FAO per celebrare la Giornata Internazionale della Montagna 2023, con l'intento di includere pienamente le montagne nell'iniziativa del Decennio delle Nazioni Unite per il ripristino degli ecosistemi 2021-2030. Il Decennio - condotto congiuntamente dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura e dal Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente - rappresenta infatti un'opportunità per far convergere sostegno politico, ricerca scientifica e risorse finanziarie per aumentare significativamente le attività di ripristino e prevenire il degrado degli ecosistemi montani. Partendo da questi enunciati, da molti anni, la Valle d'Aosta, regione di montagna per definizione, partecipa alle celebrazioni della Giornata organizzando sul proprio territorio iniziative che vogliono avere il fine di sensibilizzare i cittadini sulla centralità che riveste il tema della montanità in ogni settore, da quello politico, a quello culturale identitario, da quello economico a quello ambientale.
In particolare, anche quest'anno, l'amministrazione regionale celebra la Giornata internazionale della montagna lunedì 11 dicembre, data stabilita dall'ONU, con l'organizzazione di una serie di appuntamenti focalizzati su argomenti diversi, ma con il comune intento di mettere in evidenza, da un lato, i limiti e i problemi insiti nella natura stessa dei territori montani e, dall'altro, la varietà e la ricchezza delle culture di montagna.
Si inizierà alle ore 10, nella Sala Olivero del Forte di Bard, con la tavola rotonda sul tema Ecosistemi montani nel 2050, promossa dall'Assessorato Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la montagna in collaborazione con Europe Direct Vallée d'Aoste, del Dipartimento politiche strutturali e affari europei, nel corso della quale l'Assessore Luciano Caveri dialogherà con vari esperti di alpinismo, parchi e aree protette, villaggi e città del futuro, ampelografia e enologia, biologia, zoologia e ricerca, per capire come potrà presentarsi la Valle d'Aosta tra trent'anni.
In particolare, i relatori coinvolti cercheranno di effettuare una proiezione del sistema montano valdostano dal proprio punto di vista: Rocco Scolozzi, ricercatore dell'Università di Trento e divulgatore scientifico, affronterà la valutazione dei servizi ecosistemici e lo studio del paesaggio inteso come sistema socio-ecologico; Alex Armand, Professore associato di economia alla Nova School of Business and Economics dell'Universidade Nova de Lisboa, si occuperà delle dinamiche comportamentali nel contesto socio-politico attuale; Giulio Moriondo, ricercatore in campo vitivinicolo, mostrerà il suo punto di vista sull'ambiente agri-colturale valdostano; Joel Bérard, ex allievo dell'Institut Agricole Régional, ora responsabile del Dipartimento sistema di produzione animale e salute animale dell'istituto Agroscope di Friburgo, affronterà, il settore della filiera agroalimentare insieme a Massimo Bionaz, Professore associato in scienze dell'allevamento e del pascolo presso l'Università di Stato dell'Oregon, anche lui ex allievo dell'Institut Agricole Régional.
La discussione coinvolgerà inoltre Ezio Marlier, Presidente dell'Unione Valdostana Guide Alta Montagna, e Bruno Bassano, Direttore del Parco nazionale del Gran Paradiso, e Federica Bieler, Presidente di Funivie Monte Bianco, esperta di marketing e turismo.
A seguire, alle ore 14.30, sempre nella Sala Olivero, si terrà il convegno La montagna di ghiaccio, a cura degli Enti aderenti alla Cabina di Regia dei Ghiacciai Valdostani e dell'Associazione Forte di Bard.
Infine, alle ore 18, nella Sala conferenze della Biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta, la presentazione del libro "I Sella in Valle d'Aosta. Imprenditori e alpinisti tra Ottocento e Novecento" di Teresio Gamaccio e Maurizio Sella, con Pietro Crivellaro, moderato da Marco Cuaz e organizzato dall'Assessorato Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali.
