Io ho paura, lo confesso, mai come in questi ultimi anni, sto provando timori e vedo nero all’orizzonte: le paure sono le solite, dall’invasione islamica, al terrorismo giornaliero, che ci colpirà sempre più, ai cambiamenti climatici, alla paura per la perdita del lavoro, non per me, ma per figli e anche nipoti futuri.
Il crimine dilagherà sempre più e la democrazia sarà messa sotto vigilanza, o a tacere.
La paura maggiore sta nell’incapacità delle nuove generazioni a dare risposte ai problemi nazionali ed internazionali, perché non sanno cosa sia la cultura, la razionalità e di conseguenza lasciano che i loro cervelli si atrofizzino: questa è il primo tra le miei angosce.