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21 ago 2024

guidata alla mostra ArteNumero. Gli artisti e il numero tra XX e XXI secolo al Museo Archeologico Regionale di Aosta



Il mer 21 ago 2024, 13:21 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

Aosta, mercoledì 21 agosto 2024

Visita guidata alla mostra ArteNumero. Gli artisti e il numero tra XX e XXI secolo al Museo Archeologico Regionale di Aosta

L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali informa che venerdì 30 agosto 2024, alle ore 17, è in programma presso il Museo Archeologico Regionale di Aosta una visita guidata alla mostra ArteNumero. Gli artisti e il numero tra XX e XXI secolo, condotta da Angela Madesani, curatrice della mostra e da Daria Jorioz, dirigente della struttura Attività espositive e promozione dell'identità culturale, che dialogheranno con alcuni degli artisti presenti in mostra.

La rassegna, prodotta da Nomos Edizioni, volge uno sguardo sul panorama dell'arte degli ultimi sessant'anni attraverso l'utilizzo del numero e presenta oltre settanta opere di importanti artisti italiani e internazionali, divise in cinque sezioni, in un percorso trasversale che attraversa linguaggi, tematiche, pensieri della storia in cui il numero diviene momento fondamentale di riflessione per l'artista e per l'osservatore.

"La fascinazione per i numeri accomuna autori diversi tra loro per temperamento e scelte espressive – scrive Daria Jorioz nel catalogo - quali On Kawara, Daniela Comani, Alighiero Boetti, Luca Pancrazzi, Hanne Darboven, Piero Manzoni, Carlo Valsecchi, Roman Opalka, Antoni Tapiès, Ugo Nespolo, le cui opere d'arte scandiscono questo percorso espositivo inedito, espressamente ideato per gli spazi del Museo Archeologico Regionale di Aosta."

Il catalogo della mostra, bilingue italiano-francese, pubblicato da Nomos Edizioni, contiene i testi di Angela Madesani e Daria Jorioz ed è in vendita al prezzo di 32 euro.

La visita guidata ha il costo di 3 euro oltre il biglietto di ingresso.

È gradita la prenotazione al numero telefonico 0165.275902 del Museo Archeologico Regionale di Aosta.

Biglietti: Intero 8 euro, ridotto 6 euro.
La mostra è inserita nel circuito di Abbonamento Musei.
Orario di apertura: tutti i giorni 9-19
La mostra è aperta al pubblico fino al 20 ottobre 2024.

Per informazioni:
Regione autonoma Valle d'Aosta
Assessorato Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali
Soprintendenza per i beni e le attività culturali
Struttura Attività espositive e promozione identità culturale
Tel. 0165.275937
u-mostre@regione.vda.it

Museo Archeologico Regionale
Piazza Roncas 12 - Aosta
Tel. 0165.275902
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Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste


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19 ago 2024

I principali provvedimenti della Giunta regionale



Il lun 19 ago 2024, 12:41 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

 Aosta, lunedì 19 agosto 2024

 

I principali provvedimenti della Giunta regionale

 

 

PRESIDENZA DELLA REGIONE

 

È stata approvata la concessione a titolo gratuito all'Associazione volontari italiani sangue-AVIS dell'immobile di proprietà regionale situato ad Aosta in Via Croce di città.

Le Gouvernement a approuvé l'octroi d'une subvention en faveur de la commune e Quart à titre de concours pour la réalisation de l'initiative « Ricordando l'eccidio di Trois Villes ».

La Giunta regionale ha poi nominato il signor Matteo Audiberti in qualità di consigliere del Consiglio direttivo dell'"Associazione consorzio apistico della Valle d'Aosta.

Le Gouvernement régional a approuvé l'attribution de la dénomination « Jardin de l'autonomie » à l'espace vert propriété de la Région et situé devant le nouveau siège de l'Université de la Vallée d'Aoste à Aoste.

 

 

AGRICOLTURA E RISORSE NATURALI

 

Sono stati approvati i criteri applicativi per la concessione di aiuti al settore delle infrastrutture rurali di competenza dei consorzi di miglioramento fondiario, consorterie e altri enti locali gestori di opere irrigue e le modalità di presentazione delle domande di aiuto da parte dei consorzi di miglioramento fondiario e consorterie per la realizzazione di infrastrutture funzionali al settore agricolo e interventi di manutenzione straordinaria.

 

 

OPERE PUBBLICHE, TERRITORIO E AMBIENTE

 

È stata approvata la bozza di convenzione tra la Regione e l'Amministrazione comunale di Fénis relativa alla realizzazione di un collegamento ciclopedonale con passerella sulla Dora Baltea, tra il Comune di Fénis e la stazione ferroviaria di Nus.

 

 

SVILUPPO ECONOMICO, FORMAZIONE, LAVORO, TRASPORTI E MOBILITÀ SOSTENIBILE

 

È stata approvata la bozza di convenzione per la realizzazione del Progetto di cooperazione "Youth corner VDA" tra la Regione – Dipartimento politiche del lavoro e della formazione, la Finaosta SpA e la CVA SpA.

Nell'ambito del sistema regionale di istruzione e formazione professionale-IEFP sono state approvate l'offerta formativa del quarto anno per gli anni scolastici 2024/2025 e 2025/2026 e le procedure di avviso pubblico per il finanziamento delle relative iniziative formative.

Sono stati approvati i criteri per lo svolgimento dei corsi per l'apprendimento di tecniche di lavorazione artigianali e per la concessione dei relativi contributi.

Inoltre, sono stati concessi dei contributi per l'organizzazione di iniziative e manifestazioni fieristiche dell'artigianato di tradizione per l'anno 2024.

La "Funivie Monte Bianco SpA" è stata autorizzata, in qualità di concessionaria del complesso funiviario regionale "Skyway", alla realizzazione di monitoraggi e lavori volti a mitigare gli effetti derivanti dallo scioglimento del permafrost nei luoghi adiacenti al complesso funiviario.

 

 

TURISMO, SPORT E COMMERCIO

 

È stata approvata l'acquisizione di un servizio di predisposizione di un Piano di marketing strategico della Regione autonoma Valle d'Aosta. Tale Piano dovrà stabilire le linee strategiche dello sviluppo, del marketing e della promozione che il sistema turistico locale nel suo insieme dovrà sviluppare nei prossimi anni, pertanto dovrà essere costruito nell'ambito di un percorso partecipativo, che sfrutti tutte le forme di coinvolgimento attivo degli stakeholders di riferimento. Inoltre, dovrà, in particolare, consentire al sistema turistico valdostano di innovarsi investendo sul proprio capitale territoriale, valorizzandone ed esaltandone le sue peculiarità con particolare riferimento alla verticalità del territorio.

 

 

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Fonte: Presidenza della Regione – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 



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18 ago 2024

Sì, diamo la cittadinanza italiana anche a cani e a porci.

