Loro sono il vecchio che torna, sono i figli della Prima Repubblica e si dimostrano degni dei loro padri, ma senza dignità e coraggio.
Non hanno progetti politici, ma ripetono le stesse frasi, veri luoghi comuni, che sono ormai svuotati di significati.
Io propongo a costoro di leggersi i libri di Lenin che mettevano al primo posta la questione di cosa fare: imporrebbero cosa significa ragionare, valutare, analizzare e dare risposte adeguate ai problemi.
Altrimenti rimarrebbero solo dei personaggi da museo delle cere.