20 ott 2023

Il popolo della sinistra e i sindacati, con le associazioni clientelari.

Una tessera non si nega a nessuno, neppure ai cani, poi i vantaggi ci sono, per esempio nello sconto per preparare  730, anche se poi spesso ci sono errori banali, da far pagare al fesso di turno.
Abbiamo i concorsi, per i ragazzi che vogliono ancora fare e non sognano di diventare influencer, non molti a leggere certi dati.
Comunque una tessera politica e sindacale aiuta e il risultato val bene la tassa di iscrizione per chi si iscrive, in carriere nel pubblico impiego, in favori vari, per ottenere magari il Reddito di Cittadinanza o una casa popolare e tanto altro.
Quindi la CGIL raccoglie molti iscritti, è il sindacato più gettonato, ma con tanti pensionati iscritti, che sono 2 milioni e 700 mila affiliati ormai in pensione, più della metà degli iscritti dei 5 milioni di tesserati.
Se non ci fossero tra gli iscritti gli immigrati, spesso sottoccupati e in nero, la CGIL sarebbe solo un sindacato per vecchi.
Loro minacciano di fermare il Paese con uno sciopero generale, ma dubito nel successo, se non si considerano i servizi di trasporto pubblico, che loro fermano ripetutamente, per rompere l'anima alle persone che vanno al lavoro e a scuola.
Poi abbiamo l'ANPI, associazione dei partigiani, con tanti iscritti e finanziata dallo Stato, da noi, che prendono posizione filo invasione islamica, nonostante il terrorismo, le violenze e gli stupri.
Di partigiani tra loro c'è ne sono pochi e sono ultra novantenni, poi dubito pure la lucidità mentale degli ultimi personaggi in questione, mentre tutti gli altri sono militanti del PD e forze simili.
Sì, l'Italia clientelare, dalle mille raccomandazioni, dai mille favori velati malamente, ha alle spalle anche questo.
So bene che senza tessere giuste e rapporti famigliari o di gruppo sociale in questo Paese non si fa nulla, specialmente nella realtà provinciale.
Quindi la lotta dura è per mantenere vantaggi e favori, di ogni genere, dal campo lavorativo, a quello professionale, scientifico e pure artistico, infatti molti laureati fuggono all'estero e sono le menti migliori, guarda la casualità.
Non dico che sia tutta colpa dei sindacati e delle forze affini, ma qualcosa loro rappresentano e temono il merito come i vampiri temono la luce del sole.