Obama è deciso e non si ferma: “La pressioni internazionali sull'Iran devono proseguire, con nuove sanzioni, se necessario, per il nucleare.”
Lo ha ripetuto pure al re di Giordania Abdullah II; la pressione su l'Iran non deve calare, ma crescere: “....rispetti i propri obblighi internazionali, se necessario attraverso l'imposizione di sanzioni”.
La linea dura di Obama può stupire un po' tutti: il presidente più morbido, quasi buono, forse, certamente tollerante: non crede negli Stati canaglia e ha posto le basi per un dialogo con tutte le diplomazie.
Invece la questione iraniana è certamente delicata: le armi atomiche in mano agli Ayatollah fanno paura, non solo ad Israele.
Si sa che le nazioni attorno temono forse più degli israeliani le bombe in mano agli iraniani.
La rivalità tra i popoli sciiti e sunniti è storica: nel passato ci furono diverse guerre, molto sanguinose.
La più feroce fu quella del regime iracheno contro l'Iran appena uscito dalla rivoluzione.