6 dic 2021

Siamo già nel futuro, il difficile è spiegarlo ai cretini.

Ho letto un articolo sulla richiesta disperata di ingegneri informatici a livello mondiale.
I nostri sono ricercati dagli Stati Uniti, mentre noi assumiamo spesso indiani, sì, abitanti dell'India, il Paese più povero, almeno sino a qualche decennio fa.
Però nessuno si sposta da casa sua, emigra negli Stati Uniti o in Italia, tutti lavorano in patria, forse pure da casa loro e vengono pagati bene, per i salari locali.
Gli indiani restano nella loro realtà e pur ricevendo poco per i nostri parametri, 2,50 Euro, per ora lavorata, arrivano ad avere stipendi da favola per loro, in un Paese dove molti campano con 2 o 3 euro al giorno, mentre con 400 o 500 Euro al mese si campa come da noi con miglia e migliaia di euro al mese.
Così i nostri ingegneri guadagnano di più che lavorando per le ditte italiane.
Questo è il futuro dell'emigrazione, ovvero si lavora da casa propria senza perdere le proprie radici, senza imbarcarsi e cambiare nazione.
Così, per aiutare i più poveri nel mondo, sarebbe utile diffondere istruzione, che darebbe un futuro autonomo a loro, senza viaggi assurdi.
Invece se importiamo manovali disperati, malavitosi, analfabeti in tutti i sensi, spendiamo inutili soldi per assistenza sociale che farà saltare il banco, mettendo a rischio la spesa pubblica, avremmo violenza sempre più brutale in periferia.
Quindi l'immigrazione, in questa fase storica, è solo dannosa per loro e per noi. 
I buonisti, che i soldini li nascondono in paradisi fiscali, si dimostrino buoni e favoriscano veramente l'istruzione tra i poveri, vedremo ridursi la miseria su questo pianeta, veramente.