Mi dispiace, in questo caso, avere ragione, poi le mie….profezie, che non sono profezie, ma solo deduzioni razionali, ci presentano un futuro nefasto, quanto certo, se non si cambierà la politica sull’immigrazione, con una vera e seria politica dell’espulsione.
Aver detto, da almeno 20 anni, prima dell’11 settembre 2001, che l’islamismo avrebbe ucciso e devastato le nostre realtà: la parola islam non si può scrivere, perché siamo sotto il controllo degli avvocati, veri fiancheggiatori degli estremisti.
Il meccanismo sociale è chiaro, non è colpa di Maometto e del Corano, la violenza negli scritti li trovi anche nella Bibbia, per esempio nel concetto di anatema, ovvero ordine divino di distruzione assoluto contro popolazioni dedite a vizi capitali, a commettere atti che sono obbrobriosi al cospetto di Jahvè.
Però, tra noi, nessuno si metterebbe ad uccidere infedeli, irrispettosi della legge biblica antica.
Il motivo è puramente culturale, ovvero, la legge religiosa per noi non è vincolante, assoluta, da essere considerata legge di Stato, ma è una questione privata e nulla più: ognuno la rispetta o meno, fa come meglio crede.
Invece la religione e la vita civile, per loro, sono una cosa sola: chi non rispetta la legge coranica è un criminale, da punire pesantemente.
Queste due visioni della società, della vita, si scontrano e alla fine i cattivi….infedeli pagano, devono subire la dura legge dei fedeli, o loro non sono più seguaci della ….vera fede.
Se tutto questo lo si porta nelle nostre società, nelle nostre realtà si hanno i…botti: quelli del recente passato sono nulla in confronto con quelli del futuro, che ci attendono.