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1 lug 2024

I principali provvedimenti della Giunta regionale



Il lun 1 lug 2024, 13:00 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


Bureau de presse
Ufficio stampa


COMUNICATO STAMPA

 Aosta, lunedì 1° luglio 2024

 

I principali provvedimenti della Giunta regionale

 

 

PRESIDENZA DELLA REGIONE

 

La Giunta regionale ha concesso dei contributi per i danni subiti dai proprietari dei beni mobili, immobili e loro pertinenze a seguito dell'incendio boschivo del 19 luglio 2023 nel territorio dei comuni di Aymavilles e Villeneuve. L'impegno complessivo è di 218 mila e 579,68 euro.

 

AGRICOLTURA E RISORSE NATURALI

 

È stata approvata l'istituzione della delegazione trattante di parte datoriale abilitata alla contrattazione regionale per il personale addetto ai lavori di sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria.

È stata approvata la proposta del Piano regionale faunistico-venatorio, comprensiva della relazione generale, delle linee guida per la gestione dei bovidi e dei cervidi selvatici, delle linee guida per la gestione dei galliformi alpini, del rapporto ambientale e della sintesi non tecnica, così da consentire l'avvio della procedura di valutazione ambientale strategica-VAS. Il Piano ha già ottenuto i pareri di ISPRA, del Comitato regionale per la gestione venatoria e della Consulta faunistica regionale.

 

BENI E ATTIVITÀ CULTURALI, SISTEMA EDUCATIVO E POLITICHE PER LE RELAZIONI INTERGENERAZIONALI

 

Le Gouvernement régional a approuvé une convention de partenariat pédagogique entre la Région et la Région académique Provence-Alpes-Côte d'Azur. Grâce à ces accords de coopération ont été mises en place plusieurs initiatives à l'intention des enseignants et des élèves de notre Région : séminaires de formation en Vallée d'Aoste et dans les régions des pays partenaires ; accueil d'enseignants-stagiaires francophones dans les écoles de la Vallée d'Aoste ; réalisation d'outils pour l'enseignement des langues et des disciplines en langue pour les écoles de l'enfance et élémentaire ; échanges de classes avec les élèves des régions partenaires.

È stata quindi approvata la sottoscrizione di un protocollo di durata triennale tra la Regione, la Coldiretti Valle d'Aosta e l'Associazione Agrimercato della Valle d'Aosta nell'ambito dell'educazione alimentare. Con tale atto si intende rafforzare la collaborazione per sviluppare progettualità e realizzare iniziative riguardanti tematiche quali la promozione delle competenze connesse all'educazione alimentare nelle scuole, la sostenibilità nell'alimentazione, lo sviluppo dell'economia circolare, della green economy, la sensibilizzazione verso i temi riguardanti il legame tra cibo e salute e i principi di una corretta alimentazione, nonché la promozione del consumo di cibo locale a km 0.

È stato approvato il Piano di riparto dei contributi a sostegno dell'attività teatrale locale per il 2024. Nello specifico sono 8 le compagnie professionali destinatarie del contributo e 5 quelle amatoriali e associazioni che organizzano corsi di formazione e di avviamento al teatro. La spesa complessiva è di 250 mila euro.

È stata approvata la partecipazione della Regione, per il tramite della Struttura attività espositive e promozione identità culturale e della Struttura Consorzi di miglioramento fondiario, consorterie e produzioni vegetali, al XXXIV Salon international du livre alpin 2024, in programma a Passy (Francia) dal 9 all'11 agosto 2024.

 

 OPERE PUBBLICHE, TERRITORIO E AMBIENTE

 

Sono stati concessi dei contributi ai Comuni di Champdepraz e Pollein relativi ai rischi idrogeologici. In particolare si tratta dei lavori di salvaguardia e tutela dell'ambiente alpino mediante ristrutturazione del ponticello del rio Lavà in frazione Capoluogo a Champdepraz e deli interventi di messa in sicurezza del pendio di controripa sulla viabilità in loc. Gorrettaz, a seguito di un dissesto a Pollein. Il costo complessivo è di 288 mila e 560 euro.

Sono state approvate le modifiche al programma regionale dei lavori pubblici per il triennio 2024/2026 e le conseguenti variazioni ai documenti contabili, interventi e manutenzioni per la riduzione del rischio idrogeologico. L'atto permette di avviare le attività di tipo manutentivo sulle opere idrauliche del reticolo principale.

 

 

SANITÀ, SALUTE E POLITICHE SOCIALI

 

È stato approvato l'avvio di una istruttoria pubblica di co-progettazione ai fini dell'individuazione di un soggetto del Terzo settore in qualità di partner per la sperimentazione di un servizio socio-educativo e di realizzazione di misure di reinserimento occupazionale e lavorativo, rivolto a persone in condizioni di disagio economico, povertà ed emarginazione sociale. La spesa complessiva, a valere sul fondo povertà, è di 913 mila e 739 euro per il periodo dal 1° gennaio 2025 al 30 aprile 2026.

