Caro ruffiano ti scrivo,
sei figlio legittimo di quei minchioni che, per un po' di carriera meschina e squallida, per poche lire in più allora, oggi per pochi euro, riferivano tutto al capetto, al signor prevosto, nelle sedi adeguate, dove si mettevano, già allora, pagelle di politicamente corretto, ovvero se eri della Dc o del PCI, con i sindacati al seguito, era tutto apposto, altrimenti eri fregato.
Io allora non avevo capito quanto erano schifosi i vostri....... cari genitori, viscidi come serpenti, ma forse sbaglio, perché i poveri rettili non si meritano un confronto infamante con costoro.
I vostri cari genitori poi, se capivi il gioco, li fregavi, raccontando che tu eri finito male, come loro desideravano ardentemente, ma in realtà tu avevi avuto una vita normale, con qualche risultato onestamente ottenuto.
A quel punto, saputo troppo tardi per calunniarti, che tu non eri un senza fissa dimora, si infuriavano, maledicendo Dio e il Cielo, perché tu, il...... ribelle, non eri terminato tra i barboni, che dormono alla stazione.
Ora voi ci provate ancora, come insegnò papà e mammina, servendo i poteri che contano, dove il valore, la fatica, l'impegno non contano, ma il servilismo viscido e la fedeltà alle ideologie del momento premiano.
Prima erano le idee democristiane o del comunismo alla Berlinguer, oggi siete fedeli ai... valori delle ideologie gender, della censura dei valori, dei simboli cristiani e siete sempre rispettosi del potere prostituito del momento, scusate, sbaglio sempre, costituito.
Non preoccuparti, anche tu avrai il tuo posto da fancazzista in comune o nella municipalizzata, sino a quando servirai, poi ti butteranno nella cloaca, perché gente come te fa schifo a tutti, anche a chi la usa, oggi per esempio........ Facebook.