2 apr 2010

02/4 L'intervista del Pm fa scattare l'invio degli ispettori ministeriali (Luigi Rossi)

Sul “Giornale” è apparso l'intervista del PM Pietro Forno, capo del pool antimolestie e procuratore aggiunto di Milano, con accuse contro la Chiesa: "La lista dei sacerdoti inquisiti per reati sessuali è lunga"
Il magistrato accusa anche la gerarchia ecclesiastica: "Non solo non vengono cacciati, ma accade a volte che non vengano nemmeno messi in condizioni di non nuocere più.......quando hanno queste notizie si limitano a spostarli da una parrocchia all'altra".
Alcune domande sono lecite.
Perché il Pm non ha denunciato questi casi prima che questi fatti fossero nel pieno della curiosità dei media?
Il numero lo si può dare: indagati, denunciati e condannati.
Si può scrivere una lista e fare dei calcoli statistici: i conti sono stati già fatti e il numero dei preti pedofili è identico a quello degli altri uomini, in percentuale.
Poi le punizioni nella Chiesa, si sa, sono molto dure: in pratica i preti puniti sono gli unici pedofili che subiscono una forma di reclusione, con periodi di “ritiro” in conventi isolati, veri carceri duri per l'opinione di qualsiasi persona non praticante.
Il Pm voleva un po' di popolarità?
Certamente l'ha ottenuta, proprio il venerdì Santo.
Non posso che augurargli buona Pasqua.........visto che si definisce cattolico praticante.