23 ott 2018

Migranti o diritti economici? - ARDUINO ROSSI

L’ipocrisia dei buonisti, personaggi quasi tutti interessati economicamente, sta favorendo una situazione complessa e ingiusta: il trasferimento da noi di un pezzo di Terzo Mondo e non il contrario, ovvero il trasbordo da loro del nostro sviluppo economico, sociale, della nostra libertà individuale, quello delle donne per esempio: l'attuale immigrazione è causa di molti mali.
L’ipocrisia sta nel fatto evidente che più ne arrivano e meno risorse ci sono per i più poveri, dalla sanità all'assistenzialismo, pubblico o privato che sia, mentre aumentano gli utili dei padroni, che pagano meno i salari.
In pratica con l’immigrazione attuale si ha solo un risultato, l’arricchimento del ceto medio alto e alto, l’impoverimento del ceto povero nostrano.
Questo fatto è deducibile facilmente osservando la legge del mercato del lavoro, dove più si è a voler lavorare per un dato settore produttivo e minore sarà il salario, ma maggiore sarà il profitto dei padroni, detti oggi imprenditori.
In conseguenza l’immigrazione sta favorendo solo i ricchi nostrani a scapito dei più deboli, con la crescita dell’accaparramento della ricchezza mondiale in quelle fasce sempre più ricche: parlo dell’1% degli abitanti del pianeta che detengono già il 50% del PIL, mentre un 10% possiede complessivamente l’85% del PIl del pianeta, un 10% detiene un altro 10%, ovvero il venti per cento complessivo avrà il 95% della ricchezza prodotta in un anno, gli altri 80% avranno solo il 5% del PIL.
Portando gente molto povera da noi si fa solo un’operazione, il trasferimento della ricchezza del ceto medio mondiale in mano a quel 1% sempre più avido, che cerca sempre più di pagare meno i suoi lavoratori e ci riesce con i meno specializzati.
Questa è un’operazione umanitaria, per l’accoglienza?
No, è solo crimine sociale, disumano, veramente nazista, nonostante i nuovi e vecchi partigiani…., tanto ospitali, dicano il contrario.