 

 SVILUPPO ECONOMICO, FORMAZIONE, LAVORO, TRASPORTI E MOBILITÀ SOSTENIBILE

 

È stato, poi, approvato di proporre al Consiglio regionale la deliberazione riguardante l'"Approvazione del Piano triennale degli interventi di politica del lavoro 2024/2026".  L'atto ha avuto il parere favorevole del Consiglio permanente degli enti locali.  

È stato approvato "l'Avviso per l'efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico dei comuni e delle Unités des communes valdôtaines (Scuole, municipi e altri edifici), nell'ambito del Programma regionale Valle d'Aosta FESR 2921-2927". Gli interventi riguardano, oltre all'efficientamento energetico, la messa in sicurezza sismica di strutture/edifici, contribuendo in tal modo al raggiungimento degli obiettivi tracciati dalla "Roadmap per una Valle d'Aosta Fossil Fuel Free al 2040" e nel PEAR VDA 2030.

Sono stati concessi dei contributi, per il 2024, alle società cooperative "Les Dentellières de Cogne soc. coop", di Cogne, "Lou Dzeut società cooperativa" di Champorcher e "Les Tisserands société cooperative" di Valgrisenche. L'importo complessivo è di 124 mila e 959 euro.

 

 TURISMO, SPORT E COMMERCIO

 

È stato approvato un avviso pubblico finalizzato a selezionare gli investimenti per l'incremento dell'attrattività turistica del territorio regionale mediante le risorse del Fondo unico nazionale per il turismo (FUNT). Tale atto permetterà di individuare sul territorio regionale degli interventi da proporre per il riparto e per l'assegnazione delle risorse a valere sul FUNT di parte capitale 2024 per la realizzazione degli investimenti per migliorare la fruibilità e l'accessibilità dei luoghi di interesse turistico per incentivare l'attrattività di destinazioni di particolare valore storico, culturale, naturalistico, sportivo e religioso, nonché turismo modellato dalle nuove tecnologie.

È stata presa in esame l'approvazione dei criteri e delle modalità di concessione, per il 2024, dei contributi straordinari a favore degli esercizi di vicinato per il commercio al dettaglio di generi alimentari e di prima necessità. L'approvazione della disciplina consente di concedere contributi a fondo perduto per la nuova apertura o il mantenimento di esercizi di vicinato per il commercio al dettaglio di generi alimentari e di prima necessità, nella misura massima di 15 mila euro per la nuova apertura e di 6 mila euro per il mantenimento di attività esistenti.

 

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Fonte: Presidenza della Regione – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 



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13 giu 2024

Il ruolo di Regioni e Enti locali nelle sfide climatico-ambientali: al centro del seminario del Comitato europeo delle Regioni a Saint-Vincent



Il gio 13 giu 2024, 14:36 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

 

Aosta, giovedì 13 giugno 2024

Il ruolo di Regioni e Enti locali nelle sfide climatico-ambientali:

al centro del seminario del Comitato europeo delle Regioni

a Saint-Vincent

La Presidenza della Regione e l'Assessorato agli Affari Europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali della Montagna informano che ieri, 13 giugno, si è tenuto presso il Centro Congressi del Grand-Hôtel Billia di Saint-Vincent il seminario internazionale della commissione ambiente, energia e cambiamenti climatici (ENVE) del Comitato europeo delle Regioni (CdR), sul tema "Energie rinnovabili al servizio del territorio e impatto climatico nelle aree di montagna: soluzioni locali per uno sviluppo sostenibile europeo".

Il seminario, che ha visto la partecipazione di diversi rappresentanti politici locali europei, tra cui il Sindaco di Varsavia Rafal Trzarkowski e la vicesindaca di Budapest Kata Tüttö, rispettivamente Presidente e Prima vice-presidente della Commissione ENVE , ha messo in luce il ruolo di Regioni ed Enti locali nelle sfide climatico-ambientali e nell'approvvigionamento energetico, con un focus particolare dedicato alle prospettive di sviluppo dell'idroelettrico, risorsa energetica centrale nel tratteggiare la strategia europea per la transizione ecologica.

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha sottolineato come le autorità locali abbiano un ruolo chiave da svolgere nella lotta contro il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità, sollecitando una sostanziale sincronia, a livello nazionale e subnazionale, degli sforzi rivolti alla transizione ecologica: "E' importante che i territori, in questa fase delicata in cui si sta avviando un nuovo mandato europeo, facciano sentire la propria voce. Le Regioni e le comunità locali sono i motori della transizione, permettendo alla nostra economia e alla nostra società di avanzare, creando realtà più competitive, resilienti, vivibili e salutari, ma devono avere gli strumenti anche normativi che agevolino la possibilità di prendersi carico del proprio territorio.".

