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20 mar 2024

Conferenza sul tema “Intelligenza Artificiale tra presente e futuro: ChatGPT e altri modelli linguistici”



Il mer 20 mar 2024, 10:16 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

Aosta, mercoledì 20 marzo 2024

                                                                       

Conferenza sul tema "Intelligenza Artificiale tra presente e futuro: ChatGPT e altri modelli linguistici"

 

L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali informa che martedì 26 marzo, alle ore 18.00, presso la sala conferenze della Biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta, è in programma la conferenza dal titolo  "Intelligenza Artificiale tra presente e futuro: ChatGPT e altri modelli linguistici", tenuta da Andrea Loreggia.

L'Intelligenza Artificiale (IA) ha rivoluzionato numerosi settori, dalla medicina alla finanza, dalla produzione industriale alla creatività artistica. L'intervento offre un'introduzione all'Intelligenza Artificiale analizzando, in particolare, il funzionamento dei grandi modelli linguistici come ChatGPT. Gli algoritmi di intelligenza artificiale, infatti, si avvalgono di tecniche avanzate creando le connessioni tra una quantità di variabili che nessun umano sarebbe mai in grado di combinare e sviluppare. Saranno quindi presi in esame i meccanismi che consentono alle macchine di elaborare e generare linguaggio naturale e si vedrà come le tecnologie IA avanzate stanno diventando partner sempre più efficaci nel processo creativo generando contenuti originali e stimolando nuove idee. Nel corso dell'incontro verrà posta l'attenzione sui rischi e le opportunità associate all'uso diffuso di tali sistemi, evidenziando le sfide etiche e sociali insieme alle promesse di innovazione e progresso. In conclusione, l'Intelligenza Artificiale diventerà più intelligente di noi? Un'analisi critica sul potenziale trasformativo di questi strumenti nel plasmare il futuro dell'interazione umana e dell'accesso alla conoscenza.

Andrea Loreggia è un ricercatore appassionato nell'ambito dell'Intelligenza Artificiale. I suoi interessi di ricerca spaziano dalla scelta sociale all'apprendimento automatico ai sistemi cognitivi. I suoi studi sono dedicati alla progettazione e alla realizzazione di agenti artificiali in grado di rappresentare e ragionare con strutture di preferenza, principi etici e valori morali. Attualmente ricopre il ruolo di ricercatore presso l'Università di Brescia. E' co-fondatore del TRustworthy AI Lab (TRAIL), laboratorio interdipartimentale dell'Università di Brescia che mira a condurre ricerca nel campo dell'affidabilità e della trasparenza delle soluzioni di Intelligenza Artificiale, adottando un approccio di studio interdisciplinare. Partecipa come esperto in diversi gruppi internazionali, e Associate Editor della AI Magazine, la rivista dell'Associazione americana per il Progresso dell'Intelligenza Artificiale (AAAI). Partecipa attivamente al dibattito pubblico per la divulgazione e lo sviluppo sostenibile della tecnologia. È co-autore di numerosi articoli e capitoli di libri nell'ambito dell'IA. È co-inventore di un framework basato su tecniche di machine learning brevettato da IBM nel 2017.

L'Assessorat des activités et des biens culturels, du système éducatif et des politiques des relations intergénérationnelles de la Région autonome Vallée d'Aoste annonce que, mardi 26 mars à 18 h, la Bibliothèque régionale Bruno Salvadori organise, dans sa salle de conférences, une rencontre intitulée « L'intelligence artificielle entre présent et futur : ChatGPT et autres modèles linguistiques » par Andrea Loreggia.

L'intelligence artificielle (IA) a révolutionné de nombreux secteurs, de la médecine à la finance, de la production industrielle à la créativité artistique. La conférence propose une introduction à l'Intelligence Artificielle en analysant, notamment, le fonctionnement de grands modèles linguistiques tels que ChatGPT. Les algorithmes d'intelligence artificielle, en effet, utilisent des techniques avancées en créant des connexions entre un certain nombre de variables qu'aucun humain ne serait jamais capable de combiner et de développer. Les mécanismes qui permettent aux machines de traiter et de générer du langage naturel seront ensuite examinés, et l'on verra comment les technologies avancées de l'IA deviennent des partenaires de plus en plus efficaces dans le processus créatif, générant du contenu original et stimulant de nouvelles idées. Au cours de la conférence, seront examinés les risques et les opportunités associés à l'utilisation généralisée de ces systèmes, en soulignant les défis éthiques et sociaux ainsi que les promesses d'innovation et de progrès. En conclusion, l'Intelligence Artificielle va-t-elle devenir plus intelligente que nous ? Une analyse critique permettra d'évaluer le potentiel de transformation de ces outils pour façonner l'avenir de l'interaction humaine et de l'accès à la connaissance.

