POLITICA, CULTURA, CRONACA, ARTE, RELIGIONE, SCIENZA, PENSIERO LIBERO. Quasi Giornale online. scritto a più mani da una redazione coraggiosa, da dei volontari. Responsabile Arduino Rossi-
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2 lug 2018
La chiesa e i poveri, l’ipocrisia si fa sistema - ARDUINO ROSSI
24 giu 2013
Carcere, indulto, amnistia ipocrisia ed emarginazione
8 lug 2019
Il papa ha ragione e quindi paghi lui e i suoi amichetti - ARDUINO ROSSI
La carità è un atto spontaneo generoso e sensato, razionale, non porta mai a dare dei soldi a un senza fissa dimora, in modo che possa bere o fare altro di dannoso, o viva nell’ozio.
Non dona gli avanzi ai poveri, non usa l’ipocrisia dell’accoglienza per favorire interessi economici e finanziari, che portano più ricchezza a pochi ricchi e miseria, criminalità, disperazione ai più poveri.
Poi non confonde l’elemosina con lo Stato sociale, che non è beneficienza pelosa, ma un diritto, pagato dai lavoratori nel presente e nel passato, a cui nessuno può togliere un centesimo, per favorire altri: è un discorso di giustizia sociale o altrimenti sarebbe un furto.
Mentre l’aiuto verso gli ultimi si fa combattendo il neoliberismo criminale, favorendo istruzione e cultura tra i più poveri della terra, ma tutto ciò non si vede tra i buonisti.
Invece vedo l’industria dell’accoglienza, che rende anche a mafiosi, a cooperative bianche e rosse.
Noto menzogne evidenti e favoreggiamenti da parte di chi parla per difendere queste porcherie.
Il papa sa tutto ciò?
Temo di sì e quindi difende certi sporchi interessi: la carità sta nel donare tutto ciò che non serve a mantenerci ai poveri, in modo che loro possano lavorare e rendersi indipendenti.
La carità sposa la verità e l’intelligenza per dare frutto, o è solo menzogna e ipocrisia farisaica, dove gli altri pagano e certi loschi individui ingrassano.
11 ott 2010
Oggi tutto è degradato e il giornale cittadino noto con il soprannome di bugiardino continua, con la sua molle ipocrisia, a far vedere un mondo dolciastro, inesistente, da fiaba di libri di lettura delle scuole elementari di molti anni fa.
Bergamo ha bisogno di un rinnovo e di pulizia: abbiamo una situazione di degrado diffuso in diversi quartieri della città, un tempo tranquilli e quasi assonnati.
L'esempio è la Malpensata che prima si è trasformato in un quartiere per lo spaccio, poi molti extracomunitari hanno iniziato a spadroneggiare, dalle vie degradate di Moroni e San Bernardino.
Chiaramente la polizia locale non può fare miracoli e le decisioni vengono da lontano, dai burocrati di Roma e di Bruxelles, che vivono il degrado delle nostre città come nobili decadenti e snob del Settecento: guardavano dall'alto in basso la plebaglia affamata delle borgate povere.
Intanto la violenza e l'arroganza cresce, così i più poveri, gli anziani, le donne devono solo tacere e subire o rischiano di essere accusati di essere dei razzisti dai soliti idioti di partito e delle varie organizzazioni sindacali.
Bergamo era una città tranquillissima sino agli anni Settanta, quando la droga la rovinò, ma anche in quegli anni tutto andava bene, o quasi : la sicurezza era sempre decente.
Oggi tutto è degradato e il giornale cittadino noto con il soprannome di bugiardino continua, con la sua molle ipocrisia, a far vedere un mondo dolciastro, inesistente, da fiaba di libri di lettura delle scuole elementari di molti anni fa.
Siamo ancora al libro "Cuore" per questi giornalisti, ma invece la realtà è da periferia degradata del Terzo Mondo.
Sì, Bergamo oggi fa schifo e la colpa è tutta delle forze politiche, sindacali, al primo posto sta la CGIL e le varie organizzazione caritatevoli, solo di nome e non di fatto, della Chiesa Cattolica.
Dite a tutte queste persone di smetterla di fare i ...paraculi: sono loro, con le loro menzogne che hanno trasformato un mercato popolare, quello della Malpensata al lunedì, in uno spaccio illegale di mille schifezze, di mille prodotti di contrabbando, con venditori abusivi di tutte le razze.
