Cosa abbiamo dietro allo scontro tra Hamas e Israele?
Premesso che senza quattrini non si fanno le guerre e chi investe in guerra ottiene sempre ottimi profitti, anche se finisce sconfitto.
Di chi parlo?
Dei trafficanti di armi, di chi specula sulle materie prime, come il petrolio e di chi gioca con la finanza mondiale.
Costoro si arricchiscono sempre, anche se i loro protetti vengono sconfitti sul campo.
Chi abbiamo dietro?
Il controllo del canale di Suez, passaggio obbligato per i commerci navali che transitano poi nello stretto di Gibilterra per andare nel Nord Europa, nel Nord America e anche, attraverso l'Italia, verso il centro Europa.
Quindi c'è pure la via della seta in gioco, per esempio, oltre ai soliti traffici petroliferi.
Chi ha armato Hamas?
Abbiamo solo l'Iran?
Chi ha dato, venduto a caro prezzo, le armi all'Iran, da poi in parte inviate per questo conflitto?
Se si volesse la pace si colpirebbero questi individui che agiscono nell'ombra, accumulano miliardi e miliardi, ma tacciono sempre.
Infine perché non cercare una tregua in Ucraina e quindi con Putin?
Sicuramente riportare un po' di serenità tra Oriente ed Occidente farebbe molto bene a tutti.
I dittatori non si sconfiggono con le armi, ma con politiche accorte ed intelligenti, mettendo i tiranni in bilico, per farli cadere, favorendo crisi interne, destabilizzando il loro potere interno.
Ora rischiamo che i terroristi islamici ci colpiscano in casa nostra ed ancora non possiamo rimandarli a casa loro, quindi spero che proseguano le iniziative che rendano sfavorevoli le loro condizioni in Italia, tagliando diritti alla sanità, sul lavoro, agli stranieri, in modo che non convengo più a costoro arrivare da noi.
Se si faranno politiche contro l'accoglienza avremo meno disperati con il coltello nelle strade che violenteranno le nostre figlie e nipoti, che sgozzeranno i nostri figli.
Non è bello ciò che scrivo?
Il mio primo dovere sta nel difendere la mia famiglia e quella degli altri, le nostre donne e il futuro dei nostri bambini.