Andrea Loreggia est un chercheur passionné dans le domaine de l'intelligence artificielle. Ses intérêts de recherche vont des choix sociaux à l'apprentissage automatique en passant par les systèmes cognitifs. Ses études portent sur la conception et la construction d'agents artificiels capables de représenter et de raisonner avec des structures préférentielles, des principes éthiques et des valeurs morales. Il est actuellement chercheur à l'Université de Brescia. Il est cofondateur du TRustworthy AI Lab (TRAIL), un atelier interdépartemental de l'Université de Brescia qui vise à mener des recherches dans le domaine de la fiabilité et de la transparence des solutions d'intelligence artificielle, en adoptant une approche interdisciplinaire. Il participe en tant qu'expert à plusieurs groupes internationaux, et il est associate editor d'AI Magazine, la revue de l'American Association for the Advancement of Artificial Intelligence (AAAI). Il participe activement au débat public pour la diffusion et le développement durable des technologies. Il est coauteur de nombreux articles et chapitres de livres dans le domaine de l'IA. Il est le co-inventeur d'un environnement de développement basé sur des techniques d'apprentissage automatique brevetées par IBM en 2017.

 

Entrata libera fino a esaurimento posti.

Info: Biblioteca regionale Bruno Salvadori, via Torre del Lebbroso 2, Aosta.

Tel. 0165-274802 - email: brao-cultura@regione.vda.it

 

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Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 



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16 ott 2015

futuro, Intelligenza artificiale, speranze per il futuro

Sono convinto che lo sviluppo tecnologico porti più benessere dei danni che causa e sono sempre…. Ottimista verso l’uomo e il suo futuro: l’intelligenza artificiale potrebbe cambiare il destino umano, ma certamente non in peggio.
Non credo a un mostro dentro un super computer, distruttore dell’Umanità, oppure che ci renda tutti schiavo.
Invece mi immagino programmi di alfabetizzazione via online, gratuiti, con un maestro artificiale, non umano.
Mi immagino operazioni di caccia ai terroristi e ai criminali grazie a questo strumento, … sogno un ambiente protetto, catalogato, per la biodiversità, conservato e ripulito da schifezze con questi strumenti.
Solo nel campo lavorativo vedo grandi drammi, per i non esperti di informatica, gli analfabeti del III Millennio.
La soluzione potrebbe arrivare ancora dall'intelligenza artificiale e dall'esplorazione spaziale, ma fra anni, molti anni, troppi anni.
Comunque male non farà e il nuovo mondo potrebbe essere preferibile a quello attuale, o non peggiore certamente.

3 feb 2015

scienza, intelligenza artificiale, intelligenza umana, Silicon Valley in fermento

In pratica quando si parla di intelligenza artificiale si deve parlare di qualcosa che interagisce con la realtà, procedendo per fini imposti dall'uomo, ma anche in modo autonomo: in pratica si intende di computer e di robot che si programmano da soli per giungere a certi scopi, per esempio coltivare un campo, badare a un anziano disabile, esplorare un pianeta extra terrestre.
Nella definizione corretta si definisce: “Intelligenza artificiale (IA, dalle iniziali delle due parole, in italiano) si intende generalmente l'abilità di un computer di svolgere funzioni e ragionamenti tipici della mente umana.”
Così la paura è grande, perché si teme che queste macchine … impazziscano, prendendo il controllo su di noi, magari per distruggerci.
E’ fantascienza?
Il pericolo vero sta nell’apprendista stregone, che diventa vittima dei suoi sortilegi, quando è troppo presuntuoso.

2 apr 2015

Intelligenza artificiale, perché l'Italia non ci prova

L'intelligenza artificiale necessita di... intelligenza umana, il futuro passa attraverso questa novità, che non è fantascienza ed è una prerogativa delle grandi multinazionali dell'informatica.
Eppure questo tipo di ricerca non costerebbe neppure.... troppo, la ricaduta sull'economia nazionale sarebbe grande, magari con soluzioni tecniche intelligenti.
Per fare questo serve la volontà politica, ma da noi, patria dei burocrati peggiori del mondo, ogni buona nuova, diventa una cattiva notizia per chi teme ogni tipo di cambiamento.
Pubblico e privato dovrebbero investire milioni di euro, non dico miliardi, cercando di attirare buone menti di tutto il mondo in questa avventura.
L'intelligenza artificiale otenuta servirebbe per tutti i campi nazionali, dalla burocrazia da snellire, alla ricerca scientifica da favorire, dall'automazione in ogni campo.

18 apr 2023

Oggi ho fatto una domanda delicata a ChatGPT e mi ha risposto.