Pure Forza Italia la vuole questa ius scuola, il diritto di ottenere la cittadinanza per chi ha frequentato le nostre scuole per 10 anni. 
Ci vogliono vendere, noi italiani, come schiavi sul mercato di Algeri, antica base dei pirati saraceni e centro di smistamento degli schiavi bianchi, rapiti negli assalti lungo le coste del Mediterraneo. 
Sì, il futuro si fa fosco e i nostri politici per due voti, vendono figli e nipoti. 
Il futuro dell'Italia si fa fosco e la guerra civile si avvicina. 
La si combatterà con le nuove armi, robot e intelligenza artificiale, ma è facile immaginare massacri terribili. 
Tutto questo per un branco di pollici senza coscienza, pennivendoli peggiori delle puttane e il popolo coglione che si beve tutto. 

14 ago 2024

Culturété 2024: Mega-Young. Il museo raccontato dai giovani all’Area megalitica



Il mer 14 ago 2024, 16:26 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

Aosta, mercoledì 14 agosto 2024

                                                                       

Culturété 2024: Mega-Young. Il museo raccontato dai giovani all'Area megalitica

 

L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali ricorda che, nell'ambito della rassegna estiva Culturété 2024, è in programma martedì 20 e mercoledì 21 agosto, alle ore 16-17-18-19 e 21, l'evento "Mega-Young. Il museo raccontato dai giovani", performances teatrali, artistiche, musicali e multimediali presso l'Area megalitica per raccontarla con gli inediti linguaggi della contemporaneità, offrendo al pubblico un evento unico. Una maniera di avvicinare anche i giovanissimi alla storia antica e di popolare il museo con l'arte e la riflessione delle giovani generazioni.

Questo evento avviene al termine della residenza artistica nel Comune di Ollomont di ragazzi francesi, belgi, italiani, americani, irlandesi e valdostani che, per diciotto giorni, hanno lavorato insieme nell'ambito del progetto Jeune Création organizzato dall'Associazione Altitudini e Fondazione Chanoux.

Un dialogo fra i ragazzi di oggi e gli uomini che ci hanno preceduto che, con delicatezza e sensibilità, desidera dare eco alle storie del passato con i codici comunicativi di oggi. 

Prenotazione consigliata su www.midaticket.it

Per quanto riguarda, invece, la programmazione di Culturété, la settimana inizia con le suggestive passeggiate serali alla scoperta di Aosta romana. Un "porto" alpino all'incrocio di genti e culture. Lunedì 19 agosto, con partenza alle ore 21 dal MAR-Museo Archeologico Regionale, l'archeologa Cinzia Joris accompagnerà i partecipanti nei quartieri popolari di Augusta Prætoria, tra siti noti e altri quasi inediti. Un'occasione per evocare cittadini e viaggiatori che nella città romana hanno incrociato i loro destini.

Prenotazione consigliata al numero 3483976575 (tutti i giorni, 10-18).

Sempre nel segno dell'archeologia classica anche l'iniziativa di martedì 20 agosto al ponte-acquedotto di Pont-d'Ael: alle ore 16 e alle 17,30 l'archeologa Francesca Martinet condurrà insolite visite Contro corrente, un'avventura archeologica per famiglie alla scoperta di questo straordinario capolavoro ingegneristico di epoca romana.

Prenotazione obbligatoria su www.midaticket.it

Ancora protagonista Pont-d'Ael giovedì 22 agosto con un'interessante visita guidata, sempre alle 16 e alle 17,30 dedicata a L'audace impresa di un padovano in Valle d'Aosta. La visita, rivolta a un pubblico adulto, diventa l'occasione per evocare la figura di Caius Avillius Caimus, un imprenditore padovano che nel 3 a.C. si è stabilito sul territorio valdostano, contribuendo alla costruzione del ponte-acquedotto e della nuova città di Augusta Prætoria.

Prenotazione obbligatoria su www.midaticket.it

Sempre giovedì 22 agosto alle 18 presso l'Area megalitica, è in programma lo Yoga al museo, una delle grandi novità di questa edizione. Un'occasione per vivere un'esperienza profonda e multidimensionale in un luogo decisamente particolare dove attivare la propria energia interiore entrando in relazione con l'intensa spiritualità del sito megalitico. Un'idea che nasce dalla convinzione che il connubio tra cultura, mito, bellezza e ricerca interiore in questo spazio eccezionale possa favorire lo sviluppo armonico dell'essere umano, con un beneficio personale e sociale.

Prenotazione obbligatoria su www.midaticket.it

Venerdì 23 agosto alle ore 18 sarà possibile visitare il Castello di Aymavilles con un accurato approfondimento tematico dedicato a Una collezione da non perdere: oggetti sacri in oro e argento in collaborazione con l'Académie Saint-Anselme, storica e prestigiosa associazione culturale valdostana la cui ricca collezione di oggetti d'arte e archeologia è conservata nelle sale del castello.

Prenotazione obbligatoria su www.midaticket.it

E ancora, nella serata di venerdì 23 agosto a partire dalle 20,30 Culturété accende le luci del Criptoportico forense per il quarto e ultimo appuntamento della rassegna di cortometraggi selezionati e introdotti dal regista valdostano Alessandro Stevanon. Verranno proiettati i seguenti film:

LOST KINGS

Regia di Brian Lawes, con Dash Melrose, Jo Ashley Moore, Cassie Self – USA 2020, durata 15 minuti (V.O. sott. ITA)

BISMILLAH

Regia di Alessandro Grande, con Linda Mresy, Francesco Colella, Belhassen Bouhali, Basma Bouhali – Italia 2018, durata 14 minuti (V.O. sott. ENG)

IL MONDIALE IN PIAZZA

Regia di Vito Palmieri, con Giulio Beranek, Malich Cissè, Gianni Lillo, Franco Ferrante, Nicola Giustino, Pino Matera, Nicola Vacca – Italia 2018, durata 15 minuti (V.O. sott. ENG)

Le proiezioni dei cortometraggi, in versione originale, saranno precedute da una degustazione di vini locali, a cura del Consorzio Vini Valle d'Aosta, e accompagnate da un assaggio di prodotti del territorio.

Prenotazione obbligatoria al numero 348 3976575 (tutti i giorni, 10-18).

Infine, sabato 24 agosto alle 20,30 e alle 21,30 appuntamento al Castello di Issogne con L'uomo che salvò il castello, una suggestiva visita tematica dedicata alla figura di Vittorio Avondo, intellettuale torinese che nel 1872 acquistò il castello e, dopo averne curato il restauro riportandolo al primigenio splendore, lo cedette allo Stato nel 1907.

Prenotazione obbligatoria su www.midaticket.it

 

INFO

Per informazioni su date, orari, costi e prenotazioni consultare il sito: https://valledaostaheritage.com/events/culturete-2024/

 

Ufficio Comunicazione

Struttura Patrimonio storico-artistico

e gestione siti culturali

  1. + 39 0165 274327/67

 

 

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Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/V


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6 lug 2024

Il costo del lavoro e le nuove tecnologie.

