10 set 2020

Emarginazione sociale e politiche tolleranti che la favoriscono.

Chi, come me, che ha visto il percorso di molti giovani finire male, sa pure che la tolleranza è assassina.
I Centri sociali hanno generato tanti disperati senza futuro, però i destini non sono stati tutti uguali, abbiamo avuto quelli che si sono dati alla politica, quelli che hanno avuto il posto in comune, nel sindacato, nella cooperativa e se la sono cavata.
Però in troppi sono finiti a fare uso di droghe pesanti e sono morti, per overdose, per HIV o sono finiti tra i senza fissa dimora, ovvero sono diventati dei veri barboni e oggi sono scomparsi, più nessuno si ricorda di loro, probabilmente morti di stenti. 
Tutti sappiamo, noi che conosciamo il mondo del lavoro, che certe esperienze giovanili pesano sul curriculum, non ufficialmente scritto, ma presente nella raccolta...... segreta di informazioni, che oggi si hanno con Internet, mentre un tempo erano raccolte grazie alle ruffiane e ai ruffiani del quartiere.
Quindi chi si spinella e passa ad altre sostanze, chi fa l'anarchico, ovvero il ragazzino ribelle senza idee, per capriccio, avrà molte difficoltà a trovare un lavoro, a meno che abbia doti professionali particolari, come artigiano, o tecnico.
Oppure finirà nelle periferie ghetto, a svolgere lavori sotto pagati e super sfruttati.
Poi lo Stato Sociale sta scomparendo ed essere un emarginato, prima o poi, significherà crepare presto e male.
Quindi i centri sociali fanno molto male e chiuderli è atto santo e giusto, senza tollerare i loro numerosi crimini, come lo spaccio e l'occupazione di edifici pubblici e privati, bisognerebbe condannare, ma la magistratura..... non vede, i politici complici di questi reati.
Lo si farebbe per il bene di questi ragazzini Idioti e ribelli, io dico capricciosi, perché la corda che si dà a loro serve perché si impicchino, più lunga è e più ne finiscono appesi.