Sono sempre loro che chiacchierano e non fanno nulla: al primo posto è responsabile il L'Eco di Bergamo, con le sue viscide maniere di presentare la realtà.
La prima risposta che dovete dare e non acquistare più questo giornale: non vi potete lamentare della situazione e favorire chi vi sta rovinando la vita.
Poi dovete disdire le tessere sindacali, al primo posto ci stanno Cisl, Cgil e Uil, ma rinunciate pure alle tessere Acli e tutto il resto, Arci poi è meglio evitarlo: sono loro le forze che hanno teorizzato questo immenso schifo, che hanno favorito questa insensata, dannosa, disastrosa immigrazione.
Sono i nostri nemici, sia come italiani, come europei, come bergamaschi.
Chiaramente i politicanti sono la razza peggiore, paragonabili ai viscidi pennivendoli a loro servizio.
Quindi strappate le tessere sindacali, di partito e dite che non siete più disposti a subire la loro sporca politica a servizio dei nuovi negrieri, che però se ne fregano se tra i disperati del Terzo Mondo giunti ci sono spacciatori, rapinatori, stupratori.
Siamo sempre un popolo di pecore?
Ricordiamoci che chi pecora si fa il lupo se lo mangia.
Difendiamoci e rispondiamo pure con un classico, popolare, tradizionale: "andate a fare in culo", oppure "andì a ciapal in del kul".
Mi scordavo tra coloro che bisogna mandare a fare in culo ci sono molti preti, belli i buoni e …....(lasciamo perdere).
23 nov 2010
Io vorrei ricordare ai signori preti che “la verità ti libera”, dalle menzogne, dall'ipocrisia, dalla scemenza e dai truffatori di ogni tipo, ordine e grado.
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L'avventura di una povera cristiana che affittò a un extracomunitario un appartamentino, frutto dei risparmi di una vita.
Provate ad affittare a un'extra-comunitario un appartamento e avrete delle belle sorprese.
Vi racconterò cosa è capitato a una brava cattolica, cristiana, osservante, buona ed onesta.
Il suo nome sarà Chiara, ma è un nome fittizio, mentre l'inquilino lo chiameremo Pedro o Abdul: Pedro non è tanto giovane e ufficialmente faceva il muratore, all'epoca dei fatti, in Italia.
Un giorno, con l'aiuto di una presunta sorella, ottenne in affitto un appartamento.
L'uomo così diventò un affitta camere, anzi letti, dei suoi connazionali: l'uomo è un sudamericano, ma potrebbe essere un magrebino, un senegalese, un cinese.
Faceva e fa del caporalato con i suoi connazionali.
I vicini protestarono per il disordine e lo sporco, ma non si ottenne nulla dal signore: arrivò la crisi e molti dei suoi compatrioti ritornarono a casa.
Arrivò pure la legge su chi ospita clandestini, con lo spauracchio di condanne penali relative e lui sparì per un periodo, non pagò, ma Chiara ebbe pazienza e quello che era il frutto dei risparmi della sua vita, che le avrebbe dovuto servire per la vecchiaia, diventò una fregatura.
Dovette andare da un avvocato, che iniziò la procedura di sfratto: Pedro invece voleva la casa gratis, senza pagare neppure le spese condominiali.
Pedro Abdul si procurò un avvocato, rispondendo che non aveva i soldi per l'affitto, ma certamente li aveva per l'avvocato.
Dopo un anno, tra rinvii e lungaggini, arrivò finalmente il giorno dello sfratto, ma Abdul Pedro non si arrese, si dette malato, trucco antico e storico degli inquilini morosi.
Alla fine venne portato via in ambulanza e fu trasportato in ospedale, anche se sta benissimo: la casa divenne libera, ma lui pianse, come sapeva fare.
Andò dai preti e fece la vittima.
La povera Chiara venne criticata e considerata una cattiva cristiana, un'usuraia, mentre l'imbroglione, lo sfruttatore dei suoi connazionali diventò un santo, un poveraccio maltrattato da un'italiana razzista.
Tutto questo capitò in Italia, anzi, capita quasi tutti i giorni, in ogni città e cittadina italiana.