La celebrazione della Giornata è stata anticipata nel mese di novembre dalla rassegna Linee. La montagna al centro: dialoghi con l'Assessore Luciano Caveri", articolata in tre incontri proposti dall'Assessorato agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la montagna in collaborazione con Fondazione Courmayeur Mont Blanc, per affrontare temi specifici per ogni appuntamento legati al territorio montano: clima e ambiente, guerra e montagna e design e attrezzatura con esperti di diversi settori (docenti universitari, consulenti della Commissione europea, scrittori e giornalisti, …).
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Fonte: Assessorato degli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
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22 lug 2023
Effetto serra, quali prove abbiamo del cambiamento climatico?
Il climatico è una realtà scientificamente documentata e supportata da numerose prove che indicano un innalzamento delle temperature globali e altre variazioni climatiche significative. Il fenomeno dell'effetto serra è centrale nel processo di cambiamento climatico e si riferisce all'accumulo di gas serra nell'atmosfera, che intrappola il calore e provoca un riscaldamento del nostro pianeta. Di seguito sono elencate alcune delle prove più significative del cambiamento climatico e dell'effetto serra:
Aumento delle temperature globali: Le temperature medie della superficie terrestre e degli oceani sono in costante aumento dal XIX secolo. L'ultimo decennio è stato il più caldo mai registrato, e gli anni consecutivi sono stati tra i più caldi della storia.
Aumento del livello del mare: Il riscaldamento globale ha portato al disgelo dei ghiacciai e delle calotte polari, contribuendo all'innalzamento del livello del mare. Ciò ha gravi implicazioni per le aree costiere, aumentando il rischio di inondazioni e danni ambientali.
Riduzione delle calotte polari e dei ghiacciai: Le regioni polari, come l'Artico e l'Antartide, hanno perso ingenti quantità di ghiaccio a causa delle temperature più calde. Questo ha un impatto diretto sulla biodiversità e sul clima globale.
Estensione e intensità delle ondate di calore: Eventi meteorologici estremi, come ondate di calore più frequenti e intense, sono diventati più comuni in molte parti del mondo, portando a gravi conseguenze per la salute umana e l'ecosistema.
Cambiamenti nei modelli di precipitazione: Il cambiamento climatico ha influenzato i modelli di precipitazione, causando periodi di siccità prolungati e piogge intense e improvvise, con conseguenze per l'agricoltura, la disponibilità di acqua dolce e i rischi di inondazioni.
Acidificazione degli oceani: L'assorbimento di una parte del biossido di carbonio emesso nell'atmosfera dagli oceani ha portato all'acidificazione degli stessi. Questo fenomeno minaccia la sopravvivenza degli organismi marini, compresi i coralli e alcuni pesci.
Cambiamenti negli ecosistemi e nella distribuzione di specie: Il cambiamento climatico ha influenzato gli ecosistemi di tutto il mondo, spingendo le specie animali e vegetali a migrare verso regioni più fresche o a modificare i loro cicli di vita, con potenziali effetti devastanti sulla biodiversità.
Registrazioni storiche e analisi dei nuclei di ghiaccio: Gli studi paleoclimatici basati su registrazioni storiche e analisi di nuclei di ghiaccio ci hanno fornito informazioni cruciali sull'andamento del clima nel corso dei millenni, confermando l'attuale accelerazione del cambiamento climatico.
È importante notare che il cambiamento climatico è il risultato dell'attività umana, principalmente attraverso l'emissione di gas serra legati all'uso di combustibili fossili, come carbone, petrolio e gas naturale, e la deforestazione. Il dibattito sul cambiamento climatico è ormai ampiamente superato nella comunità scientifica, e numerosi rapporti e studi condotti da organizzazioni internazionali, come l'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), hanno confermato queste evidenze.
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Istigazione all’odio e a delinquere, in diretta TV e sui canali della Rai? - ARDUINO ROSSI -
8 nov 2018
Ambiente, questo è solo l’inizio dell’inferno - ARDUINO ROSSI
Abbiamo avuto un autunno caldissimo che poi è diventato terribile, per le piogge disastrose e le tempeste incredibili, devastanti.