I primi robot sono arrivati in chirurgia, sempre seguiti da un medico, ma possono lavorare instancabili 24 ore al giorno, o quasi, operare tanti pazienti rapidamente e con pochissimi errori umani.
Sì, dopo tre ore di sala operatoria non gli tremano le mani.
Quindi queste macchine permettono di sostituire diversi chirurghi specializzati, difficili da trovare e formare, oltre che molto costosi in tutti i sensi, formazione, stipendi e assicurazione, per gli errori umani dovuti alla stanchezza.
Così i robot sono entrati nelle catene di montaggio, nei lavori di alta specializzazione.
Pure IA sostituisce programmatori, informatici, aiuta la ricerca scientifica e gli investimenti finanziari, tutti lavori ben pagati, i cui operatori sono sempre ricercati e li vogliono di alta specializzazione.
Le nuove tecnologie costano, per svilupparle, miliardi di Dollari o di Euro e conviene recuperare i capitali investiti prima dove la resa è maggiore, poi si abbasseranno verso tutti i lavori, anche di manovalanza e di bassa o nessuna specializzazione.
Pure i fattorini, i braccianti in agricoltura, spariranno appena il mezzo tecnologico costerà di meno di un salario minimo.
Un robot lavora 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana e sostituisce 3, o 4 lavoratori.
La differenza sta nel fatto che i super specializzati vengono spostati, non licenziati, mentre i bassi livelli professionali verranno semplicemente licenziati, senza scampo.
Così il sospetto che l'inverno demografico di noi italiani ed europei, con l'introduzione di manovali non integrabili per motivi di cultura etnica, sia stato preordinato per me è diventato certezza.
In futuro i non integrabili verranno rispediti a casa loro, o rinchiusi in ghetti, che se chiusi diventerebbero lager.
Il fine era ed è chiaro, prima si sfrutta poi si getta, mentre per gli italiani non adatti, che sarebbero pochi a questo punto, il problema non avrebbe grosse ripercussioni sociali ed economiche.
Quindi ci hanno preso per i fondelli per anni, con l'immigrazione e le tante belle parole sull'accoglienza.
Volevano fare i loro affari sulla nostra pelle.

1 lug 2024

La Sciabola azzurra in ritiro preolimpico a Champoluc sino al 5 luglio Assessore Grosjacques: “Il primo atto di altre iniziative che coinvolgeranno gli atleti



Il lun 1 lug 2024, 15:40 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

Aosta, lunedì 1° luglio 2024

 

La Sciabola azzurra in ritiro preolimpico a Champoluc sino al 5 luglio

Assessore Grosjacques: "Il primo atto di altre iniziative che coinvolgeranno gli atleti

 

 

L'Assessorato del Turismo, Sport e Commercio comunica che a partire da oggi, lunedì 1° luglio, e sino a venerdì 5 luglio, la squadra italiana di Sciabola, specialità della Scherma sportiva, una delle discipline dei Giochi della XXXVIII Olimpiade, in programma a Parigi dal 26 luglio all'11 agosto, è in allenamento collegiale preolimpico a Champoluc.

I 16 sciabolatori, agli ordini del Commissario tecnico Nicola Zanotti, si allenano nei locali della sala polifunzionale Monterosa Terme di Champoluc all'interno della quale sono state allestite otto pedane.

"Siamo stati accolti con grande entusiasmo – ha detto Nicola Zanottidalla comunità della Val d'Ayas e dell'intera Valle d'Aosta. Qui ci sono tutte le condizioni per preparare al meglio i Giochi olimpici: dalle strutture ricettive e di allenamento al clima, tutto è funzionale al nostro ritiro".

Tra gli sciabolatori figurano i protagonisti della storica tripletta ai Campionati Europei di Basilea di quest'anno Michele Gallo, Luca Curatoli e Luigi Samele, rispettivamente medaglia d'oro, d'argento e di bronzo.

Giovedì 4 luglio, dalle 10,30 alle 12,30 è stata calendarizzata una seduta di allenamento aperta al pubblico e ai media.

"Il collegiale preolimpico – spiega l'Assessore Giulio Grosjacquesè solo il primo atto della collaborazione tra Regione e Federazione Italiana Scherma. L'intesa è stata presentata in occasione dei Campionati Italiani di Scherma di Cagliari e prevede altre iniziative che coinvolgeranno sia gli atleti delle squadre giovanili sia gli atleti delle squadre nazionali della Scherma sportiva nel dopo Olimpiadi".

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Fonte: Assessorato del Turismo, Sport e Commercio - Ufficio stampa Regione autonoma Valle d'Aosta

 



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29 giu 2024

La salute è sempre più un lusso.

Tutto iniziò più di 40 anni fa, quando imposero il numero chiuso in medicina e lo fecero in modo che i medici sarebbero stati scarsi nel futuro.
Come le inchieste poi hanno dimostrato, chi doveva superare le prove di ingresso aveva le risposte pronte, senza troppa fatica.
Allora pensai e dissi, tra lo scherno sprezzante dei soliti fedeli alle istituzioni sempre, che stavano preparando un futuro con pochi medici per creare un sistema sanitario come negli Stati Uniti, ovvero se hai i soldi sarai curato, altrimenti creperai.
Oggi le cose vanno proprio così, ma non è colpa solo dei tagli alla sanità, per faccende di bilancio pubblico.
Abbiamo chi specula e vende cara la nostra salute, se hai soldi ti curi, oppure crepi.
Ecco a voi che le forze che proposero e imposero le scelte sanitarie di allora oggi si lamentano, ma è tutta una farsa.
Se sei povero poi non sai neppure usare strumenti, internet, PC o altro, per prenotare le visite, saltando le file di anni, non ti puoi curare.
Così la politica che ha fatto crollare i salari negli ultimi 40 anni, con l'immigrazione, dà i suoi frutti, in troppi stanno perdendo il diritto alla salute, sono vecchi poveri o appena importati e sono messi in concorrenza per un posto in chirurgia. 
Le frasi demenziali e criminali che contenevano idiozie banali hanno dato i loro frutti: "Uno non sceglie dove nascere, gli italiani certi lavori non li vogliono più fare."
Oggi abbiamo tanti miserabili sottopagati, che non riescono a curarsi quando sono malati e sono sia italiani che stranieri, ma certi farabutti hanno fatto tanti soldi sulla pelle di tutti.
Sì,  i buonisti sono la razza peggiore che la specie umana abbia generato, sono falsi, viscidi come vermi e biechi affaristi.

24 giu 2024

La metà dei carcerati non sono italiani.