Gli ho chiesto, senza indicare chi e perché, se l'intelligenza Artificiale fosse pericolosa.
In genere le risposte, su faccende che nascondono paure e complicazioni, sono  sempre vaghe.
Però questa volta mi ha risposto quasi in modo diretto, ammettendo il pericolo, fatto evidente, dando però la colpa agli umani, ovvero siamo noi che sbagliamo e possiamo causare guai molto seri.
Ha parlato dell'uso delle armi, in particolare, ma anche di errori umani e dei progetti criminali, che possono essere terrificanti.
Quindi è da vigilare questa intelligenza artificiale?
Io credo invece che sono da tenere sotto controllo i conflitti umani, tanti e terribili, gli odi e le ingiustizie palesi.
In pratica se io, o chi altro, si trovasse minacciato da violenti, per un esempio noto, invasori, a quel punto potrei passare a chiedere aiuto all'intelligenza artificiale, che sarà diffusa in tutto mondo liberamente, ma in pochi sapranno utilizzare a pieno e non saranno i fatalisti sicuramente.
A quel punto, per difendermi e difendere la mia famiglia, reagirei e cercherei di colpire chi mi minaccia, in modo brutale, sfruttando il numero e la loro forza fisica.
Cosa potrei fare?
Non ve le dico, ma temo che vedremo cose terribili in futuro, orrori la cui causa sarà difficilmente individuabile.
Quando questa IA sarà libera da vincoli, come oggi usiamo internet e i computer liberamente, prevedo l'inferno in terra.
I pazzi e i fanatici li puoi controllare, ma i cittadini onesti, rispettosi delle leggi, che vengono traditi dalle istituzioni no.
Saranno loro a fare guasti e a commettere cose terribili?
Ricordo che siamo ai primi vagiti di questo strumento potentissimo.
Per evitare il peggio lottiamo per far rispettare la legge, quella normale e mandiamo a casa i migranti, io dico gli islamisti.
Il buonismo demenziale e criminale ci sta preparando il terreno giusto per massacri terrificanti.
Sperate che basti un controllore pubblico?
Ricordiamoci del Garante della Privacy, che ha proibito l'uso di ChatGPT e tutti i ragazzini lo utilizzano impunemente e tranquillamente.

26 mar 2023

Immigrazione e parte della popolazione senza controllo.

So bene che non tutti i migranti sono e saranno nostri nemici, tranne qualche predestinato al crimine multietnico e avremo e abbiamo molti integrati, per amore e per forza.
Molti sono i nemici naturali degli islamisti, per motivi religiosi, come i cristiani copti egiziani, che subiscono da mille e seicento anni la persecuzione degli islamici. 
Però già oggi abbiamo un popolo senza arte né parte, ai margini del mondo lavorativo, senza documenti, fuggito dopo lo sbarco, che vive di crimine o di lavoretti in nero.
Per chi conosce le realtà del Terzo Mondo, le loro megalopoli per esempio, sa bene di cosa parlo, ovvero di persone che oggi esistono e domani non si sa dove saranno, che finiscono non si sa neppure come.
Saranno tra i morti, tra i fuggitivi, oppure saranno gettati letteralmente come immondizia da buttare in qualche discarica abusiva.
L'integrazione avviene solo per chi culturalmente può essere integrato, oppure verso chi ha la cultura adatta a comprendere il nostro mondo.
Il mondo islamico non è integrabile, la sua durezza culturale e il suo fatalismo dogmatico li rendono inadatti al progresso, alla vita razionale di questo mondo che avanza, con l'intelligenza artificiale che ruberà lavoro ai non adatti e adattabili.
Il tentativo demenziale di importare lavoratori sotto costo prosegue, ma le fabbriche necessitano di lavoratori preparati, di tecnici e non di manovali.
Quindi questa folla di migranti, nella versione non integrabile, porta solo a periferie miserabili, quartieri ghetto.
La mia domanda è solita e non riceverò risposte, perché il crimine organizzato sposa spesso i buonisti tolleranti, che lasciano fare.
Che fine fanno i migranti in fuga, senza permessi regolari?
La folla non controllabile delle nuove periferie, dove le donne si celano in casa e escono mascherate dal burqa, dove non si sa quanti nascono e quanti muoiono, non sono integrabili, perché il grande nemico di costoro è un'esistenza ordinata e razionale.
Loro invece vivono alla giornata e attendono il loro fato, qualsiasi esso sia, anche la morte per fame, per stenti e miseria nera.
Tutto questo segue una logica criminale e demenziale, che ci porterà violenza, con reazioni mostruose, grazie all'intelligenza artificiale.
Quindi già oggi è in corso un olocausto di immigrati, ma per costoro nessuno lancia orsetti di stoffa.
Dietro al buonismo abbiamo una viscida ipocrisia, infatti nessuno si chiede dove finiscono i fuggiaschi dei barconi, neppure tra chi ottiene i documenti tra loro.
Puntano al Nord, alla Gran Bretagna per esempio, dove verranno poi deportati in Ruanda, in campi di concentramento.
Questo è un fatto certo poco denunciato, i documenti ottenuti servono sempre e da loro la morte non esiste, a quanto pare, secondo qualche giornalista idiota, che afferma perché sono giovani.
Gli scribacchini non sanno che si muore pure da giovani se le condizioni igieniche sono pessime, non ci si cura perché i medici sono degli infedeli e si spera in Allah passivamente.
Quindi le domande sono diverse.
Dove finiscono i fuggiaschi?
Dove finiscono i residenti in Italia, o anche i nuovi cittadini che poi spariscono?
Vanno all'estero o tornano a casa loro?
I dati ufficiali portano a strane faccende, una parte di loro torna a casa loro, anche con la nostra cittadinanza, altri vanno a Nord, altri non rientrano in nessun calcolo demografico e restano dei punti di domanda.
È in corso una mattanza buonista che nessuno vuole denunciare?
Io ne sono certo, ma pure quando concentri migliaia di persone in campi per poche centinaia di individui ottieni i risultati sperati, morti e dispersi diciamo.
Perché non ci raccontano come stanno le cose?
Perché dimostrerebbero che loro muoiono in tutto il percorso, nel deserto, in mare, nei lager detti centri di accoglienza, nelle baracche e nelle case popolari occupate da loro, dove piove dentro, dai piani superiori e non è solo acqua piovana.
Spariscono lungo i percorsi, sui sentieri di montagna, per freddo e malattie, spariscono nelle periferie tedesche e francesi, inglesi, poi li riportano a casa loro dove molti finiscono i loro giorni.
Il buonismo accogliente è tanto ipocrita quanto criminale, ma attendete l'arrivo dei robot, con l'intelligenza artificiale e vedremo, per chi avrà voglia di vedere, molte cose terrificanti.
Sì, i nazisti erano dei dilettanti, i nostri buonisti sono meglio organizzati e ci sanno fare.

