Non le idee, ma la scaltrezza politica: entrambi puntano alla popolarità, ma soprattutto usano le contraddizioni degli avversari e le loro come arma, semplicemente capovolgendo i fatti.
Papa Francesco parla spesso del diavolo, che forse conosce bene, ama dire che non bisogna discutere con lui, per non rispondere alle accuse della gente.
Quindi bisogna credere ciecamente nella verità papale, come idioti o far finta di credere come ipocriti: diciamo che il paradiso è per i cretini che non discutono mai le verità imposte e dei farisei.
Salvini invece gioca sui luoghi comuni, sa fare il martire delle situazioni e lo spaccone, il bullo, oltre che il salvatore dell'Italia, entrando in tutti i dibattiti con risposte preconfezionate, che piacciono a chi si accontenta di risposte semplici ai drammi umani attuali, ma non avendo avversari intelligenti vince.
Il papa dice che chi critica la chiesa è parente del diavolo.
Se uno denuncia la pedofilia cosa è?
E' per lui Satana, mentre chi nasconde il marcio, i santi pedofili, protegge ..... la chiesa, quindi è nel giusto.
In conseguenza, se le cose fossero così, il paradiso sarebbe dei pedofili .... pentiti, dei loro protettori, mentre chi difende i bambini, denunciando lo schifo, merita l'eterna dannazione.
Che strano Dio sarebbe questo?
Sì, scusate, ma io preferisco l'inferno dei giusti, degli onesti, dei difensori dei bambini, che il paradiso dei pedofili e dei loro santi protettori, con accanto i terroristi islamici .... martiri.
Pure Salvini non risponde alle domande più difficili e preferisce evitare questioni gravi: infatti attaccò la magistratura in passato, ma poi oggi crede alle sue sentenze, quando fanno comodo.
Sì, si vede che tutte e due hanno avuto degli abili maestri gesuiti: papa Francesco sicuramente ha studiato nella Compagnia di Gesù, provenendo da lì, mentre Salvini probabilmente deve aver seguito qualche lezione privata.