Io vorrei ricordare ai signori preti che "la verità ti libera", dalle menzogne, dall'ipocrisia, dalla scemenza e dai truffatori di ogni tipo, ordine e grado.
Mi scordavo: aggiungo pure, oltre ai preti, gli ultimi comunisti, i buonisti di sinistra, i sindacati, con Cisl, Cgil e Uil, Cobas e affini, oltre ai patronati e alle organizzazioni varie, prime tra tutti le Acli e il famoso, o famigerato per molti piccoli proprietari, sindacato inquilini, Sunia.
9 apr 2017
#Cristo e #verità, la fatica di essere #cristiano #oggi - ARDUINO ROSSI
8 mar 2013
Festa della donna, vera festa o ipocrisia, per la gioia dei …. Fioristi?
19 mar 2019
Cristianesimo e ipocrisia, la peggiore delle bestemmie - Arduino Rossi
https://notizienews1.blogspot.com/search?q=cristianesimo+ipocrisia
23 ott 2018
Migranti o diritti economici? - ARDUINO ROSSI
2 gen 2016
Cristianesimo, cristiani confusi e soli?
27 nov 2023
Attacco TERRORISTICO alla nostra sede! Non immagini cosa abbiamo trovato all’interno…
per la prima volta, in tanti anni spesi al servizio della vita e della famiglia, ho provato un brivido di terrore…
Rosaria, per la prima volta, in tanti anni spesi al servizio della vita e della famiglia, ho provato un brivido di terrore…
La nostra sede è stata oggetto di attacchi in passato ma mai avrei immaginato di assistere ad atti che potremmo definire TERRORISTICI.
Ma voglio raccontare tutto in ordine: Rosaria, leggi fino alla fine, perché gli eventi sono così gravi che ormai tutti i giornali e TG ne stanno parlando, ed è intervenuto persino il Presidente del consiglio…
Sabato, in occasione della "manifestazione contro la violenza", la nostra Associazione è stata presa di mira da un assalto coordinato, perpetrato da manifestanti incitati dall'organizzazione transfemminista "Non Una di Meno".
Rosaria, sembrava una scena di guerra.
Con una brutalità inaudita, i manifestanti transfemministi di "Non Una Di Meno" hanno scagliato contro la polizia bottiglie, pietre, petardi e fumogeni.
In pochi minuti, la massa di manifestanti ha scatenato uno scontro fisico violento con le forze dell'ordine costrette ad abbandonare la loro posizione in difesa della nostra sede…
Rosaria, quel che è successo dopo è su tutti i giornali…
Dopo aver eliminato le nostre telecamere di sicurezza, si sono scagliati contro le nostre serrande cercando di forzarle e hanno distrutto la vetrata dell'ufficio con una spranga.
I cori ripresi nei video dell'aggressione hanno chiarito quali fossero le loro reali intenzioni. Volevano incendiare la nostra sede:
"Odio eterno per Pro Vita & Famiglia… Bruceremo tutto!", "I Pro Vita si chiudono col fuoco, ma con i Pro Vita dentro, sennò è troppo poco!"
Il giorno dopo, tra i detriti e il silenzio assordante, abbiamo fatto una scoperta che ha gelato il sangue nelle nostre vene: un ordigno esplosivo, in attesa di scatenare una tragedia. Questo non è solo un atto criminale - è un attacco terroristico alla nostra libertà di espressione e alla vita stessa.
Solo per un soffio, non siamo qui a piangere vittime innocenti: è stata chiamata la polizia scientifica e gli artificieri che hanno confermato che si trattava di un oggetto similare a una molotov con all'interno della polvere pirica…
Un ordigno, un messaggio: o tacete, o vi facciamo fuori. Ci vogliono silenziare. Ti vogliono silenziare. A tutti i costi. Secondo te, dovremmo rimanere in silenzio? Dovremmo arrenderci al terrore?
Ora, Rosaria, è il momento di rispondere. Non con la violenza, ma con una solidarietà che rompe le catene della paura e dell'intimidazione. Ma abbiamo bisogno del tuo sostegno immediato.