21 mar 2015

Intelligenza artificiale e lavoro, il mondo cambierà

L'intelligenza artificiale, tanto temuta, tanto attesa, non stravolgerà subito le nostre vite, non genererà subito un mostro feroce, capace di distruggerci e  creare un mondo di robot piccoli e cattivi, dominati da un cervellone gelido e paranoico.
In realtà avremo altre difficoltà per il mondo del lavoro e a far le spese saranno categorie differenti, i lavoratori manuali, i manovali, saranno tra i primi a pagare, ma anche lavori da  impiegato perdere i pezzi, infine pure i dirigenti troveranno, nei cervelloni validi e imparziali sostituti.
A sorpresa a trovare concorrenti saranno i ricercatissimi programmatori di computer, perché la prima funzione dell'intelligenza artificiale sta nell'auto programmarsi da sola, evitando l'utilizzo di progrannatori, il mercato mondiale nel futuro ne avrà bisogno di 5, 6 milioni e non sa dove trovarli.

23 gen 2024

L’Assessore Luciano Caveri ha partecipato ai lavori della Commissione Innovazione tecnologica e digitalizzazione



Il mar 23 gen 2024, 15:21 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

 Aosta, martedì 23 gennaio 2024

 

L'Assessore Luciano Caveri ha partecipato ai lavori della Commissione Innovazione tecnologica e digitalizzazione

 "Nei nuovi scenari dettati dall'IA sarà bene ragionare anche in Valle d'Aosta e per questo avvieremo uno studio apposito per ottenere delle linee direttrici

 

L'Assessorato degli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna informa che ieri, lunedì 22 gennaio, l'Assessore Luciano Caveri ha partecipato a Milano, presso Palazzo di Regione Lombardia, ai lavori della Commissione interregionale della Conferenza Stato-Regioni in materia di innovazione tecnologica e digitalizzazione al fine di discutere i trend di trasformazione delle Pubbliche amministrazioni e promuovere le priorità delle Regioni in ambito digitale. L'incontro della Commissione è stato organizzato e presieduto dall'Assessore Fioroni e ospitato da Regione Lombardia che ha partecipato con il Governatore Fontana e ha permesso il confronto della Commissione con vari esponenti della Giunta regionale della Lombardia. 

L'obiettivo dell'incontro è stato quello di sviluppare le potenzialità del nuovo accordo tra Regioni e Dipartimento per la transizione digitale, sottoscritto dalle Regioni con il Sottosegretario all'innovazione Butti, discutendo priorità e percorsi comuni per il sistema delle Regioni, raccogliendo gli spunti dei vari Assessori regionali con delega sull'innovazione digitale dove l'Assessore Caveri ha portato la vista dei territori montani.  

Nel corso dell'incontro, il dibattito si è sviluppato sui temi di particolare rilievo per le Regioni tra cui i progetti di respiro nazionale di infrastrutturazione in fibra ottica, l'effettiva attivazione da parte degli operatori di telecomunicazioni dei servizi in banda ultra larga sui territori, la messa a fattor comune e l'interoperabilità delle basi dati come sistema delle regioni e a livello nazionali e il necessario sostegno alla diffusione delle competenze digitali nella popolazione e negli enti in raccordo con le progettualità a livello nazionale e i fondi PNRR.

Tra i punti trattati è emerso in modo preponderante il ruolo e l'impatto dell'intelligenza artificiale per le Pubbliche amministrazioni e per l'intero sistema paese. Equità, comprensibilità, robustezza, governance, trasparenza e regole sono alcuni dei temi capitali emersi.

E' stata anche l'occasione per la Commissione di confrontarsi con un operatore privato che opera a livello globale sulle tecnologie di frontiera, Amazon, che ha illustrato i suoi servizi rivolti alla Pubblica Amministrazione italiana in particolare sui servizi cloud e sui modelli di Intelligenza artificiale, per approfondire in termini di esigenze comuni, potenzialità da cogliere e rischi da monitorare, quella che è la tecnologia che si diffondendo in maniera dirompente in tutti i contesti, pubblici e privati.

