La sciocchezza si nutre di banalità e luoghi comuni, di verità precompilate, sempre pronte ad essere propinate ai fessi irriducibili.
I loro discorsi devono sempre seguire la logica della retorica vincente, alla moda oggi, con volti seri, anzi seriosi, un po’ anche truci.
Il gioco di questi imbonitori è vecchio e piace ai fanfaroni di sempre, ma colpisce sempre pesantemente i deboli di cervice.