9 set 2011

Bin Laden - decimo anniversario 2011 - 2001 - 11 settembre


L’11 Settembre ha il suo decimo anniversario ed è un anniversario di … soddisfazione per la morte di Bin Laden e per il successo, parziale, nella lotta contro il terrorismo.
Al-Qaeda esiste ancora, ma non sembra così aggressiva come un tempo: dietro ai terroristi si sono scoperti i servizi, definiamoli così, deviati pachistani.
Certamente molti misteri stanno alla base di quello che fu un atto di terrorismo inspiegabile e il segnale forte di uno scontro di civiltà, nel quale non ho mai creduto, tra il mondo islamico e l’Occidente.
Che cosa è il terrorismo islamico?
Per dare una risposta a questa domanda prima bisogna chiedersi chi lo finanzia ancora oggi: dietro i gruppi di fanatici, pronti a morire per la fede di Maometto ci sono tanti, troppi interessi.
Qualcuno ha ipotizzato non tanto uno scontro di civiltà, ma solo di interessi economici per stabilire il “giusto” prezzo del petrolio.
Comunque non può entrare nella questione solo la faccenda del grezzo petrolifero, dobbiamo mettere nel quadro complessivo il sorgere della potenza economica cinese, il sorgere dell’India imprenditoriale e in genere, l’avanzare dell’Asia nel mondo economico.
E’ una realtà complicatissima e non si riesce a capire quale sia la causa, quale sia l’effetto.
Il terrorismo è stato generato dallo scontro tra economie?
E’ solo un rigurgito fondamentalista violento?
E’ il tentativo di conquista del mondo occidentale con la forza?
Partendo dal principio che l’addestramento dei terroristi costa, che per selezionarli servono istigatori, o meglio predicatori dell’odio, che hanno bisogno di strutture, scuole coraniche, per fare il lavaggio del cervello ai futuri “martiri”, non c’è dubbio che tutto questo ha un prezzo, probabilmente di milioni di euro, se non di miliardi di euro.
Poi i guerriglieri armati dell’Afghanistan, della Somalia o dello Yemen utilizzano armi leggere e talvolta pure pesanti: devono essere addestrati, forniti dì tutto l’armamentario e questo non può essere pagato da alcune attività criminali, che spesso i gruppi islamici integralisti disdegnano, per motivi religiosi.
Quindi chi finanzia questi esaltati ha degli scopi ben precisi, ovvero destabilizzare date zone, imporre un equilibrio del terrore, ma anche rendere difficile il commercio nel Mar Rosso, o tra la Siberia e l’Oceano Indiano, attraverso l'Afghanistan.
Oltre a motivi economici e commerciali il terrorismo si può rivelare un grande affare, con la corsa alla guerra, agli armamenti per la strana e misteriosa guerra al terrorismo: invece di intaccare le fonti economiche si preferisce colpire alcune zone del pianeta, che forse hanno solo marginalmente a che vedere con il terrorismo islamico.
Più che uno scontro tra islam e Occidente è giusto parlare di conflitto tra una visione del mondo settaria e chiusa, assolutista e la visione vincente attuale, con il relativismo morale, la tolleranza verso tutte le religioni, tranne quelle che ostacolano lo sviluppo economico: forse per questo motivo che un certo tipo di integralismo, non solo religioso, si chiude in un settarismo da esaltati e diventa violento, aggressivo verbalmente e poi passa talvolta all'azione.
Quindi è giusto differenziare le fasi di questo scontro: si passa da un livello culturale, tra una visione aperta e una visione chiusa, assolutista della vita, si arriva all'aggressione verbale, alla predicazione contro gli infedeli, poi si giunge all'azione violenta.
Il terrorismo entra però in questo scontro per scopi differenti, economici, di dominio mondiale e sfrutta questo che è un conflitto culturale e sociale e lo trasforma in un grande affare economico, in trame eversive e in giochi di potere loschi, celati, ma i cui scopi e i cui fini sono fin troppo evidenti.
Spesso i finanziatori del terrorismo islamico sono tra i più grandi nemici della religione mussulmana?
Può essere vero, anzi lo è probabilmente.