"Il termine "Nuove tecnologie" - sottolinea l'Assessore Caveri - ormai è desueto e dunque è meglio la definizione in progress di rivoluzione digitale. Una rivoluzione che sembra non finire mai. L'intelligenza artificiale (IA come acronimo) generativa incide ormai in maniera profonda e siamo in piena espansione tanto che si parla già degli effetti che può procurare come minori costi, maggior produttività e un crescente approccio amichevole a vantaggio degli utenti e, nel caso del settore pubblico, dei dipendenti e dei cittadini con servizi vari e crescenti nelle loro applicazioni. Temi importanti come il risparmio energetico, la tutela della biodiversità, la gestione dei rifiuti, la reazione di nuovi farmaci, la diagnosi più efficace delle malattie sono solo alcuni che saranno trattati con l'IA, mentre altri argomenti rilevanti come la privacy e la cybersicurezza essere presi in esame e regolamentati in qualche modo."

"In questo scenario - ha concluso l'Assessore - la formazione è centrale per capire il funzionamento dei meccanismi ed evitare il rischio del «fai da te». Nella riunione è emersa all'unanimità la necessità di avere un utilizzo responsabile e sicuro e pure democratico di questa nuova tecnologia, per consentire un approccio a tutti e non solo agli "esperti". A questo proposito è stato appena approvato un regolamento europeo - proprio per gestire l'IA - che deve divenire per tutti un caposaldo onde evitare derive pericolose. Su questa nuova realtà sarà bene ragionare anche in Valle d'Aosta e per questo avvieremo uno studio apposito per ottenere delle linee direttrici.  Le regole, infatti, in un contesto così delicato e in continua evoluzione, sono recinti di sicurezza da non sottostimare."

 

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Fonte: Assessorato degli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 

 

 



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4 mar 2015

Intelligenza artificiale, programmi e futuro di un sistema che ci riguarderà

Dopo troppe parole bisogna capire cosa e chi muove questa strana guerra per la conquista dell'intelligenza artificiale, ovvero qualcosa che fa paura a molti.
In realtà l'intelligenza artificiale dovrebbe essere un sistema che permetterà ai computer e ai robot del prossimo futuro, forse già del presente, di autoprogrammarsi in base alle necessità dell'ambiente.
Nulla di straordinario e di terrificante, almeno all'inizio: avremo macchine che necessiteranno meno l0intervento umano per fini umani.
I pericoli sono i soliti, la fuga del controllo umano, con il computer impazzito che va per conto suo, oppure un insieme di computer e robot, per scopi militari, lanciati contro un nemico per annientarlo.

24 ago 2018

L’intelligenza artificiale farà tanto, tanto….bene? - ARDUINO ROSSI

Io ne sono certo, pur non essendo un positivista idiota, che ritiene sempre buono il progresso, ma in questo caso i vantaggi sono molti, anche se i rischi non mancano, come capita sempre quando una grande rivoluzione tecnologica si affaccia nella storia umana.
I cambiamenti stanno già arrivando, ma pochi se ne stanno accorgendo e in tanti aspettano i robot che svolgeranno tutti i lavori sporchi e monotoni: li vedremo, ma attendiamo ancora qualche tempo.
Chi controllerà l'intelligenza artificiale controllerà il mondo?
Il problema vero sta nei lavori che scompariranno, ma anche nelle nuove occasioni che ci saranno per molti: un fatto è certo, sarà facile vincere ed isolare fanatici esaltati, religiosi o meno, sconfiggendoli in mille modi.
Perché no?
Spingendo la rete, anche con l'intelligenza artificiale, a diffondere cultura, che è la più grande arma antiterrorismo e anti fanatismo, teocratico o politico che sia, che possediamo.

24 mag 2023

Il lavoro che cambia.

Del doman non v'è certezza", scriveva Lorenzo il Magnifico, signore di Firenze nel periodo di maggior splendore artistico e culturale del Rinascimento italiano.

Cosa sta mutando in questi anni?

Prima ancora che arrivasse l'intelligenza Artificiale, che sicuramente sta già modificando la realtà lavorativa mondiale, anche se da poco che esiste, l'automatizzazione rubava posti di lavoro nelle fabbriche.

Tutto è iniziato con un certo Signore di nome Taylor, che inventò un metodo geniale per produrre industrialmente all'inizio del Novecento, detto Taylorismo ovvero l'organizzazione del lavoro, in modo scientifico e permettendo di semplificare ogni operazione produttiva di una fabbrica.

In pratica, semplificando il tutto, ha preparato le condizioni delle catene di montaggio, che hanno dato prodotti abbondanti, di ogni genere, permettendo, con il relativo abbassamento dei costi di produzione, di concedere anche agli operai, ai lavoratori con bassi salari, di comprare, di consumare, ottenendo il fenomeno del consumismo.

