In Francia, ma i nostri cretini irriducibili li vogliono imitare, hanno una legge contro l'islamfobia, che per le non capre significa paura dell'islam, perché fobia significa timore, terrore.
Quindi chiunque insulta questa religione rischia il carcere, mentre se un mussulmano offende un cristiano o un ateo è in regola.....
Questo fatto, con la nostra magistratura che ricorda troppo l'assurdo demenziale del pubblico impiego nazionale, è già una legge non scritta anche da noi, con i giornali pronti a difendere l'indifendibile, con gli ultimi tonti politicamente corretti, sempre fermi nelle loro posizioni che non si arrendono mai, neppure di fronte all'evidenza.
In Francia gli islamisti feriscono, minacciano e rendono la vita impossibile a chi osa criticarli, tutto questo avviene impunemente e alla peggio i minchioni che ci governano scrivono le condoglianze e la solidarietà...... patetica e ridicola, perché non serve a nessuno essere solidali, a parole.
Il problema di questa religione è più complesso di quanto si crede, sta nella cultura che unisce fede religiosa e politica, ma anche scienza, poesia, geografia, storia.........
Ogni cosa, ogni atto, ogni pensiero segue la religione, che domina ogni situazione dell'esistenza.
In pratica i mussulmani hanno 5 pilastri, che li unisce tutti, credere in Allah, ovvero il Dio unico, pregare, fare le elemosine ai poveri, fare il Ramadam, ovvero 40 giorni di quaresima e per ultimo fare, se uno se lo può permettere, il pellegrinaggio alla Mecca.
Il Corano invece ha molte sfumature e diverse espressioni, tanto che io ne ho letti due diversi e deduco che abbiano difficoltà ad avere un testo unico per tutti coloro che si proclamano islamici.
In pratica tutti i credenti in un Dio unico, ebrei e cristiani per esempio, possono seguire 4 su 5 regole islamiche, mentre solo la quinta li differenzia, il pellegrinaggio.
Ora il problema vero per costoro è un altro, si chiama fatalismo, ovvero l'abbandono al destino voluto da Dio, scusate, ad Allah, che significa Il Signore.
Questo porta a situazioni sociali particolari, ovvero mentre loro attendono il bene del destino altri fanno carriera, si arricchiscono, loro invece sono ai margini sociali, anche nei Paesi islamici, dove i non islamici si arricchiscono, come i cristiani Copti in Egitto, o gli Armeni, abili commercianti e gente in affari finanziari.
Quindi loro si trovano ad invidiare gli infedeli e se il premio divino non arriva ai fedeli di Allah passa il discorso solito, ovvero Allah vuole che gli infedeli vengano combattuti e annientati, dicono i predicatori dell'odio.
Loro hanno tanti figli e tanta miseria, così iniziano a uccidere gli infedeli sotto mano, in Occidente colpiscono con il terrorismo diretto e verbale.
Lo scontro sarà durissimo e le soluzioni sono due, o loro domineranno il mondo, diventando l'unica religione del pianeta, con le cattive, oppure il resto del mondo reagirà duramente, annientandoli, chiudendoli in quartieri ghetto, dove fame e pestilenze faranno strage.
È una visione pessimista?
Ci sarebbe una terza soluzione, un islam aperto e razionale, ma temo che sia difficile che nasca, per la questione della debolezza teologica.
C'è poca chiarezza, perché gli ebrei sono il popolo eletto, i cristiani credono nella divinità di Gesù, ma l'islam ha solo le tradizioni ferree che li differenziano dalle altre fedi monoteiste, da applicare per non terminare in un panteismo senza confini.
Sì, i mussulmani stanno vivendo le loro contraddizioni e le fanno pagare a noi.