19 mag 2019

Papà Francesco e la teocrazia, tanto amate dai monopolisti e dalla grande finanza mondiale - ARDUINO ROSSI


Galileo Galilei disse che la scienza serve per capire il cielo e la religione per salire in cielo, nel senso spirituale ovviamente.
Invece Lui, il genio dei geni, che inventò la scienza come la conosciamo oggi, rischiò il rogo perché aveva detto che la terra girava attorno al sole e non il contrario. 
Nell'era del ritorno dei terrapiattisti, poverini, che hanno pure il loro seguito di cretini fedeli, non rimane che restare stupiti, ma non troppo, del ritorno di un papa che entri in politica con il Vangelo in mano, parlando ai suoi fedeli che i Vangeli non conoscono: io non ho mai conosciuto un solo cattolico laico che li abbia letti.
Avendo avuto informazioni dei precedenti personali e di comportamento di questo pontefice, non mi stupisco troppo delle sue uscite strambe, ma ben in linea con le politiche sociali dei padroni del mondo: sto parlando delle politiche sociali che favoriscono i grandi interessi globali, con lo sfruttamento disumano sui più poveri. 
Oggi il consumismo è in crisi e i salari dei lavoratori sono allo stremo, mentre l'immigrazione serve per ridurre alla fame e alla disperazione i più miseri in Occidente, per tagliare fette di ricchezza dai ceti bassi e darli ai potenti, ai super ricchi del pianeta. 
La legge del mercato del lavoro segue una sua logica spietata, più arrivano e meno soldi ci saranno per i non specializzati o scarsamente specializzati. 
Il papa gesuita lavora per loro, oso dire che è pagato da loro e tutto questo non è solo fuori dai Vangeli, ma contro. 
Per questo motivo che i papisti non leggono le sacre scritture, sarebbero sconvolti, mentre i protestanti hanno tanti pastori che starnazzano e farebbero ridere le galline se le loro uscite non fossero spesso blasfeme.
Povero Gesù Cristo, i farisei lo mettono in croce ogni giorno.