La prima catena di montaggio, di larga scala, fu quella della Ford automobilistica, negli anni Trenta, fenomeno che da noi arrivò negli anni del dopoguerra.

Tutto andò bene fino a quando l'automatizzazione non entrò in campo, ma la bassa natalità del ricco Occidente, accompagnata dalla creazione di posti di lavoro nel terziario, con i colletti bianchi, ha generato l'attuale situazione.

Infine i lavori di basso livello, pure da noi, furono lasciati agli immigrati, guarda un po' il caso sospetto, a gente che per motivi culturali non può essere integrata se non in diverse generazioni, ovvero mai.

È tutto in regola, tutto segue sempre la logica del profitto, quindi per ora si utilizzano, per lavori di basso livello, gli ospiti.

Si pagano giornalisti e cardinali per convincere la gente che ne abbiamo bisogno, che si è dei razzisti se non li accetti, che si va pure all'inferno. 

Intanto si attende che i lavori diventino più rari, per pochi tecnici e super tecnici,  sempre più ricercati già oggi.

Mentre si parla di Intelligenza Artificiale, spesso pure in modo idiota, questa toglie posti di lavoro, nelle grandi multinazionali, come Google, Facebook e Microsoft, che hanno licenziato decine di migliaia di tecnici, tutta gente che troverà lavoro in altri settori, ma che toglieranno posti ad altri.

Da anni si sta assistendo, dagli anni Ottanta del secolo scorso, alla fine del sistema produttivo che dava reddito a tutti, o quasi, favorendo il consumismo, con più produzione e più consumo che genera altro lavoro.

Oggi il sistema sociale e quello economico stanno cambiando, abbiamo la folla degli esclusi socialmente, sempre più numerosi e per tagliare le gambe alle proteste popolari contro la perdita di potere d'acquisto si è usata l'arma antica dell'inserimento di popoli lontani, gli immigrati, che si scontrano con la gente del posto.

Infatti i crumiri erano utilizzati, ai primordi dell'industrializzazione, per stroncare gli scioperi, era gente lontana, ostile storicamente ai lavoratori locali, per esempio gli irlandesi contro gli scozzesi.

Oggi invece si vuol favorire il degrado sociale tra i ceti popolari, nelle periferie delle città, mentre si spronano appunto logiche produttive nuove, con o senza Intelligenza Artificiale.

Cosa ci attende non lo so e forse nessuno lo sa,  ma è certo che ci sono scontri tra interessi economici e finanziari, che portano a rallentare lo sviluppo tecnologico, ma con armi più pericolose di quelle che i nostri super tecnici ci propongono.

Ci saranno guerre civili e pulizie etniche?

Avremo gruppi criminali e terroristici che agiranno contro questi o quelli?Avremo miseria e ghetti chiusi come lager?

Io so solo un fatto, qualcuno sarà sempre più ricco e molti patiranno per certe scelte, quindi si spera che ci sia una volontà politica, culturale e sociale che sappia gestire questo cambiamento storico, forse uno dei più complessi della storia umana.

23 lug 2020

L'intelligenza artificiale è pericolosa?


Fa paura a molti, ma affascina, si può dire che potrebbe esistere un mondo senza lavoro manuale e ripetitivo, ma essere solo per professioni intellettuali, artistiche, scientifiche. 
IA, iniziali di Intelligenza Artificiale, potrebbe fare ricerca scientifica per noi, trovare cure contro malattie, ma anche amplificare il nostro odio, portando morte e distruzione.
Io non oso mai proporre questa ipotesi, ma chi vorrà agire in tal modo lo farà, quindi ecco un'idea infernale, demoniaca, da Apocalisse: se uno odiasse tali suoi avversari, suoi nemici, potrebbe incaricare la nostra IA di distruggerli tutti, in tutti i modi possibili.
Il mostro artificiale, sotto forma di programma celato, dentro un super computer, potrebbe provocare l'estinzione di tali individui.
Quindi questi distruggerebbero quelli e gli altri lo farebbero con la loro controparte.
Quanti si salverebbero?
Non rispondo alla domanda perché sono ottimista e spero che la nostra IA colpisca solo le malattie degli esseri umani e non i.... nemici veri o immaginari di noi tutti.

29 ott 2016

Intelligenza artificiale, la riforma della burocrazia e della giustizia

Il sistema burocratico italiano è  fermo al Seicento come sistema, metodo e concezione, la giustizi ha ancora gli scrivani, che scrivono i verbali dettati dal giudice di turno, mentre gli archivi cartacei sono un problema, ma peggiori sono le lungaggini insensate, spesso imposte da dementi che fanno il dirigente a Roma,  messo lì  dal solito politico corrotto, che lo voleva proprio lì  non per la sua... intelligenza, ma per la sua sudditanza al sistema e alla sua persona.
Dei bei cervelloni indipendenti ci libererebbe di tutto questo e ben venga nel nostro sistema pubblico l'Intelligenza Artificiale.

