Il
silenzio pesa come un macigno sul caso Yara Gambirasio: da troppo
tempo non si sa più nulla.
Va
bene il riserbo delle indagini, va bene il mutismo degli inquirenti,
ma dell'assassino si ha la firma, ovvero il Dna, ma di lui non c'è
traccia.
La
rabbia sta pure nel sapere che le telecamere di sorveglianza, che
hanno un costo che tutti noi paghiamo, non funzionavano.
Noi
avevamo la speranza di essere controllati dalle telecamere, avevamo
la convinzione di vivere sotto il controllo pubblico e privato, ma in
verità non era così: era tutta una farsa, forse lo è ancora.
Se
quelle maledette telecamere fossero state in funzione ora sapremmo
chi ha ucciso Yara Gambirasio, ma soprattutto gli eventuali maniaci
avrebbero paura ad agire, ma questo non è capitato e i maniaci
possono dormire sonni tranquilli.