DONA ORA per sostenerci nella ricostruzione e nel rilancio della nostra missione
Puoi donare ora con bonifico o bollettino postale usando i dati in fondo alla mail
Questo è un attacco non solo a noi, ma a tutti coloro che osano sfidare il pensiero dominante. È un atto che svela l'ipocrisia di chi grida alla violenza per poi esercitarla senza scrupoli; l'ipocrisia dei movimenti transfemministi che hanno sfruttato i recenti fatti di cronaca per portare avanti un'azione intimidatoria contro la nostra onlus…
Una violenza ancor più ingiustificata vista l'attività della nostra associazione: la difesa della vita dal concepimento alla morte naturale, la promozione della famiglia e la tutela della maternità. Un'associazione composta anche da donne, per la tutela delle donne.
Un fatto così grave non è passato inosservato: ha scosso l'opinione pubblica e attirato l'attenzione dei media nazionali. Non siamo più una voce isolata che grida nel deserto, ma un simbolo di resistenza che ha risuonato in ogni angolo del Paese.
Le televisioni davanti alla nostra sede
Stamattina, il presidente del consiglio, Giorgia Meloni, ha preso una posizione ferma, condannando con forza gli "intollerabili atti di violenza e intimidazione" che hanno profanato la nostra sede e minacciato la nostra integrità.
Ma, dopo tutto questo clamore mediatico, cosa resterà? I responsabili la faranno franca? Saranno lasciati liberi di minacciare con i loro atti terroristici chiunque voglia proteggere la vita e la famiglia?
Lasceremo che tutto cada nella profonda e oscura caverna dell'indifferenza fino a quando qualcuno del nostro team (Dio ce ne scampi) perderà la salute… o la vita? Lo permetteremo? Lo permetterai?
Ma non è solo la nostra incolumità il problema: il mio assillo sono i milioni di esseri umani concepiti condannati a morte per disabilità o malattie o perché "indesiderati". Sono le migliaia di donne costrette o indotte ad abortire, o costrette a rinunciare a formare una famiglia…
È per loro che lo facciamo, Rosaria. Non è per noi. È per loro!
Possono attaccare, censurare e minacciare di bruciarci vivi dentro la nostra sede quanto vogliono. Non indietreggeremo di un solo millimetro. Anzi, senti bene che ti dico: AVANTI TUTTA!
Abbiamo già incaricato i nostri avvocati di preparare una denuncia importante contro i colpevoli dell'assalto e dei tentativi di incendio.
Dobbiamo riparare la sede, pesantemente danneggiata, ma, soprattutto dobbiamo rilanciare - come ti ho già annunciato in precedenti email - una grande campagna per la vita a tutela dei bambini nel grembo e delle madri.
Non so se abbiamo i soldi, Rosaria. Ehi, va bene, faremo le collette. Ci aiuteranno tanti piccoli benefattori che hanno a cuore quei bimbi e quelle donne che difendiamo. La Provvidenza opererà.
Rilanceremo con altre affissioni. Altre campagne. Altre azioni legali. Altri articoli. Altri video. Altre manifestazioni. Altre testimonianze. Altri progetti. Altro di tutto, Rosaria. Di tutto.
Tutto ciò, però, a una sola e semplice condizione: se oggi anche tu rinnovi, con me, questo sacro patto di ferro per dare voce agli innocenti senza voce. Lo rinnovi, Rosaria? Posso contare su di te? Quei bimbi possono contare su di noi?
Allora per favore, aiuta Pro Vita & Famiglia a restare in vita per moltiplicare, centuplicare i suoi sforzi e difendere la dignità della Vita di ogni Essere Umano con una donazione di qualsiasi cifra ti sia possibile [clicca qui per donare con carta, è veloce e sicuro].
CI ATTACCANO: È URGENTE!
Puoi donare ora con bonifico o bollettino postale usando i dati in fondo alla mail
La tua donazione oggi significa che possiamo:
> Riparare i danni causati da questo assalto barbarico,
> Migliorare le misure di sicurezza per proteggere il nostro team,
> Intraprendere azioni legali per punire i responsabili, e per bloccare e sanzionare le organizzazioni transfemministe violente,
> Reagire contro l'intimidazione e la censura anche da parte di alcune pubbliche amministrazioni (stiamo combattendo per la libertà di espressione dei prolife davanti a diversi Tribunali amministrativi),
> Continuare a lottare per quei valori che entrambi teniamo cari, senza timore e senza compromessi, rilanciando una grande Campagna per la Vita.