Poi se si sommano quelli con la cittadinanza italiana ottenuta in qualche modo, i delinquenti di origine straniera raggiungono il 60% e più dei graditi ospiti nelle nostre carceri.
Quindi le domande cadono sugli accoglienti, a tutti i costi, costi quel che costi.
Gli immigrati, per 99% dei casi e più, finiscono degli sfruttati, veri schiavi,  o manovali della criminalità.
Era tutto prevedibile e ovvio, perché la povertà o la ricchezza oggi dipendono dalle proprie capacità, dal livello di conoscenza che uno ha.
Se sai usare bene il computer ti cercano anche se sei felicemente pensionato, se non sai fare nulla farai la fame, per esempio.
Invece abbiamo tanti buonisti che predicano per l'accoglienza e ricordano troppo i preti pedofili, che parlano dal pulpito dell'amore verso l'infanzia.
Che vantaggi hanno coloro che, a parole, parlano di accoglienza?
La corruzione ha molti risvolti, i politici in affari raccomandano dei fedeli cretini, che difenderanno i ladri pubblici con tutti i mezzi.
Quindi il giornalista mediocre sarebbe un fattorino se non avesse alle spalle chi lo protegge.
Così le carceri sono troppo piene e loro propongono indulti o amnistie, per la gioia delle cosche.
Piangono sulla durezza delle reclusione, ma mai per il dolore delle vittime.
Si mostrano buoni, con ottimi sentimenti e se ne fregano delle conseguenze del loro atteggiamento, che premia la malavita e i malavitosi.
Poi abbiamo il quotidiano nazionale che sostiene che le case sono sfitte per colpa del racket, ripetendo la frase sconclusionata e ridicola della nuova deputata di sinistra, nota per i suoi numerosi reati commessi, appena uscita di prigione.
I lettori, che approvano senza battere ciglio queste fregnacce, sono tutti scemi del villaggio, o hanno dei vantaggi?
"Non vedo, non sento e non parlo" fa parte del gioco solito di chi accetta tutto, anche le cosche mafiose e il prete pedofilo in parrocchia, per qualche misero vantaggio personale.
La moglie è stata scippata sul mezzo pubblico? 
La figlia ha paura di uscire di casa dopo le ore 20?
La tua auto è stata scassata più volte, nel parcheggio sotto casa, da un gruppo di balordi della baby-gang multietnica, che imperversa nel quartiere?
Non importa, perché sei legato mani e piedi alla CGIL e alla sinistra, sei passato a livelli superiori nel lavoro grazie a loro, hanno assunto il figlio lavativo sempre per merito loro e tanto altro ancora.
Quando il caporalato colpirà i braccianti immigrati scenderai in piazza contro la destra, che non vuole immigrati, specialmente senza permessi e lotta con i progressisti per l'immigrazione senza freni.
Non badi alle contraddizioni evidenti e con le bandierine rosse appari comico
Purtroppo che alternative hai? 
I cessi non li vuoi pulire.

20 giu 2024

Il debito pubblico è un'eredità che rimarrà per molti anni.

Se non si riesce a rendere credibile il nostro Paese tutto sarà vano.
Ormai da anni che non creiamo altro deficit primario o ammucchiamo altri debiti per i posteri, ma il debito è frutto della sfiducia dei mercati finanziari verso il nostro Paese, anzi verso l'apparato pubblico.
Infatti il debito cresce per gli interessi che dobbiamo pagare eppure le famiglie italiane posseggono 10 mila miliardi di Euro in risparmi, 80% è in immobili e 20% in fondi e titoli vari, tra cui quelli di Stato.
Sì, i primi a non credere nei titoli pubblici, che finanziano il debito statale, sono gli italiani, che in parte si arrischiano, ma non troppo.
Anni di governi ambigui, di politiche controverse, hanno allontanato la fiducia dei risparmiatori e forse il tentativo di far rientrare in Italia il debito, con Titoli venduti a italiani, pare la scelta migliore.
Pure gli interessi pagati resterebbero in Italia e verrebbero spesi o reinvestiti sempre da noi.
Quindi il debito pubblico è soprattutto una questione di fiducia, se la politica è affidabile gli italiani acquistano titoli pubblici, ma se non si fidano si tengono la seconda, la terza casa, magari inutilizzate ed ereditate dai nonni.
Per questo motivo che credo che il premierato farà bene al Paese, dando certezze, anche per 5 anni, con un potere continuativo.
I mercati reagiranno bene e pure i nostri risparmiatori.

12 giu 2024

Immigrazione, arma per creare povertà.

Ora ripeto i dati già noti sulla distribuzione della ricchezza nel mondo.
Abbiamo un 1% che detiene il 50% della ricchezza prodotta, arriviamo al 10% che detiene 84%, se saliamo al 20% della popolazione si arriva al 93% della ricchezza mondiale, poi si aggiunge un altro 10% e si giunge al 30% della popolazione, con un 97% del PIL mondiale, quindi il 70% degli abitanti possiede a malapena il 3% della ricchezza prodotta, ovvero è alla fame.
In numeri questo 70% di esseri umani sono circa 5 miliardi e seicento milioni di individui, che per l'economia mondiale possono sparire, contando praticamente nulla dal punto di vista economico.
Certi esperti lo hanno pure affermato che costoro sono più dannosi che inutili e sarebbe meglio che scompaiano per sempre.
Però li ritroviamo lungo le vie migratorie e qualcuno li vende come manodopera sottocosto, per tutti gli usi legali ed illegali, da noi.
Che gioco schifosi c'è sotto?
Anche i più stupidi dei tardo progressisti si dovrebbero fare due domande e le risposte sono evidenti, razionali.
Cosa si dovrebbe fare per far uscire dalla miseria nera il 70% della popolazione mondiale?
Investire in istruzione, a casa loro, dando a tutti gli strumenti per creare un minimo di guadagno anche da loro, vincendo ignoranza, miseria e la maledetta abitudine di generare tanti figli, per avere poi braccia in aiuto, che oggi servono solo per ridurre sempre più le occasioni di sviluppo tra loro.
Invece cosa stanno facendo?
Stanno portando la miseria tra noi, con tutte le sue componenti culturali, con fatalismo, ignoranza, Islamismo, brutalità.
Costoro fanno concorrenza alla povera gente, tra noi, ai più deboli socialmente sia italiani, che di origine extracomunitaria.
Ecco a voi il risultato, la ricchezza anche da noi si concentra sempre più in poche mani.
Infatti i buonisti sono tutti di ceto medio alto o alto, non li trovi in quello popolare e si riducono in quello medio.
Chi deve prendere il treno per andare a lavorare sa cosa rischia tutti i giorni, chi ha un negozio pure, chi manda i figli a scuola, passando dalle stazioni, trema per loro.
Invece la concorrenza tra poveri, per lavori di nessuna specializzazione, porta a salari di uno o due Euro per ora lavorata, in nero, per tutti i nuovi e vecchi poveri.
Si voleva solo togliere reddito ai ceti popolari e a quello medio, per rendere più ricchi i ricchi.
A favore di questa politica abbiamo la sinistra e contro la destra?
Si sa che abbiamo il mondo al contrario, ormai i giochi politici ed economici sono tutti confusi o forse lo erano anche prima.

11 giu 2024

Elezioni senza elettori è la sconfitta del potere pubblico legale.

