23 mag 2024

Genocidio sì e genocidio no, dipende dalla posizione politica.

La storia umana è zeppa di massacri, di genocidi, per esempio i Neanderthal furono sostituiti dai nostri antenati, i sapiens sapiens e si estinsero, tranne per quel 2% di geni che abbiamo mediamente ereditato noi, sapiens, provenienti dai poveri Neanderthal.
A dire il vero sono rimaste dentro di noi caratteristiche secondarie dei Neanderthal e si può parlare di sostituzione etnica, anche se non voluta dai nostri avi. 
Poi le guerre e le riduzioni in schiavitù hanno fatto le stesse operazioni per millenni, ma oggi è tutto differente.
Le polizie etniche sono più rivolte verso i popoli, anzi, le popolazioni meno adatte a rispettare l'ordine economico e sociale, ma soprattutto tecnologico attuale.
Nelle periferie degradate del Sud del mondo si muore, si nasce e si vive malissimo, poi i dati ufficiali paiono numeri adatti solo per essere giocati al Lotto.
Ora tocco le questioni delle guerre attuali, visto che si parla di Gaza e della questione palestinese e basta.
Non perdo tempo con gli sbandieratori e fanatici, esaltati imbecilli urlanti, ma mi chiedo perché solo questo massacro, favorito dalle politiche aggressive di regimi teocratici, con la Cina e la Russia alle spalle, interessa?
La pulizia etnica è ben diffusa sul pianeta, abbiamo i mussulmani cinesi che vengono rinchiusi in lager, dove muoiono senza solidarietà.
Abbiamo le minoranze non islamiche nei Paesi islamici, che o fuggono o muoiono.
Ci sono i tanti conflitti in Africa, etnici, religiosi, territoriali, dove dietro abbiamo il controllo dei pozzi petroliferi e delle miniere strategiche.
Quanti massacri abbiamo che non interessano alla comica e io dico criminale, corte dei diritti umani dell'Aja.
Sì, non c'è solo Gasa e la questione palestinese, ma dagli altri massacri non arrivano i petrol Dollari.
La differenza è tutta qui e nulla più.