Napolitano chiede di proteggere il diritto degli immigrati, ponendo la cittadinanza ai loro figli, con lo starnazzare di Radio Vaticano, che fa il coro all'Onu quella stramba associazione internazionale: un fatto è certo, il maggio prossimo avremo un presidente della Repubblica in meno perché Napolitano se ne andrà in pensione.
Ora i diritti dei figli degli immigrati stanno tutti nella condizione dei più poveri, tranne qualcuno, che è figlio dei caporali o degli spacciatori.
Prima si parli dei diritti delle persone più povere, italiane o immigrate e poi si parli di cittadinanza: non abbiamo bisogno di trasferire una fetta del terzo mondo a casa nostra, non serve a loro né a noi.