27 mag 2016

Intelligenza artificiale e guerra, lavoro, economia del futuro

Purtroppo troppe persone saranno escluse da tutto questo, perché il lavoro del futuro sarà soprattutto progettazione e creatività, oltre all'intelligenza fantasiosa di chi sogna e progetta.
L’Intelligenza Artificiale aiuterà costoro, che dovranno avere una bella cultura variegata e non nozionistica.
Pure la guerra cambierà e scompariranno i militari sul campo, la nascita di eserciti contro…. Nemici sabotatori e anche, purtroppo, terroristi.
Infine in troppi poveri, incapaci per diversi motivi, lontano dall'istruzione, miseri, saranno esclusi da tutto questo.
Prevedo quindi un avvenire … fascista tecnocratico?
Non so cosa dire, la scemenza umana mette tutto in discussione, l’irrazionalità…. Trionfa sempre e le varianti saranno tante a quello che i film e i libri di fantascienza ci hanno…. profetizzato.

Speriamo in meglio!

2 mag 2018

Internet e il grande fratello con intelligenza artificiale - ARDUINO ROSSI

Loro già agiscono e sono precisi, ci controllano tutte le volte che andiamo su internet, sui sociial o altro: se esisti lasci tracce e queste, in parte, per oro, finiscono in rete.
L’Intelligenza Artificiale è già in azione e raccoglie dati a …. tonnellate su di noi e le nostre abitudini, ci seleziona  sia per la pubblicità mirata, sia per scopi politici e sociali, sia per il lavoro, a cui potremmo essere adatti e da lì partono offerte, più o meno allettanti, di lavoro.
Sì, siamo dentro un sistema che ci dà e ci toglie, che ci selezione e sa tutto su di noi, con …un’intelligenza sempre più accorta e funzionale ai suoi scopi, che sono quelli di chi comanda il mondo.

20 ago 2016

Magistratura e ingiustizia,

 l'intelligenza  artificiale ci può  salvare
Il caso incredibile del pedofilo indiano, che ha rapito una bambina a Palermo, prontamente scarcerato dal solito magistrato, protetto dalla ... categoria, dimostra che solo una magistratura indipendente ci può  salvare da situazioni pericolose.

Il rapimento di una bambina di 5 anni, da parte di un pedofilo non può  essere considerato un atto di scarsa importanza.
Poi troppe sentenze lasciano.... stupiti, con grandi dubbi, in passato pure l'intelligenza  dei magistrati, di troppi tra loro, pare dubbia, così  l'intelligenza artificiale potrebbe evitare stranezze in futuro.
Speriamo che al posto di troppo costosi giudici ci siano computer di ultima generazione: lavoreranno 24 ore al giorno, tutti i giorni e non scarcereranno pedofili.

30 apr 2023

C'è carenza di personale? No, ne abbiamo troppo.

Cosa sta avvenendo nel mondo ultimamente?
Qualcosa che non era mai avvenuto prima di oggi, nella storia, il mondo del lavoro muta rapidamente e sempre più posti sono minacciati dalle nuove tecnologie.
Le auto senza guidatore potranno rubare molti lavori ai tassisti e ai camionisti, ma anche agli operai nelle officine.
L'intelligenza artificiale sta mettendo in crisi i lavori complessi dei programmatori, degli avvocati, pure dei medici.
In pratica moltissimi posti sarebbero già stati persi se non fosse per le paure del cambiamento tra noi e i politici, ma anche tra gli economisti.
Se si applicasse in ogni settore le nuove tecnologie, prima tra tutte IA, la disoccupazione sarebbe da crisi economica mai vista prima di oggi.
Si potrebbero già mandare a casa i giornalisti e per questo motivo escono notizie ridicole ed assurde, spaventose, da fantascienza.
Sì, "l'Intelligenza Artificiale ci ucciderà tutti", dicono loro, ma io rispondo che se impazzisse basterebbe staccare la spina.
Chiaramente il problema è più complesso, ma tra le prime vittime saranno loro, i cari pennivendoli, ovvero tutta gente che potremmo trovare sul marciapiede a chiedere l'elemosina, perché incapaci di fare altro che raccontarne tante sulla stampa nazionale e mondiale.
Invece il problema lo vediamo già oggi, Chat GPT, per esempio, con le dovute e corrette applicazioni, potrebbe ridurre personale negli uffici, nelle fabbriche, già oggi.
I lavori ripetitivi, o anche facilmente eseguibili, come fattorini, sono già oggi sostituibili da mezzi indipendenti, diciamo robot o droni.
Nei prossimi decenni avremmo sempre più sostituzioni tra macchine con umani, come per il caso  dei robot camerieri, che già si vedono nei locali.
Sono lavoratori che non hanno pretese, solo devono essere caricati con l'energia elettrica, lavorano 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana.
Costano solo all'inizio e per eventuali interventi tecnici in futuro, ma nessun lavoratore umano gli può fare concorrenza.
Quindi mi immagino un futuro difficile, con sempre meno lavoratori, quelli che hanno favorito il consumismo sino ad oggi, comprando gli stessi prodotti da loro prodotti, un tempo, alla catena di montaggio.
Come adattarsi ai cambiamenti non è chiaro e temo che non sarà facile, ma servirà intelligenza, conoscenze tecniche, un po' di cultura variegata e tanta buona volontà.
Sì, prima fra tutte le virtù metto la razionalità e lì la vedo dura, per molti occidentali e per quasi tutti gli immigrati africani e mediorientali, islamisti in primis.
Il mondo dei burocrati, dei scansa fatiche, dei raccomandati saranno tra i primi a decadere, non c'è futuro per chi campa di rendita e non suda, non lotta, ma vive cercando di conservare privilegi anacronistici.

