29 mag 2023

Caro manifestante, perché non vai a lavorare?

Le manifestazioni di piazza avevano un senso quando non esistevano mezzi di comunicazioni di massa.
Per esprimere e portare avanti le proprie idee le piazze erano un luogo adatto, per diffonderle, ma oggi abbiamo Internet e se ci non fossero i pennivendoli, con tono enfatico, che vi presenta come persone importanti, nessuno baderebbe a voi. 
Loro dicono che voi manifestate per questo e per quello, ma poi si scopre che qualcuno, tra voi, riceve dei soldi.
Saranno casi isolati, ma pure in passato, per i manifestanti dei partiti, di certi partiti, c'erano dei vantaggi diretti o indiretti nei concorsi e in certe carriere.
Comunque mi sorprende il fatto che voi siate sempre in piazza a protestare, a manifestare, contro questi e quelli e per i diritti, che sino a ieri ti eri e vi eravate scordati.
I salari bassi sono frutto di politiche che hanno fatto arrivare milioni di disperati dal Sud del mondo, disposti a lavorare per poco o quasi niente, regolarmente in nero.
Però non ho visto manifestazioni per contrastare il lavoro nero, ma solo il salario minimo, che non servirebbe a nulla, perché esiste il lavoro irregolare, fuori da tutte le regole, anzi, in quel caso aumenterebbero i disperati costretti ad accettare questi mestieri senza contratto, marginali, da fame.
Ti ho visto manifestare contro i vigili urbani, oggi li chiamano polizia locale, contro la violenza, per un viados manganellato, perché si rifiutava di spostarsi, di farsi controllare i documenti, perché era fatto, ubriaco e scalciante. 
Però non ho visto nessuno scendere in piazza contro le donne violentate dai balordi multicolore delle stazioni.
Per te quelle violenze sono lecite?
Poi non hai nulla da fare tutto il giorno?
Io temo di sì, perché le persone normali lavorano, compreso i pensionati, che aiutano i nipotini, svolgono mille servizi in famiglia, si lavano e lavano i panni, fanno sport o passeggiano per la salute.
Tu, tutto questo non lo fai?
Eppure le tue manifestazioni possono creare solo ilarità o fastidio, per il blocco del traffico, nella gente comune, mentre gli altri non saprebbero nulla.
Se non fosse per il tuo amico pennivendolo, che scrive sul giornaletto, sulla quarta pagina, nessuno parlerebbe di te e dei tuoi amici.
Non è vero che sei e siete degli eroi, ma siete solo dei poverini che non sapete come passare il tempo e vi sentite importanti se manifestate in piazza, a servizio di una casta di parassiti politico sindacale, che rischiano di trovarsi disoccupati, ma con il reddito di cittadinanza.