Più della metà degli italiani non ha votato e questo fatto significa che la metà degli italiani non si sentiva rappresentato dai partiti, o peggio, si considera tradito dai partiti.
Un tempo si sfiorava il 90% al voto, di chi aveva diritto a votare, oggi in troppi pensano che le elezioni siano solo una farsa, un giochetto per fregarci tutti.
Però un potere dimezzato è fragile e spalanca la strada ad altri, a forze estra statali per esempio, grazie a situazioni nuove, nate con internet.
Comunque pure il potere legittimo deve obbedire alle logiche economiche dominanti.
La gente vuole sicurezza e questo fatto danneggia l'economia reale, così qualcosa o qualcuno la imporrà, con le cattive, con soluzioni disumane.
Mi dispiace, ma non è più il tempo delle fregnacce, dei discorsi vuoti per elettori tonti, che applaudono al minchione promettente cose assurde e impossibili.
I treni devono arrivare in orario o qualcuno li farà arrivare, perché il potere vero è in pugno alle nuove tecnologie e agli investimenti che stanno dietro al nuovo che avanza.
Gli investitori non vogliono e non possono perdere i capitali investiti.

Inaugurazione della Mostra ArteNumero. Gli artisti e il numero tra XX e XXI secolo



Il mar 11 giu 2024, 11:13 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

Aosta, martedì 11 giugno 2024

                                                                       

Inaugurazione della Mostra

ArteNumero. Gli artisti e il numero tra XX e XXI secolo

 

L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali informa che martedì 18 giugno 2024, alle ore 18, verrà inaugurata ad Aosta, presso il Museo Archeologico Regionale di Piazza Roncas, la mostra ArteNumero. Gli artisti e il numero tra XX e XXI secolo.

La rassegna volge uno sguardo sul panorama dell'arte degli ultimi sessant'anni attraverso l'utilizzo del numero. L'esposizione, promossa dall'Assessorato Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali della Regione autonoma Valle d'Aosta, è a cura di Angela Madesani e prodotta da Nomos Edizioni.

Oltre settanta opere di importanti artisti italiani e internazionali divise in cinque sezioni, in un percorso trasversale che attraversa linguaggi, tematiche, pensieri della storia in cui il numero diviene momento fondamentale di riflessione per l'artista e per l'osservatore.

"Nelle mani degli artisti il numero, entità creata della mente umana per misurare la realtà, il tempo e lo spazio, da strumento diventa riflessione, elemento concettuale e segno grafico, nozione astratta ma anche oggetto concreto, offrendoci visioni del mondo a volte ludiche e rassicuranti, più spesso sottilmente inquietanti e drammatiche - scrive in catalogo Daria Jorioz, dirigente della struttura Attività espositive e promozione identità culturale - Sulle orme dell'antico, da Piero della Francesca ai maestri della prospettiva, il numero diventa un elemento semantico densissimo di contenuti, che nel corso del XX secolo, dall'Arte concettuale alla Pop Art, ha rappresentato un potente catalizzatore di attenzione e che anche gli artisti contemporanei più vicini a noi maneggiano con cura e grande intensità espressiva." 

Nella prima sezione, dedicata al rapporto tra il numero e il tempo, sono esposti i lavori di alcuni fra i più importanti artisti dell'ambito concettuale internazionale come On Kawara, con libri e cartoline in una dimensione di natura esistenziale fra il personale e il collettivo. La grande opera di Luca Pancrazzi 24 ore su 24 è un omaggio alla pratica del disegno, esercizio quotidiano di cura, di dedizione nei confronti del proprio operare. 

Il numero è strettamente legato alla dimensione temporale anche nelle raffinate opere di Elena Modorati. Di Alighiero Boetti sono in esposizione due arazzi di diverse dimensioni, calendari, libri e cartoline a tema.

Un minuto di fotografia di Franco Vimercati è una sorta di manifesto in cui l'artista dichiara il punto nodale della sua ricerca: il tempo e la sua misurazione. Nella stessa stanza di quest'ultimo sono cinque opere di Roman Opalka, tra fotografie e Carte da viaggio. L'artista polacco ha realizzato dal 1965 sino al 2011 uno dei più importanti lavori sul tempo.

Nelle fotografie di Carlo Valsecchi dei numeri rappresentati da led rossi sono immersi in uno spazio etereo astratto. Nell'opera di Daniela Comani Sono stata io. Diario 1900-1999 ci troviamo di fronte a una sorta di diario del XX secolo, in cui l'artista sembra vivere in prima persona ciascun evento narrato.

Nella seconda sezione, si indaga il legame tra numero e narrazione, in esposizione una Linea di Piero Manzoni, con cui l'artista crea un patto con lo spettatore, accettare quanto da lui dichiarato: la lunghezza della linea stessa.

Nelle due opere in mostra di Elisabeth Scherffig il numero serve a contare i frammenti di pietra di una cava spagnola e i calchi numerati delle firme ritrovate nella grande moschea di Cordova. In 1,2,3,4 del 1974 Antoni Tàpies lo utilizza per raccontare la storia delle tragiche vicende del suo paese natale, la Spagna. Il calcolo numerico, inoltre, diventa storia personale nella Via Crucis laica di Elisabetta Casella realizzata con la scagliola sul cui retro sono piccole immagini fotografiche.

Tra le opere più significative in mostra, Five Fives (to Donald Judd) di Joseph Kosuth del 1965, un'opera al neon composta da numeri che il grande artista americano dedica all'altrettanto grande artista Judd. Rimedi di Pietro Bologna del 2002 sono una serie di particolari ingrandimenti dei bugiardini degli psicofarmaci, uno dei simboli del nostro tempo, realizzati con una particolare tecnica fotografica appositamente studiata per quel lavoro.

L'artista concettuale tedesco Peter Dreher dal 1974 al 2020 ha dipinto, con la stessa luce, lo stesso bicchiere numerando le diverse opere. All'inizio del lavoro dichiarava di voler dipingere un quadro invisibile: un'utopia che per certi versi, è riuscito a realizzare. Paolo Pessarelli utilizza le pagine rosa piene di numeri del Financial Times per realizzare lavori di diverso tipo, a muro e a terra in cui, i numeri incolonnati sono scansioni istantanee di storie e di vite. Pagine che si fanno supporto per accogliere e sostenere le immagini di ragazze e ragazzi ripescati dall'oblio, volti scelti fra i tanti abbandonati nei mercatini dell'antiquariato. L'opera in mostra di Edward Kienholz riporta una cifra economica, emblema di una società capitalista all'apoteosi dei suoi cosiddetti "valori".

La terza sezione è costituita dalla relazione tra numero e spazio. Essa ospita la documentazione dell'opera performativa Per un otto coricato, dell'artista milanese Cioni Carpi, che l'ha proposta alla Settimana della Performance bolognese del 1977. Una scoperta è costituita dai lavori di Andrea "Bobo" Marescalchi, affascinato dalla matematica, dalla simbologia numerica, dalla ripetizione e dalla perfezione aritmetica, dalla fine degli anni Ottanta ha dato vita a opere in cui l'oggettività dell'immagine si lega a carte da gioco e forme geometriche che si sovrappongono a colori (rosso e giallo soprattutto) sul dipinto di base, eseguito a china, con toni di nero e grigio.