Rosaria, con il tuo aiuto, possiamo trasformare questo momento buio in un rinnovato impegno per la vita e la dignità umana.
Puoi donare ora con bonifico o bollettino postale usando i dati in fondo alla mail
Siamo stati attaccati con un odio che sfida ogni logica, ma non ci piegheremo. La nostra determinazione è più forte del ferro, e con te al nostro fianco, nulla può fermarci.
Grazie per stare con noi in questo momento cruciale… Avanti tutta!
Antonio Brandi
Presidente Pro Vita & Famiglia
P.S. L'ordigno esplosivo trovato è una dimostrazione scioccante dei limiti che alcuni sono disposti a raggiungere per intimidirci. Non possiamo e non daremo loro questa vittoria. La tua donazione è più che un sostegno finanziario - è una dichiarazione che non ci arrenderemo alla violenza. Aiutaci ora con una donazione di 35 euro o 50 euro a ripristinare la sede, denunciare i colpevoli e rilanciare con ancora più forza la campagna in difesa della vita e contro la censura!
Grazie per stare al nostro fianco in questa causa fondamentale: dona ora e fai sentire la tua voce!
Oppure dona tramite:
Bonifico bancario
Intestato a: Pro Vita e Famiglia Onlus
Banca: Intesa San Paolo
Causale: Contributo dopo assalto alla sede
IBAN: IT65 H030 6905 2451 0000 0000 348Bollettino postale
Intestato a: Pro Vita e Famiglia Onlus
Causale: Contributo dopo assalto alla sede
Conto corrente: 1 0 1 8 4 0 9 4 6 4
Per qualsiasi comunicazione la invitiamo a inviare una mail compilando l'apposito modulo presente al seguente indirizzo www.provitaefamiglia.it/contatti o a fare riferimento al sito internet ufficiale www.provitaefamiglia.it. In ottemperanza alle normative vigenti a tutela della privacy, è sua facoltà, in ogni momento, chiedere la rimozione del suo indirizzo email arduino.rossi@gmail.com dagli archivi di Pro Vita e Famiglia rinunciando a partecipare a future campagne in difesa della Vita.
13 lug 2014
Droga libera, leggera... come la morte e l'emarginazione
19 set 2023
Il finale tragico di un buonismo idiota.
4 gen 2011
Grecia - l'Europa e il muro dell'ipocrisia
6 ott 2015
Cristianesimo, bene e male, rassegnazione ai prepotenti o lotta contro le ingiustizie?
Per 2mila anni, oltre alla fobia per i peccati della …. carne, il cristianesimo si è coperta di una strana ideologia: la passività davanti al male.
E’ vero che Cristo non oppose resistenza ai suoi carnefici, ma è anche vero che difese, in pratica i suoi seguaci, che non subirono un solo torto, almeno sino a quando fu crocefisso lui.
Arrendersi senza combattere è sempre un atto vigliacco, infatti il Cristo denunciò il male sino alla fine e non si piegò ai prepotenti con rassegnazione o ipocrisia.
Quindi la denuncia del male è una necessità, come la difesa anche fisica degli ultimi e dei deboli.
Questa rassegnazione appare mille anni lontana dalla vera e autentica interpretazione del Vangelo: probabilmente è figlia dell’ipocrisia e della codardia, di chi aveva interesse ad accettare le prepotenze e gli abusi dell’ordine costituito.
11 ott 2010
Oggi tutto è degradato e il giornale cittadino noto con il soprannome di bugiardino continua, con la sua molle ipocrisia, a far vedere un mondo dolciastro, inesistente, da fiaba di libri di lettura delle scuole elementari di molti anni fa.
Bergamo ha bisogno di un rinnovo e di pulizia: abbiamo una situazione di degrado diffuso in diversi quartieri della città, un tempo tranquilli e quasi assonnati.
L'esempio è la Malpensata che prima si è trasformato in un quartiere per lo spaccio, poi molti extracomunitari hanno iniziato a spadroneggiare, dalle vie degradate di Moroni e San Bernardino.
Chiaramente la polizia locale non può fare miracoli e le decisioni vengono da lontano, dai burocrati di Roma e di Bruxelles, che vivono il degrado delle nostre città come nobili decadenti e snob del Settecento: guardavano dall'alto in basso la plebaglia affamata delle borgate povere.