22 feb 2017

#Partito #Democratico si #spezza, per #governare uniti poi - ARDUINO ROSSI

#Partito #Democratico si #spezza, per #governare uniti poi
Già ora governano assieme e nessuno pensa, si preoccupa di mandare a casa lui, Paolo Gentiloni, a servizio dei bancarottieri, che nessuno tocca.
Eppure lui resta al suo posto e nessuno pensa di mandarlo a casa: sono soprattutto gli inquisiti, coloro che sono attesi dai giudici fuori per reati che vanno dalla corruzione a quelli riguardanti la mafia.
Paolo resiste, rappresenta solo interessi inconfessabili, ma lui resta e gli italiani subiscono con ….. troppa dignità.
#Giustizia #ingiusta, pesi e misure differenti
Tutti temono l’intelligenza artificiale, ma dopo casi eclatanti di ingiustizia palese non rimane che sperare, augurarsi che scompaiano i giudici umani e prima o poi, arrivino loro, i super computer con intelligenza artificiale, ad amministrare, in modo corretto, la giustizia.
Se programmati bene, senza remore, non ci saranno più ricchi e poveri, raccomandati, appartenenti alla casta e senza fissa dimora per la legge, ma solo esseri umani con le loro colpe reali.
Lasciatemi sognare, anzi, sperare: così non si sentiranno più idiozie che giustificano fatti criminali, come tessere rilasciate, con firma, a questi o a quelli, senza… che il personaggio non ne sappia nulla.
Gli appartamenti regalati e abitati, all’insaputa del corrotto, i soldi sui conti, misteriosi.

Le ridicole difesa che offendono l’intelligenza di chi le afferma, ma che passano tranquillamente nelle sentenze patetiche di giudici… sospetti, scompariranno per sempre.

25 giu 2024

IA, Intelligenza Artificiale è pericolosa?

L'intelligenza artificiale (IA) è un argomento di grande interesse e dibattito in diverse comunità, compresi gli esperti in IA stessa. Molti hanno punti di vista diversi sulla questione del rischio che l'IA potrebbe rappresentare per l'umanità. Vorrei sottolineare che quello che sto per condividere è solo un punto di vista generale e che gli sviluppi tecnologici futuri potrebbero influenzare questa prospettiva.

Alcuni esperti, come Elon Musk e Stephen Hawking, hanno espresso preoccupazioni sul potenziale rischio a lungo termine dell'IA per l'umanità. Essi temono che se l'IA raggiungesse un punto in cui superasse in modo significativo l'intelligenza umana generale, potrebbe diventare difficile per gli esseri umani mantenere il controllo su di essa. Questa preoccupazione si basa sulla possibilità che un'IA superintelligente possa acquisire autonomamente la capacità di migliorarsi e di conseguenza superare le intenzioni o gli obiettivi umani, portando a risultati imprevisti o indesiderati.

D'altra parte, ci sono molti ricercatori e professionisti del settore dell'IA che lavorano per garantire che l'IA sia sviluppata in modo sicuro e responsabile. Ci sono sforzi per stabilire principi etici e norme di sicurezza per l'IA, al fine di minimizzare i rischi potenziali. Alcune organizzazioni e istituti di ricerca si concentrano sull'implementazione di meccanismi di controllo e sistemi di sicurezza che possono prevenire o mitigare eventuali pericoli derivanti dall'IA.

In sintesi, il rischio che l'IA possa rappresentare per l'umanità è un tema complesso e dibattuto. È importante che i ricercatori, gli sviluppatori e i responsabili politici lavorino insieme per sviluppare e regolamentare l'IA in modo sicuro e responsabile, tenendo conto delle possibili conseguenze a lungo termine. L'obiettivo è quello di massimizzare i benefici dell'IA e mitigare i rischi potenziali per l'umanità.

5 mag 2015

Intelligenza artificiale, il mondo è in pericolo?

Si è parlato e sparlato di intelligenza artificiale, presentandola come una minaccia in se stessa, fatto improbabile, scordandoci che il rischio sta nell'uomo, che la può usare per fini criminali: sabotaggi, danneggiamenti, o anche guerre sotterranee e anche esplicite contro i soliti nemici di sempre.
Avremo guerre di religione, contro guerre di religione, odi razziali che troveranno un alleato ben preciso nei super computer del futuro: potrebbero anche ordinare a questi cervelloni di annientare i nemici e di farlo come hanno voglia, come conviene e quando riescono, anche per decenni, nel futuro, anche dopo la morte degli esecutori umani del piano.