Twentysix Gasoline Stations è il titolo del libro di Ed Ruscha che viene considerata a tutti gli effetti un'opera concettuale, che documenta il viaggio fatto dall'artista da Los Angeles a Oklahoma City attraverso quella che allora era la Route 66.

Nella quarta sezione il numero si rapporta con segno e immagine, è utilizzato nella sua accezione semiotica e indicale: dalle opere pop di Ugo Nespolo alla fotografia di Luigi Ghirri, di cui è presente uno degli ultimi lavori realizzati, appartenenti al ciclo di Piazza Betlemme, al mondo concettuale di Maurizio Nannucci, sino alle raffinate sculture di Robert Tiemann, che fanno parte della prestigiosa collezione Panza di Biumo. Due le preziose carte di Hanne Darboven, per la quale i numeri sono un veicolo verso la musica, a sua detta unica vera scoperta dell'umanità.

Giocose le tele di Mimmo Iacopino realizzate con i metri da sarto. La casualità, il lancio dei dadi determina la scelta dei colori nelle carte di Vincenzo Merola, il più giovane degli artisti in mostra.

Il rapporto tra numero e aritmetica è il tema della quinta sezione, dove sono presenti opere di

artisti concettuali, come Bernar Venet, forse uno degli autori che negli anni Sessanta si è avvicinato alla matematica con maggiore consapevolezza, e Mel Bochner che interroga le intersezioni tra linguaggio e matematica. In mostra Pebbles, una grande opera di Laura Grisi del 1973 composta da centocinquanta immagini fotografiche, a colori, di sassi, raccolti in piccoli gruppi.

In mostra, inoltre, una grande opera con neon di Mario Merz della serie dedicata alla sequenza di Leonardo Fibonacci, tre lavori di Vincenzo Agnetti, che nel corso degli anni si è dedicato al rapporto tra matematica e linguaggio, e Era soltanto un gallo, tesoro, una installazione di sette elementi, sette dipinti di piccole dimensioni di Beatrice Pasquali che riflettono sul tema dell'ars combinatoria.

Il catalogo della mostra, bilingue italiano-francese, pubblicato da Nomos Edizioni, contiene i testi di Angela Madesani e Daria Jorioz ed è in vendita al prezzo di 32 euro.

 

LOCANDINA

Biglietti: Intero 8 euro, ridotto 6 euro.

La mostra è inserita nel circuito di Abbonamento Musei.

Orario di apertura: tutti i giorni 9-19

La mostra sarà aperta al pubblico dal 19 giugno 2024 al 20 ottobre 2024.

 

 

Per informazioni:

Regione autonoma Valle d'Aosta

Assessorato Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali

Soprintendenza per i beni e le attività culturali

Struttura Attività espositive e promozione identità culturale

Tel. 0165.275937

u-mostre@regione.vda.it

 

Museo Archeologico Regionale

Piazza Roncas 12 - Aosta

Tel. 0165.275902

www.regione.vda.it

 

 

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Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 



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6 giu 2024

Elezioni europee 2024: 101.729 i valdostani chiamati al voto



Il gio 6 giu 2024, 12:15 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

Aosta, giovedì 6 giugno 2024

 

Elezioni europee 2024: 101.729 i valdostani chiamati al voto

La Presidenza della Regione ricorda che sabato 8 e domenica 9 giugno 2024 si vota per il rinnovo dei rappresentanti italiani al Parlamento europeo. Nella giornata di sabato i seggi apriranno alle ore 15 e chiuderanno alle ore 23, mentre domenica le urne saranno aperte dalle 7 alle 23. Alla chiusura dei seggi, cominceranno le operazioni di spoglio delle schede.

Possono votare tutti i cittadini e le cittadine che abbiano compiuto il 18° anno di età entro il 9 giugno 2024 che dovranno esercitare il proprio diritto di voto nel comune di residenza, presso la sezione indicata sulla propria tessera elettorale.

L'elettore esprime il proprio voto tracciando sulla scheda elettorale un segno sul contrassegno della lista prescelta e può esprimere fino a tre preferenze per candidati di una lista. Nel caso di più preferenze espresse, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l'annullamento della seconda e della terza preferenza.

Per le liste di minoranza linguistica collegate ad altra lista può essere espressa una sola preferenza.

I voti di preferenza si esprimono scrivendo nelle apposite righe, tracciate a fianco del contrassegno della lista votata, il nome e il cognome o solo il cognome dei candidati preferiti, compresi nella lista medesima; in caso di identità di cognome tra i candidati, deve scriversi sempre il nome e il cognome e, ove occorra, la data e il luogo di nascita.

In Valle d'Aosta gli elettori chiamati al voto per il rinnovo dei rappresentanti italiani al Parlamento europeo sono 101.729, di cui 49.706 maschi e 52.023 femmine.

Nel 2019, nella precedente tornata elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo, in Valle d'Aosta, gli aventi diritto al voto erano102.417. La percentuale di affluenza al voto in Valle era stata del 51,91%, con 53.167 votanti.

 

Al fine di agevolare il rilascio delle tessere elettorali non consegnate o dei duplicati, gli uffici elettorali comunali rimarranno aperti: nei giorni della votazione per tutta la durata delle operazioni di votazione e nei due giorni antecedenti la data di votazione della domenica, cioè venerdì 7 giugno, dalle ore 9 alle ore 18, e sabato 8 giugno a partire dalle ore 9.

 

Ulteriori informazioni sulle Elezioni europee dell'8 e 9 giugno sono disponibili all'indirizzo web:

https://www.regione.vda.it/amministrazione/Elezioni/Consultazioni_elettorali/Elezioni_europee/Archivio/Europee_8_9_giugno_2024/default_i.aspx 

 

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Fonte: Presidenza della Regione – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta

                                                        



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26 mag 2024

La sinistra è morta, ma gli italiani non se ne sono ancora accorti.

Nacque, alla fine dell'Ottocento, come forza socialista, a difesa dei lavoratori.
Ci furono molte battaglie per ridurre le ore di lavoro e per i salari decenti.
Poi divenne comunista, marxista e vicino alla Russia sovietica, con i distinguo vari, per scopi elettorali. 
Caduto il muro di Berlino ci fu un grande rimpasto e quelli che erano su posizioni distanti si ritrovarono tutti uniti, per difendere vantaggi, spesso personali e famigliari.
La politica divenne sempre più un modo esplicito di agire per i propri interessi, è un gioco sozzo dove le contraddizioni si vedono come le nudità in un campo di nudisti.
Ecco a voi le femministe islamiste, i cattolici che diventano progressisti filo aborto, Dante censurato perché non piace agli islamici e tanto altro.
Dai tempi del centralissimo democratico del vecchio PCI, dell'ideologia rigida, da non discutere come un dogma di fede, si è passati a un'insalata russa, con dentro tutto per un pugno di voti.
Quindi ormai si attaccano a tutto per le poltrone, per i soldi pubblici, sempre più scarsi, da dividersi, per i vari favori, che vanno nei giochi truccati nelle libere professioni, negli agganci di ogni genere.
Così li trovi a difesa del burqa e dei mariti islamici picchiatori, ma per la fede islamica, mentre difendono le loro usanze.
Li trovi nei voti di scambio con le mafie, nel clientelismo sfacciato, nella magistratura democratica, che malamente cela le sue malefatte.
Il mondo va avanti, ma loro sono i membri dalle caste degli incapaci, dei fannulloni, ma non sanno che dovranno, pure loro, guadagnarsi da vivere o finiranno nelle discariche sociali, con i non integrabili, multietnici, delle periferie.

