Tagliare la burocrazia in Italia è sempre difficile, perché la casta dei burosauri, resistenti più di ogni altra specie ai cambiamenti, lo impediscono: la vera riforma pubblica nazionale sta nella semplificazione e nella messa in Internet di tutte le richieste, facendo sparire le code e le lungaggini, ma anche i costi.
La burocrazia costa circa 300 miliardi e più: si potrebbero ridurre alla metà, tranquillamente, digitalizzando tutto e rendendo tutto più rapido.
Con quei soldi si potrebbero ottenere tre risultati, ridurre il debito pubblico, favorire investimenti di qualità, in ricerca scientifica e in nuove tecnologie, creare posti di lavoro.
Manca solo la volontà politica per fare questo.