L'Assessore agli Affari europei, innovazione, PNRR e politiche nazionali per la montagna, nonché membro del CdR, Luciano Caveri, ha invece evidenziato come le politiche europee legate al Green Deal debbano mantenersi ambiziose ma anche realistiche, mettendo al centro i bisogni di cittadini, imprese e territori. "Non possiamo permetterci di rinunciare agli obiettivi che l'Europa si è data sulle transizioni ecologica e digitale"ha precisato Caveri. "Tuttavia, dobbiamo fare in modo che queste sfide non si affrontino a spese dei territori più fragili e delle fasce sociali più deboli. Per questo, occorre marcare tutta l'azione europea con una politica di coesione forte e un'altrettanta forte dimensione territoriale, in modo che ogni città, regione o villaggio, aree di montagna comprese, non sia lasciato indietro".

A margine dell'evento, i partecipanti hanno inoltre avuto l'opportunità di visitare, il giorno precedente allo svolgimento del seminario, realtà significative del territorio valdostano afferenti alle tematiche oggetto dell'evento, in particolare la Centrale idroelettrica di Maën, grazie a una visita coordinata e guidata da CVA.

 

Le rôle des régions et des collectivités locales dans les défis climatiques et environnementaux au centre du séminaire du Comité européen des régions à Saint-Vincent

La Présidence de la Région et l'Assessorat des affaires européennes, de l'innovation, du PNRR et des politiques nationales de la montagne annoncent qu'hier, 13 juin, au Centre des Congrès du Grand-Hôtel Billia de Saint-Vincent, s'est tenu le séminaire international de la commission de l'environnement, du changement climatique et de l'énergie (ENVE) du Comité européen des régions (CdR), sur le thème « Les énergies renouvelables au service du territoire et l'impact climatique dans les zones de montagne : des solutions locales pour un développement durable européen ».

Le séminaire, auquel ont participé plusieurs représentants politiques locaux européens, dont le maire de Varsovie Rafal Trzarkowski et l'adjointe au maire de Budapest Kata Tüttö, respectivement président et première vice-présidente de la commission ENVE, a mis en évidence le rôle des régions et des collectivités locales dans le contexte des défis climatiques et environnementaux et de l'approvisionnement énergétique, avec un accent particulier sur les perspectives de développement du secteur de l'hydroélectricité, une ressource énergétique centrale dans l'élaboration de la stratégie européenne pour la transition écologique.

Le président de la Région, Renzo Testolin, a souligné que les autorités locales ont un rôle clé à jouer dans la lutte contre le changement climatique et la perte de biodiversité, et a invité à une synchronisation substantielle, aux divers échelons nationaux, des efforts visant la transition écologique : « Il est important que les territoires, dans cette phase délicate de commencement d'un nouveau mandat européen, fassent entendre leur voix. Les régions et les communautés locales sont les moteurs de la transition, qui permettent à notre économie et à notre société de progresser, à travers la création de réalités plus compétitives, résilientes, vivables et saines, mais elles doivent disposer des outils, notamment législatifs, pour prendre en charge la gestion de leur territoire ».

L'Assesseur aux affaires européennes, à l'innovation, au PNRR et aux politiques nationales de la montagne, ainsi que membre du CdR, Luciano Caveri, a quant à lui souligné que les politiques européennes liées au Pacte vert doivent rester ambitieuses, mais aussi réalistes, et se concentrer sur les besoins des citoyens, des entreprises et des territoires. « Nous ne pouvons pas nous permettre de renoncer aux objectifs que l'Europe s'est fixée en matière de transitions écologique et numérique », a déclaré M. Caveri. « Cependant, nous devons veiller à ce que ces défis ne soient pas relevés au détriment des territoires les plus fragiles et des groupes sociaux les plus faibles. C'est pourquoi il est nécessaire de marquer toute l'action européenne par une politique de cohésion forte et une dimension territoriale tout aussi forte, afin que chaque ville, région ou village, y compris les zones de montagne, puisse en bénéficier ».

En marge de cet événement, la veille du séminaire, les participants ont eu aussi l'occasion de visiter des réalités significatives du territoire valdôtain liées aux thèmes traités durant le congrès, en particulier la centrale hydroélectrique de Maën, grâce à une visite coordonnée et guidée par CVA.

 

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Fonte: Assessorato degli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 

 

 



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12 giu 2024

Immigrazione, arma per creare povertà.

