18 mag 2023

Espulsioni o reclusione in Italia?

Un sistema per bloccare l'immigrazione, o se preferite l'invasione, c'è ed è molto semplice, a parole, ma è difficile da applicare nei fatti.
La frase di San Paolo, che dice, "chi non lavora non mangi neppure", può essere applicata alla lettera, io dico, non solo per i migranti.
I carcerati perché sono a nostre spese, come mantenimento?
I falsi profughi si fanno mantenere da noi mesi, poi se ne vanno nelle nostre strade a commettere reati, o a vendersi nel mercato nero, sotto costo.
Invece si deve rendere la vita a costoro difficile, quindi deve saltare il principio che costoro, con i nostri carcerati, siano sempre a spese dei contribuenti onesti, gli unici che rispettano il principio di San Paolo.
Si può applicare questo concetto a tutti i reclusi, compreso a chi è in attesa di espulsione, costringendoli a pagarsi il vitto e l'alloggio, poi se qualcuno protesta, tra i buonisti loschi e sporcaccioni, paghino loro, di tasca loro, ma dubito che tali personaggi spendano soldi per costoro.
Sono disumano?
No, sono onesto e così si fa saltare il gioco sporco dell'accoglienza a spese dello Stato ovvero noi contribuenti.
Colpire economicamente il traffico è la vera soluzione e qualche indagine a riguardo, economica e finanziaria, sarebbe ottima cosa.
Non servirà, a quel punto, mandare quattro agenti per accompagnare un solo delinquente immigrato, saranno loro a volersene andare e forse, con il lavoro, si potrà fargli pagare anche il prezzo del biglietto per il ritorno.
Queste ed altre idee possono servire per risolvere la questione, ma occorre una volontà politica, che vedo troppo timida anche con questo governo.