Intanto la violenza e l'arroganza cresce, così i più poveri, gli anziani, le donne devono solo tacere e subire o rischiano di essere accusati di essere dei razzisti dai soliti idioti di partito e delle varie organizzazioni sindacali.
Bergamo era una città tranquillissima sino agli anni Settanta, quando la droga la rovinò, ma anche in quegli anni tutto andava bene, o quasi : la sicurezza era sempre decente.
Oggi tutto è degradato e il giornale cittadino noto con il soprannome di bugiardino continua, con la sua molle ipocrisia, a far vedere un mondo dolciastro, inesistente, da fiaba di libri di lettura delle scuole elementari di molti anni fa.
Siamo ancora al libro "Cuore" per questi giornalisti, ma invece la realtà è da periferia degradata del Terzo Mondo.
Sì, Bergamo oggi fa schifo e la colpa è tutta delle forze politiche, sindacali, al primo posto sta la CGIL e le varie organizzazione caritatevoli, solo di nome e non di fatto, della Chiesa Cattolica.
Dite a tutte queste persone di smetterla di fare i ...paraculi: sono loro, con le loro menzogne che hanno trasformato un mercato popolare, quello della Malpensata al lunedì, in uno spaccio illegale di mille schifezze, di mille prodotti di contrabbando, con venditori abusivi di tutte le razze.
Sono sempre loro che chiacchierano e non fanno nulla: al primo posto è responsabile il L'Eco di Bergamo, con le sue viscide maniere di presentare la realtà.
La prima risposta che dovete dare e non acquistare più questo giornale: non vi potete lamentare della situazione e favorire chi vi sta rovinando la vita.
Poi dovete disdire le tessere sindacali, al primo posto ci stanno Cisl, Cgil e Uil, ma rinunciate pure alle tessere Acli e tutto il resto, Arci poi è meglio evitarlo: sono loro le forze che hanno teorizzato questo immenso schifo, che hanno favorito questa insensata, dannosa, disastrosa immigrazione.
Sono i nostri nemici, sia come italiani, come europei, come bergamaschi.
Chiaramente i politicanti sono la razza peggiore, paragonabili ai viscidi pennivendoli a loro servizio.
Quindi strappate le tessere sindacali, di partito e dite che non siete più disposti a subire la loro sporca politica a servizio dei nuovi negrieri, che però se ne fregano se tra i disperati del Terzo Mondo giunti ci sono spacciatori, rapinatori, stupratori.
Siamo sempre un popolo di pecore?
Ricordiamoci che chi pecora si fa il lupo se lo mangia.
Difendiamoci e rispondiamo pure con un classico, popolare, tradizionale: "andate a fare in culo", oppure "andì a ciapal in del kul".
Mi scordavo tra coloro che bisogna mandare a fare in culo ci sono molti preti, belli i buoni e …....(lasciamo perdere).
18 ago 2020
Turismo sessuale, ospitalità, sfruttamento della manodopera, ipocrisia e schifezze varie.
3 mar 2016
Cristianesimo oggi, L’Europa senza Cristo è destinata alla deriva e a una brutta fine
9 nov 2011
news - Crisi di governo - Berlusconi lascia per sempre - forever
31 ago 2010
Basta con l'ipocrisia, dite la verità sulle violenze sulle donne
Lui 38enne marocchino, lei 25 anni e italiana, bergamasca: era incinta e lui la colpita a calci e a pugni, facendole perdere il bambino di 3 mesi in grembo.
Il tutto è per una lite e si sa che l'amore è cieco, ma ancora più cieca o disonesta, da sporcaccioni, è la cultura dei buonisti.
Quante ragazze depresse, forse pure ritardate, o con un livello culturale basso, o bassissimo cadono vittima di violenze?
Troppe, ma l'amore non vede e un marocchino di 38 anni diventa il principe azzurro: no, non faccio una questione razziale, ma solo culturale, di lingua diversa, di abitudini e tradizioni distanti, soprattutto di concezione di vita.
Così molte ragazze italiane e straniere pagano perché qualcuno ha predicato in Chiesa o dalla stampa, dai sindacati, dai comizi politici che bisogna volerci tutti bene.
Ma che vadano tutti costoro a fan culo!
In troppi e in troppe stanno pagando per la loro minchioneria criminale.