Ora ripeto i dati già noti sulla distribuzione della ricchezza nel mondo.
Abbiamo un 1% che detiene il 50% della ricchezza prodotta, arriviamo al 10% che detiene 84%, se saliamo al 20% della popolazione si arriva al 93% della ricchezza mondiale, poi si aggiunge un altro 10% e si giunge al 30% della popolazione, con un 97% del PIL mondiale, quindi il 70% degli abitanti possiede a malapena il 3% della ricchezza prodotta, ovvero è alla fame.
In numeri questo 70% di esseri umani sono circa 5 miliardi e seicento milioni di individui, che per l'economia mondiale possono sparire, contando praticamente nulla dal punto di vista economico.
Certi esperti lo hanno pure affermato che costoro sono più dannosi che inutili e sarebbe meglio che scompaiano per sempre.
Però li ritroviamo lungo le vie migratorie e qualcuno li vende come manodopera sottocosto, per tutti gli usi legali ed illegali, da noi.
Che gioco schifosi c'è sotto?
Anche i più stupidi dei tardo progressisti si dovrebbero fare due domande e le risposte sono evidenti, razionali.
Cosa si dovrebbe fare per far uscire dalla miseria nera il 70% della popolazione mondiale?
Investire in istruzione, a casa loro, dando a tutti gli strumenti per creare un minimo di guadagno anche da loro, vincendo ignoranza, miseria e la maledetta abitudine di generare tanti figli, per avere poi braccia in aiuto, che oggi servono solo per ridurre sempre più le occasioni di sviluppo tra loro.
Invece cosa stanno facendo?
Stanno portando la miseria tra noi, con tutte le sue componenti culturali, con fatalismo, ignoranza, Islamismo, brutalità.
Costoro fanno concorrenza alla povera gente, tra noi, ai più deboli socialmente sia italiani, che di origine extracomunitaria.
Ecco a voi il risultato, la ricchezza anche da noi si concentra sempre più in poche mani.
Infatti i buonisti sono tutti di ceto medio alto o alto, non li trovi in quello popolare e si riducono in quello medio.
Chi deve prendere il treno per andare a lavorare sa cosa rischia tutti i giorni, chi ha un negozio pure, chi manda i figli a scuola, passando dalle stazioni, trema per loro.
Invece la concorrenza tra poveri, per lavori di nessuna specializzazione, porta a salari di uno o due Euro per ora lavorata, in nero, per tutti i nuovi e vecchi poveri.
Si voleva solo togliere reddito ai ceti popolari e a quello medio, per rendere più ricchi i ricchi.
A favore di questa politica abbiamo la sinistra e contro la destra?
Si sa che abbiamo il mondo al contrario, ormai i giochi politici ed economici sono tutti confusi o forse lo erano anche prima.

18 mag 2024

La Guerra oggi che senso ha?

Gli imperi da conquistare, con condottieri da ricoverare in psichiatria, oggi cosa significano?
Le spade e il coraggio fisico, pure da esaltati, cosa possono ottenere oggi, in un mondo dove la tecnologia supera e rende nullo ogni gesto ardimentoso, con i primi robot, che svolgono già oggi i lavori più pericolosi, anche in guerra? 
Le economie sono tutte interconnesse e basterebbero azioni economiche e finanziarie per mettere con le spalle al muro i nemici, ma questo non avviene e sorge un sospetto.
I conflitti militari, oggi più del passato, sono solo farse, giochi sporchi per favorire gruppi di potere economici, un tempo erano i mercanti che vendevano armi su tutti gli schieramenti in conflitto e si arricchivano.
Oggi il gioco lurido è sempre più palese, la guerra è sempre più uno stimolo forte contro la stagnazione economica, poi i regimi autoritari, fanatici o anche islamisti, sono dei consumatori ben paganti degli strumenti bellici.
Prima di parlare di una nuova politica per la pace sarebbe giusto proporre una cultura per la pace, che non premi più tiranni dementi, da ricovero coatto in manicomio, ma favorisca un'economia di pace.
Però so bene che tutto questo non esiste, che sia più facile favorire emiri, islamisti, dittatori da barzellette, perché i guadagni sono assicurati.
La pace sposa l'intelligenza, da sempre ed è per questo motivo che sono entrambe rare.

22 apr 2024

L'Italia è libera e democratica?

