La censura si muove con il terrore delle querele di parte, non tanto penalmente, perché i reati possono essere messi facilmente in prescrizione, ma soprattutto economicamente: i politici, che fanno soldi grazie alle loro posizioni politiche, possono mettere sul lastrico la stragrande maggioranza dei cittadini che li attaccano in rete, semplicemente querelandoli e costringendoli a prendere un avvocato, oppure portandoli a rimborsi devastanti per le già magre economie dei cittadini.
Loro si possono di tutto e di più, ma il reato di opinione è crimine ….gravissimo, per il nostro sistema giudiziario, specialmente se si toccano certi personaggi, dentro una botta di ferro, politicamente corretta e …giudiziaria vicino alla sinistra storica…sciagurata.