17 mag 2024

I salari degli italiani sono sempre più bassi.

I comici dei sindacati, che hanno favorito tutto questo in questi ultimi 34 anni, dal 1990, da quando la sinistra è rimasta al potere per quasi tutto questo tempo, oggi alzano la testa.
È divertente notare quante ne sparano sui Mass-media ogni giorno, gli italiani non vogliono più fare certi lavori che però si pagano sempre di meno, che tradotto in legge di mercato abbiamo più domande, più lavoratori, che posti disponibili, facendo crollare il salario.
I sindacati non hanno più svolto il lavoro di difensori degli stipendi degli italiani da quando la loro amata sinistra è al potere, poi oggi chiedono il referendum contro leggi sul lavoro passate impunemente, quando furono proposte.
In Italia si ha un costo del lavoro alto, metà dello stipendio finisce in tasse e in contributi, con un basso risultato in busta paga.
Da questo fatto scaturisce il lavoro nero, che riguarda dai 3 milioni ai 5 milioni di lavoratori.
Tutto questo impoverisce il ceto popolare italiano e rende sempre più poveri anche gli immigrati, sempre bene accolti dai progressisti, che fanno il gioco sporco degli affamatori, degli speculatori della peggior specie.
Quando penso che le lotte sociali dei nostri padri e dei nostri nonni sono finite tutte in questo squallore mi sorge una grande amarezza.
Prima di voler imporre il salario minimo è necessario combattere il lavoro nero, ma in troppi sguazzano nel pantano dell'illegalità lavorativa e anche criminale.

14 mag 2024

Il sistema italiano rischia di esplodere.

La certezza della pena rischia di restare solo una frase vuota da noi, poi ci sono delle sentenze che paiono delle barzellette, ma la stampa, spesso in coro, le difende.
Abbiamo le strade sempre più pericolose, i diritti elementari, come quello della casa, paiono messi in discussione.
Basta che bande criminali si impongono nei quartieri che uno può trovarsi a dormire in auto con famiglia, perché nessun giudice interverrà per ordinare lo sgombero della tua casa occupata. 
Sì, è evidente che una componente della classe politica sia apertamente in combutta con le varie cosche.
Lo era pure prima, ma mai si era arrivati a posizioni così aperte e chiare.
Perché gli italiani accettano tutto questo, non si infuriano, non pretendeno giustizia, contro la rete politica e criminale che si è imposta da noi?
Un tempo si taceva, perché si ambivano ai posti fissi, in comune, alle poste, meglio ancora presso i ministeri.
Oggi non si trovano più neppure gli impiegati comunali, lavori snobbati dai ragazzi, che vogliono fare tutti gli influencer, ma in pratica vogliono restare sulle spalle dei genitori sino alla vecchiaia.
Riassumendo, abbiamo le periferie in pugno alle bande criminali, le baby-gang crescono e diventano sempre più feroci.
La stampa progressista sta apertamente con il crimine e una parte del ceto medio, progressista, è per i diritti umani di tutti i delinquenti, compreso i tagliagole islamici.
Per spiegare queste assurdità bisogna fare un passo indietro e tornare al sistema clientelare nazionale, dove ciò che conta è appartenere a un gruppo per fare carriera, spesso per premiare i fedeli tesserati, con tessere sindacali e di partito.
Il partito ha la sua linea e il centralismo democratico resta la base di tutto questo, tutti devono pensarla in quel modo.
Se la pensi diversamente?
Non avrai il passaggio di carriera e i 50 Euro in più al mese in busta paga.
Gli italiani si vendono per poco e votano questo e quello, ma gente decisa a riempire le navi, da mandare oltre il mare, di clandestini dediti al crimine non se ne vedono.
Di persone che vogliono arrestate i malavitosi, nelle periferie, da far lavorare per pagarsi il vitto e l'alloggio dello Stato, non si notano.
Poi un giorno arriverà lui, l'uomo che farà arrivare i treni in orario, ma non lamentiamoci in futuro, sarà troppo tardi.

12 mag 2024

Operai che mancano, ma risorse che abbondano.

Fare l'operaio in fabbrica è duro.
Serve disciplina e impegno, fatica e un po' di professionalità, ma non eccessiva.
Si fanno i turni e si ha pure del tempo libero, con il lavoro che prende le 24 ore, dalle 8 sino alle 16, dalle 16 alle 24, dalle 24 alle 8 di mattina, il tutto in 5 giorni, oppure in 6 giorni con il sabato compreso, dividendo la giornata con turni di 6 ore, per 36 ore settimanali. 
Perché i falsi profughi non accettano tali lavori, che in genere sono pagati bene, o in modo decente?
In passato in tanti, oltre alle ore di lavoro, svolgevano altri lavoretti in nero, per arrotondare lo stipendio, dopo il turno. 
Sì, così in molti si sono comprati la casa e messo al sicuro un gruzzoletto per la vecchiaia.
Perché non si fanno assumere i migranti, che abbiamo a milioni nelle strade a commettere reati, protetti dalle famigerate ONG e dalle cosche politiche sindacali?
È semplice, tranne per qualche eccezione, la maggior parte di loro vuole campare sulle nostre spalle ed infatti usufruiscono degli aiuti pubblici e anche privati, dati ai ceti deboli, sottraendoli, di fatto, agli italiani in difficoltà.
Sì, la voglia di lavorare è una virtù rara, specialmente oggi che non si trovano neppure impiegati comunali, figuriamoci per i saldatori, per gli elettricisti.
Non preoccupatevi, fra pochi anni tutti questi lavori saranno sostituiti da robot e dall'IA, poi qualcuno piangerà e scenderà in piazza contro la polizia, ma troverà macchine, robot anche lì.
Si prevedono tempi duri per tutti i furbastri, immigrati e anche nazionali.

9 mag 2024

A che giocano i buoni telleranti, accoglienti?

