Abbiamo guerre dimenticate, vinte dall'Occidente anni fa, ma oggi tutto è rimesso in discussione.
Sì è riacceso il conflitto in Israele con i palestinesi, la Serbia mostra i muscoli nel Kosovo, gli armeni sono stati cacciati dal Nagorno-karabakh, mettendo in discussione il legittimo diritto di vivere nella loro terra.
Pochi hanno notato che il conflitto in Ucraina ha spalancato il vaso di Pandora, dove gli Stati Uniti si trovano in difficoltà, perché mantenere il potere sul mondo costa troppo economicamente.
Il pericolo però non è solo militare, ma tutto parte da giochi finanziari, che stanno sempre prima e durante i conflitti.
Ricordo che dietro a Israele e agli armeni abbiamo le potenze finanziarie mondiali, tali da mettere in discussione interi Paesi.
Chi ha risvegliato tutto questo e perché?
Sì, sarebbe preferibile rinunciare a guerre assurde ed attivare prontamente una tregua, se non fosse possibile giungere alla pace, in Ucraina, riconoscendo il diritto dei popoli locali, ovvero chi vuole stare con i russi resti con i russi, chi vuole stare con Kiev rimanga con questo presidente ucraino, personaggio quanto meno strano, per non dire strambo.
Sono gli equilibri mondiali che si stanno spostando?
Alla caduta del muro di Berlino abbiamo avuto solo gli Stati Uniti a dominare il mondo, a decidere come e cosa fosse giusto e democratico, ciò che fosse bello e buono e ciò che è cattivo.
Ora altre forze, in parte sotterranee e altre alla luce del sole, ci stanno mettendo in un grave pericolo, avremo guerre e terrorismo, repressioni e morte, collassi finanziari e depressioni economiche, se non si torna a ragionare e si smette di giocare alla guerra, convinti di avere sempre ragione, come bambini viziati e stupidi.