Sì,
in peggio, ormai i minorenni conoscono di tutto e di più e si
chiudono in un mondo di chiacchiere inutili, di spacconate senza
scopo, che nessuno controlla e di “verità” improbabili, assurde,
spesso demenziali.
Eppure
questo mondo di pettegolezzi, di insulti e di calunnie, di idiozie,
di chiacchiere vacue, sciocche piacciono tanto alla nostra stampa
nazionale, che odiano Google, non perché preferiscono un motore di
ricerca ad un altro, ma perché i poveretti non capiscono un bel
niente di Internet e di motori di ricerca, non si sanno adattare a
questo strumento che li mette in competizione con l’intelligenza,
la fantasia e il libero pensiero.
Facebook,
se trionfasse contro Google, trasformerebbe Internet, il mondo
virtuale, nel salone della parrucchiera, nella bottega del
parrucchiere, dove tutti le sparano grosse e il potere può dormire
sonni tranquilli: sarebbe tanto rumore per nulla.
Invece
mettersi a confronto con le News di critica è più difficile e si sa
che il leccare le chiappe non va mai d’accordo con l’intelligenza,
così loro sperano che tutto torni ad essere come prima, quando
dominavano il mondo dell’informazione con quattro panzane, ben
condite.