Si sa, anche gli asini volano, chi crede a tutto ciò che raccontano in TV può credere anche a questo.
In questi giorni ho visto le solite facce di militanti per i loro candidati, nelle piazze e mi sono sembrati i soliti musi, ma più brutti di sempre.
Sì, ci sono i soliti futuri vincitori di concorsi facili.
Poi ci sono quelli che puntano di più, in concorsi per attività professionali, dalla libera professione, all'assunzione e alla carriera nella società con partecipazione pubblica, diretta o indiretta, per i mille collegamenti che caratterizzano il nostro mondo lavorativo, aziendale.
Sì, questi battono le manine e puntano alla vittoria della loro lista, che nulla potrà cambiare.
Dietro abbiamo tantissimi reati, come interessi privati in atti pubblici, falsi e abusi di potere, che se sommati potrebbero portare a condanne per millenni di anni di carcere, se messi in fila ci potrebbero far arrivare alla fine dei tempi.
Gli italiani, tutti, sanno, vedono, borbottano e molti sogghignano, a denti stretti, ma questo letamaio è la base della nostra democrazia, della nostra Repubblica delle banane, rigorosamente italiane.
Quanto vale questa classe politica una volta salita al potere in questo modo?
Dovrà stare in silenzio, perché il marcio è tanto e se qualcuno aprisse gli scaffali dei segreti nazionali, i nostri miseri politicanti verrebbero spazzati via come quelli della Prima Repubblica.
Così ecco a voi le promesse mai mantenute, come il blocco navale, l'espulsione dei clandestini e dei delinquenti importati.
Abbiamo la promessa delle strade sicure, ma anche del lavoro con reddito minimo garantito, vecchia lotta politica dell'estrema sinistra extraparlamentare di un tempo, ma oggi del PD e dei grillini.
Chi decide da noi, in Italia?
È semplice, è chi detiene il nostro debito pubblico, che non sono solo le banche centrali e i grandi speculatori mondiali, ma tanti singoli cittadini, che al primo rumore vendono tutto.
Quindi la politica segue un programma utile ai profitti del momento, ovvero i migranti servono ancora, ma gli svantaggi e i costi crescono, quindi si mettono i primi blocchi e qualche espulsione in più.
Il crimine rende all'economia finanziaria, ma quando i danni saranno eccessivi si preferirà colpire, sequestrare, punendo finalmente anche i borseggiatori.
La politica contro la famiglia, con il crollo delle nascite, finalmente ha toccato il fondo e si è, speriamo, al giro di boa.
Cosa sono tutti gli starnazzi dei politicanti, con tanti farisei che si strappano le vesti, perché quello ha detto questo e quello?
La politica urlata, dai Mass-media, dai social, pare solo una grande pagliacciata, anche divertente se non ci costasse troppo, in tutti i sensi.

12 apr 2024

Il potere politico serve solo per far danni?

Il ridicolo di chi accusa gli altri, per i debiti e l'inefficienza, per guai causati da loro, è grande.
Il debito pubblico ci soffoca, ma a generarlo sono stati loro, per incapacità e stupidità.
Invece questi, al potere ora, ricordano i vecchi democristiani, per lo stile e i metodi, ma non hanno l'abilità dei loro predecessori in economia, che fecero crescere l'Italia come non mai, da quando esiste la penisola.
Il blocco navale non si vede, le espulsioni degli irregolari neppure, aiuti alle famiglie con figli sono solo delle briciole.
Cosa non va?
Siamo legati mani e piedi, come servi, a questa squallida Unione Europea, mentre la ricerca di manodopera, sotto pagata, è sempre grande.
Quindi i mussulmani sono i manovali ideali, se hanno sopra il loro Iman non protestano e tacciono, per condizioni di vita che i nostri lavoratori, giustamente, considererebbero inaccettabili e insorgerebbero.
Le nuove tecnologie avanzano e pure nel Sud, nei campi, dovranno inserire macchine agricole al posto di schiavi da un Euro all'ora.
Il mondo cresce, ma il potere è sempre in pugno, almeno in apparenza, a ottusi burosauri, che verranno spazzati via, prima o poi.
Invece chi comanda veramente è chi cavalca la tigre dell'Intelligenza Artificiale e di tutte le altre tecnologie.
I nuovi investimenti di molti fondi bancari vanno sempre più verso queste nuove direzioni.
Spariranno autisti, moltissimi impiegati, forse quasi tutti, con tutti gli addetti a lavori ripetitivi in ogni settore.
Pure i medici e gli avvocati dovranno adattarsi ad avere dei concorrenti intelligenti, anche se non umani.
La sensazione che il potere vero stia sfuggendo dalle mani dei politici, con elezioni varie truccate, con voti comprati e venduti dai mafiosi e dagli islamisti, pare sempre più reale. 
I politici starnazzanti conteranno sempre di meno, io dico grazie a Dio e potremo buttare nella spazzatura della storia clientelismo, traffici sporchi e teocrazie medioevali.
I nostri politicanti e la classe imprenditoriale parassitaria, legata alla politica, non hanno molto da campare, o cambiano o spariscono dalla storia, come avvenne per i feudatari di un tempo.

6 apr 2024

La de natalità e la politica bastarda e contraddittoria.

