Nelle Filippine meridionali sono 15 persone uccise da miliziani islamici.
Una bomba è esplosa in campo sportivo nell'isola di Basilian, provocando la morte di 6 persone.
I ribelli indossavano uniformi della polizia e dell'esercito, ma furono riconosciuti e si scontrarono con l’esercito regolare filippino: catturarono qualche ostaggio e fuggirono.
Sono 4 agenti e 5 miliziani che sono rimasti sul terreno.
Erano membri del noto gruppo di Abu Sayyaf, il cui fratello, Benzar Indama sarebbe morto sull'isola di Basilan in queste azioni terroristiche: prima però avrebbero fatto esplodere una bomba in una cattedrale cattolica a Isabela City, ferendo 13 fedeli.
Lo scontro nella zona meridionale delle Filippine prosegue: i ribelli islamici continuano a ricevere denaro dai soliti “benefattori” della loro causa, ma nessuno muove un dito per colpire i foraggia tori, almeno dal punto di vista finanziario.