L'Onu non interviene prima, non ha interessi per intervenire, perché agisce seguendo un mandato politico, contro questo per quel gruppo politico per questo governo piuttosto che l'altro.
Pure i buonisti si rammentano dei disperati quando giungono al largo delle coste italiane: a quel punto gli extracomunitari sono utili come arma politica contro il governo.
Oppure si rammenta questa folla di neri “pericolosi” per vantarsi dei respingimenti, ma la strada dei clandestini può essere un'altra, quella via terra, che imprenditori senza scrupoli, mercanti di “schiavi” moderni fanno entrare con un passaporto con visto turistico o provvisorio.
Prima o poi scade, ma il “turista” rimane e lavora in nero, nell'edilizia su impalcature instabili, in fabbriche pericolose ed altro.
Il successo è ridicolo, perché gli spacciatori rimangono sul suolo nazionale, pure i delinquenti: hanno i soldi per pagare gli avvocati e dall'altra parte ci sono giudici tanto “umani e comprensivi”.
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