Mi ricordo bene i discorsi degli esperti negli anni Settanta sul problema dell'alto tasso natalità, che secondo loro era insostenibile, non solo nei Paesi poveri, ma anche da noi.
Si può dire che per decenni questa musica è risuonata, anzi qualche cretino la ripropone, sui soliti giornali sponsorizzati dallo Stato e quindi da noi, sostenendo che per fortuna ci sono gli immigrati.
Infatti l'integrazione è fallita e abbiamo in compenso le baby-gang, per un improbabile futuro di super esperti informatici, mentre questi, oltre a rapinare, spacciare, picchiarsi e picchiare non sanno fare altro.
Sì, i futuri lavoratori di cui abbiamo bisogno sono europei e di Cultura occidentale, peccato per i nostri pennivendoli che pure loro li stanno già sostituendo con l'IA e il loro futuro appare nero.
Quindi, finalmente, si sono accorti che rischiamo di estinguerci, di essere sostituiti da bande di disadattati multietnici, trasformando le nostre città in grandi depositi di immondizia tossica, in tutti sensi, anche in quelli umani.
Così si cerca di far tornare il numero medio di figli per donna al 2,1, necessario per salvare il nostro futuro, la nostra civiltà, anche se a loro, i padroni dell'economia, interessano solo i loro investimenti finanziari, che crollerebbero con il crollo della popolazione legata alla nostra cultura.
Sì, hanno scoperto l'acqua calda, ma è meglio tardi che mai.
Io sono certo che la natalità tornerà a livelli accettabili, da anni si parla di utero artificiale, con i pregi e i difetti di tale strumento, che renderebbe più semplice alle donne mantenere il lavoro ed avere figli.
Però non è solo una questione} tecnologia ed economica, è tanto una faccenda culturale, le famiglie, più o meno unite, hanno un figlio unico, perché, giustamente bisogna mantenerlo sino alla laurea e oltre, spesso quasi sino ai trent'anni.
Esistono motivazioni di mentalità, di egoismo individualista, dove se non dai tutto ai figli ti senti un fallito, mentre sarebbe meglio fornire ai figli la voglia di fare, prima studiare e poi lavorare, virtù spesso rare.
Sì, la fine della cultura famigliare tradizionale, patriarcale e matriarcale, ci sta portando verso il declino, come popolo.
Forse qualche passo in dietro non farebbe male.

10 dic 2023

La politica dei venduti.

Noi siamo un Paese messo male e anche molto bene, siamo al centro del Mediterraneo e in una posizione strategica fondamentale per i commerci mondiali.
Chi vuole andare a Nord, nel centro Europa, deve passare da noi, conviene passare da noi, o attraverso i Balcani, però suddivisi in diverse nazioni, diversi Stati e spesso in contrasto tra loro.
Quindi i commerci, via nave, hanno a che fare con la nostra penisola, direttamente, ma anche indirettamente, per eventuali appoggi con i nostri porti.
Pure l'invasione, programmata da bande criminali internazionali, che ci perseguita, passa da noi, ma loro puntano a Nord, oltre le Alpi.
I motivi dell'invasione sono sia criminali, delle organizzazioni malavitose, che per lo sfruttamento della manodopera sotto costo. 
Oggi tutto questo sta creando grossi problemi, che stanno ricadendo sulla nostra economia, quindi si sta spalancando l'idea che il crimine alla fine crea più danni che vantaggi per l'economia.
Per far saltare questo castello di carta straccia basterebbe far saltare il dominio finanziario delle monete.
Infatti si regge sul cambio monetario, dove certi lavori conviene svolgerli nei Paesi che usano le monete forti, come l'Euro, ma poi questi denari conviene spenderli nei Paesi con le monete svalutate, per meglio sfruttare il cambio.
Se sparisse questa differenza, che Putin e amici cercano di far saltare con i Brics, ovvero colpendo il predominio monetario statunitense con il Dollaro e indirettamente con l'Euro, il mondo cambierebbe.
Se non ci fossero queste differenze monetarie non solo non verrebbero da noi, ma addirittura molti di loro se ne andrebbero.
Per ora il mondo si regge su queste regole finanziarie e le nuove monete rimangono solo per i giochi speculativi.
Sì, purtroppo il costo del lavoro, sotto pagato in questo modo, è la prima causa della nostra rovina, proprio l'Euro, moneta forte, attira manovali e criminali in massa.
Dietro ai buonisti abbiamo interessi finanziari speculativi, giochi sporchi che servono a far arricchire i viscidi speculatori, mentre i ceti medi e medio bassi impoveriscono.
Infatti i più ricchi del mondo, l'1%, detiene il 50% della ricchezza mondiale, si stanno allargando, anche a nostre spese. 
Quanto pesi l'immigrazione indiscriminata non lo so, ma è chiaro, secondo la logica del mercato del lavoro, che se pago sempre meno i lavori non specializzati i locali perdono fette di benessere, in particolare coloro che svolgevano certi mestieri di basso livello. 
È questa la prima causa della povertà dei ceti popolari in Italia, lo potrebbero capire anche i grassi prelati in affari e i buonisti che scrivono idiozie sui giornali, i sindacalisti, quelli che paghi due e prendi tre, i politici progressisti, che difendono l'invasione e il salario minimo, ma non parlano del mondo del lavoro nero, dove la miseria cresce.

