18 apr 2010

17/4 Immigrazione, permessi di soggiorno, clandestini (Mecca Elisa)



Sono sfruttati da alcuni italiani, pochi, che non subiscono le conseguenze delle rivolte, ma si proteggono bene e talvolta si armano pure, per evitare rischi.
Gli extracomunitari non fanno differenze e si ribellano proprio contro la popolazione più debole, donne, anziani, gente comune, che si trova l'auto bruciata, sono poi istigati dai soliti ultimi tardoni della rivoluzione permanente, che non capiscono che stanno aprendo la strada a una reazione proto fascista, proto nazista.
Forse, per qualche provocatore di professione, istigano queste masse nere, africane per trasformarsi al momento opportuno in reazionari feroci: la storia insegna e nel passato troppi socialisti rivoluzionari, anarchici e comunisti mutarono in fascisti e nazisti, in difensori dell'ordine pubblico.
L'Onu invece protesta per i respingimenti in Libia dei disperati sui barconi, ma proprio i suoi burocrati si mangiano metà delle sovvenzioni, che servirebbero per aiutare questi disperati della terra.
In Libia non sono protetti ed è vero, ma prima di giungere sulle coste libiche hanno dovuto attraversare il deserto del Sahara, rischiando di morire, anzi le vie dei senza speranza sono costellate di ossa che la sabbia cela.