L'immigrazione porta all'emarginazione, specialmente da noi, con salari da fame, che sono fermi al 1990, unici nell'Unione Europea, dove la manovalanza e il lavoro nero, anche nel settore criminale, è pagato sempre di meno.
Così cresce la violenza nelle strade, che preannuncia situazioni terrificanti.
Era ed è tutto prevedibile e siamo all'assurdo, dove Sala, sindaco progressista di Milano, chiede maggior interventi da parte del governo, dopo aver partecipato per decenni alla politica buonista, criminale, demenziale dell'accoglienza.
Prima o poi l'ordine verrà imposto, ormai solo con le cattive, senza rispetto dei diritti umani naturalmente.
Chi lo farà non è chiaro, non escludo soluzioni private, di gruppi di cittadini che agiranno organizzati, sotto il patrocinio di gruppi economici, con il silenzio, volente o nolente, delle istruzioni.
Si sa cosa significhi tutto questo.
Allora perché non favorire politiche di espulsioni certe di tutti coloro che commettono reati sul nostro territorio?
Oppure perché non creare carceri dove siano costretti a lavorare e non essendo più a nostre spese, anche dietro le sbarre, aumentando il numero di questi carcerati, senza lagne e piagnistei?
Invece loro starnazzano e ci stanno trascinando verso soluzioni disumane, io ricordo sempre che se uno straniero non risulta ufficialmente sul nostro territorio può benissimo sparire nel nulla.
A farlo sparire possono essere i suoi compari oppure i concorrenti nel crimine, in futuro anche da parte degli squadroni della morte italiani.
Nel Sud del mondo si nasce e si sparisce senza lasciare traccia, oppure si può scomparire e non si sa come e dove si è finiti, ma questo fa parte del loro sistema sociale.
Ci vogliamo ridurre così perché qualcuno vuol pagare 2, o 3 Euro all'ora un lavoratore di basso livello professionale?
I buonisti progressisti, tranne i soliti tontoloni che credono a tutto ciò che raccontano, sanno tutto questo e conoscono le conseguenze di decenni di frontiere spalancate.
Però non se ne fregano, tanto loro oggi hanno vantaggi politi ed economici, mentre domani costoro, per loro, possono crepare pure tutti.
Sì, i veri intolleranti, razzisti, nazisti sono loro, i buonisti accoglienti, predicatori e lottatori, a parole, per i diritti umani.

28 apr 2024

La gente vuole la sicurezza nelle strade.

Il crimine cresce per colpa del crescere dell'emarginazione sociale.
Gli immigrati di seconda generazione si sentono esclusi e anche padroni del mondo, diciamo per diritto divino.
Loro, parlo degli islamici, dovrebbero, secondo la loro fede, trattarci come cani infedeli e lo fanno.
Tutto questo è una conseguenza della loro incapacità ad inserirsi nel nostro mondo razionale e anche spietato, che non perdona agli esclusi. 
Il mondo del lavoro non gli vuole, se non per qualche eccezione sbandierata sulla stampa progressista, ma non ne vedo neppure una ultimamente di queste notizie.
Probabilmente anche questi rari casi sono sempre più introvabili, così loro, per colpa della loro cultura da conquistatori con le scimitarre, se ne vanno nelle strade in branco e aggrediscono ragazzini italiani soli, con anche ragazze e anziani.
Si stanno addestrando al futuro di conquistatori, ma intanto aggravano la loro situazione lavorativa, già precaria per problemi culturali.
Più sono aggressivi e meno trovano buoni lavori, poi i padri guadagnavano da noi  e spendevano da loro, al loro Paese di origine, approfittavano del cambio valutario.
Loro invece, la seconda generazione, si dedica direttamente al crimine, trasformano le periferie in quartieri degradati, in tutti i sensi, con islamisti in crescita.
Tutto questo è prevedibile e da sinistra non arrivano risposte, ma chi conosce la storia sa che se non si trovano soluzioni intelligenti, che non si vedono all'orizzonte, arriveranno altri che faranno funzionare tutto con metodi duri e feroci.
La sicurezza nelle strade tornerà, io ne sono certo, ma come arriverà non oso neppure immaginare.
Quindi Sala, a Milano, impedisce la vendita di acqua e bibite, pizze di asporto dopo la mezzanotte, ma Milano è la capitale del crimine e dovrebbe proporre ben altro.
Sala, come Maria Antonietta allora, vive in un mondo tutto suo,  nei palazzi del potere, ma la regina di Francia perse la testa per il suo snob atteggiamento nei confronti del popolo affamato durante la rivoluzione francese.
Progressisti, datevi delle risposte sensate o perderete anche voi la testa!
È solo una questione di tempo.

22 apr 2024

L'Italia è libera e democratica?

Si sa, anche gli asini volano, chi crede a tutto ciò che raccontano in TV può credere anche a questo.
In questi giorni ho visto le solite facce di militanti per i loro candidati, nelle piazze e mi sono sembrati i soliti musi, ma più brutti di sempre.
Sì, ci sono i soliti futuri vincitori di concorsi facili.
Poi ci sono quelli che puntano di più, in concorsi per attività professionali, dalla libera professione, all'assunzione e alla carriera nella società con partecipazione pubblica, diretta o indiretta, per i mille collegamenti che caratterizzano il nostro mondo lavorativo, aziendale.
Sì, questi battono le manine e puntano alla vittoria della loro lista, che nulla potrà cambiare.
Dietro abbiamo tantissimi reati, come interessi privati in atti pubblici, falsi e abusi di potere, che se sommati potrebbero portare a condanne per millenni di anni di carcere, se messi in fila ci potrebbero far arrivare alla fine dei tempi.
Gli italiani, tutti, sanno, vedono, borbottano e molti sogghignano, a denti stretti, ma questo letamaio è la base della nostra democrazia, della nostra Repubblica delle banane, rigorosamente italiane.
Quanto vale questa classe politica una volta salita al potere in questo modo?
Dovrà stare in silenzio, perché il marcio è tanto e se qualcuno aprisse gli scaffali dei segreti nazionali, i nostri miseri politicanti verrebbero spazzati via come quelli della Prima Repubblica.
Così ecco a voi le promesse mai mantenute, come il blocco navale, l'espulsione dei clandestini e dei delinquenti importati.
Abbiamo la promessa delle strade sicure, ma anche del lavoro con reddito minimo garantito, vecchia lotta politica dell'estrema sinistra extraparlamentare di un tempo, ma oggi del PD e dei grillini.
Chi decide da noi, in Italia?
È semplice, è chi detiene il nostro debito pubblico, che non sono solo le banche centrali e i grandi speculatori mondiali, ma tanti singoli cittadini, che al primo rumore vendono tutto.
Quindi la politica segue un programma utile ai profitti del momento, ovvero i migranti servono ancora, ma gli svantaggi e i costi crescono, quindi si mettono i primi blocchi e qualche espulsione in più.
Il crimine rende all'economia finanziaria, ma quando i danni saranno eccessivi si preferirà colpire, sequestrare, punendo finalmente anche i borseggiatori.
La politica contro la famiglia, con il crollo delle nascite, finalmente ha toccato il fondo e si è, speriamo, al giro di boa.
Cosa sono tutti gli starnazzi dei politicanti, con tanti farisei che si strappano le vesti, perché quello ha detto questo e quello?
La politica urlata, dai Mass-media, dai social, pare solo una grande pagliacciata, anche divertente se non ci costasse troppo, in tutti i sensi.