7 dic 2023

Riunito il Comitato di sorveglianza del Programma regionale Valle d’Aosta FESR 2021-2027 e del Programma operativo “Investimenti per la crescita e l’occupazione 2014/20 (FESR)


 


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COMUNICATO STAMPA

Aosta, giovedì 7 dicembre 2023

 

Riunito il Comitato di sorveglianza del Programma regionale Valle d'Aosta FESR 2021-2027 e del Programma operativo "Investimenti per la crescita e l'occupazione 2014/20 (FESR)

 

L'Assessorato degli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna informa che mercoledì 6 dicembre si è riunito, presso la sala civica dell'Area Megalitica di Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta, il Comitato di Sorveglianza del Programma regionale Valle d'Aosta FESR 2021-2027 e del Programma operativo "Investimenti per la crescita e l'occupazione 2014/20 (FESR)" il cui compito è sorvegliare l'attuazione degli stessi e i progressi compiuti nel conseguimento degli obiettivi.

Al Comitato, presieduto dall'Assessore Luciano Caveri, hanno partecipato i rappresentanti della Direzione generale della Politica regionale e urbana della Commissione europea, del Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell'Agenzia per la Coesione Territoriale, del Ministero dell'Economia e delle Finanze del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – IGRUE, dell'Amministrazione regionale, del Partenariato economico e sociale e degli organismi che rappresentano la società civile.

"Ci troviamo in un luogo simbolico –evidenzia l'Assessore Luciano Caveri – l'Area Megalitica ha ricevuto i contributi del FESR ed è diventato un luogo di culto europeo con ben seimila anni di storia. Il FESR oltre alla cultura finanzia obiettivi importanti come il contrasto al cambiamento climatico e l'energia, cari a un territorio di montagna come il nostro che, per le difficoltà che incontra, necessiterebbe di un trattamento differenziato".

Nella prima parte della riunione il Comitato è stato informato sullo stato di attuazione del Programma regionale Valle d'Aosta FESR 2021-2027, la cui dotazione finanziaria ammonta complessivamente 92,4 milioni euro (di cui 40% quota UE, 42% quota Stato, 18% quota di cofinanziamento regionale). In particolare, sono stati illustrati i progetti avviati nell'ambito della digitalizzazione e connettività digitale, adattamento ai cambiamenti climatici, prevenzione dei rischi idrogeologici, ricerca e innovazione ed energia.

Dopo le informative sulle azioni di comunicazione e sulle attività del Punto di contatto regionale, i lavori del Comitato sono proseguiti con l'illustrazione dei progressi compiuti nell'ambito del rafforzamento amministrativo.

La seconda parte della riunione si è invece concentrata sul buon avanzamento del Programma operativo "Investimenti per la crescita e l'occupazione 2014/20 (FESR)" che ha consentito alla Regione di ottenere, a seguito di certificazione delle spese sostenute alla Commissione europea, il rimborso della quasi totalità delle risorse UE assegnate. I lavori sono terminati con le informative sulle attività di valutazione, audit e comunicazione.

Nel corso della seduta, il Comitato di Sorveglianza è stato inoltre chiamato ad approvare, oltre a modifiche non sostanziali al proprio regolamento interno, anche alcuni aggiornamenti al Piano Unitario di Valutazione della Politica regionale di sviluppo 2021/27

 

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5 dic 2023

Riunito il Comitato di sorveglianza del Programma regionale Valle d’Aosta FSE+ 2021/27


 


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COMUNICATO STAMPA

Aosta, martedì 5 dicembre 2023

 

Riunito il Comitato di sorveglianza del Programma regionale Valle d'Aosta FSE+ 2021/27

 

L'Assessorato degli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna comunica che oggi, martedì 5 dicembre, si è riunito, presso la sala conferenze dell'Institut Agricole Régional ad Aosta, il Comitato di sorveglianza del Programma regionale Valle d'Aosta FSE+ 2021/27.

Al Comitato, presieduto dall'Assessore Luciano Caveri, hanno partecipato rappresentanti della Direzione generale Occupazione, affari sociali e inclusione della Commissione europea, dell'Agenzia nazionale per le Politiche attive del lavoro, del Dipartimento per le Politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Ragioneria generale dello Stato in seno al Ministero dell'economia e delle finanze, dell'Agenzia per la coesione territoriale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del partenariato istituzionale e dell'Amministrazione regionale.

Sono stati forniti aggiornamenti sull'avvio degli interventi previsti nell'ambito del Programma regionale FSE+ 2021/27, la cui dotazione finanziaria ammonta a 81,5 milioni di euro. In particolare, sono stati approvati recentemente un avviso pubblico per la realizzazione di interventi formativi rivolti ai lavoratori delle imprese regionali e un progetto di potenziamento dei servizi per l'utenza dei centri per l'impiego mediante l'assunzione di nuovo personale, mentre sono in fase di elaborazione gli ulteriori interventi previsti dal Calendario degli inviti a presentare proposte (https://new.regione.vda.it/europa/fondi-e-programmi/fondo-sociale-europeo-plus/bandi-e-avvisi/calendario-degli-inviti-a-presentare-proposte) approvato nel corso del 2023.

Il Comitato è stato chiamato ad approvare, oltre alle modifiche al proprio regolamento interno, anche le modifiche al Piano Unitario di Valutazione della Politica regionale di sviluppo 2021/27. Inoltre, sono stati riferiti gli aggiornamenti in merito alle iniziative di comunicazione, al soddisfacimento delle condizioni abilitanti, alle azioni del Punto di contatto regionale e al coordinamento delle azioni del Programma con gli altri Programmi, tra cui il PNRR.

"Le risorse a valere sui progetti del PNRR che sono ormai in fase di attuazione – afferma l'Assessore Luciano Caveri - costituiscono da un lato elementi di forte impatto positivo sul nostro territorio regionale ma, dall'altro, ci obbligano ad un fondamentale lavoro di coordinamento tra i vari fondi strutturali al fine di garantire una spesa, non solo efficace ed efficiente, ma anche e soprattutto complementare ed integrata che si può ottenere solo grazie ad una strategia unitaria. In questo senso l'aver ricondotto sotto un unico assessorato tutti i vari fondi europei e nazionali facilita questo lavoro."

Infine, considerato che il Comitato assume anche le funzioni di sorveglianza del Programma operativo 'Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione 2014/20 (FSE)', le cui attività si chiuderanno entro la fine del 2023, è stata delineata una panoramica dello stato di avanzamento del Programma in vista della chiusura, che non presenta particolari criticità di raggiungimento dei target di spesa.

 

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4 dic 2023

Riunione annuale del Comitato di sorveglianza del Programma regionale Valle d’Aosta FSE+ 2021/27


 


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COMUNICATO STAMPA

 Aosta, lunedì 4 dicembre 2023

 

Riunione annuale del Comitato di sorveglianza del Programma regionale Valle d'Aosta FSE+ 2021/27

 

L'Assessorato degli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna ricorda che domani, martedì 5 dicembre, alle ore 9.00, si riunirà, presso la sala conferenze dell'Institut Agricole Régional ad Aosta, il Comitato di sorveglianza del Programma regionale Valle d'Aosta FSE+ 2021/27.

Il Comitato, cui sono attribuiti i compiti di sorveglianza sull'attuazione del Programma FSE+ 2021/27 e del Programma 'Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione 2014/20 (FSE)' è presieduto dall'Assessore On. Luciano Caveri.

E' prevista la partecipazione dei rappresentanti della Direzione generale Occupazione, affari sociali e inclusione della Commissione europea, dell'Agenzia nazionale per le Politiche attive del lavoro, del Dipartimento per le Politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Ragioneria generale dello Stato in seno al Ministero dell'economia e delle finanze, dell'Agenzia per la coesione territoriale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del partenariato istituzionale e dell'Amministrazione regionale.

Per quanto riguarda il Programma regionale FSE+ 2021/27, la riunione sarà l'occasione per presentare gli interventi avviati e in programma e il Comitato sarà chiamato ad approvare, oltre alle modifiche al proprio regolamento interno, anche le modifiche al Piano Unitario di Valutazione della Politica regionale di sviluppo 2021/27.

Per il Programma FSE 2014/20 sarà fornita una panoramica dello stato di avanzamento del Programma in vista della chiusura.

 

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Fonte: Assessorato degli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 

 

 



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14 nov 2023

I terroristi islamici, utili idioti di poteri criminali.

Ho letto un articolo che parla di internet che serve ai terroristi dell'Isis per diffondere la loro propaganda ed organizzarsi.
Tutti però sappiamo che di celato in rete c'è molto poco, anzi, di fatto nulla, tranne qualche hackers, che però è protetto da strani interessi economici, con i paradisi fiscali alla luce del sole e tutto è identificabile.
Scrivere, diffondere in rete significa mostrarsi al Grande Fratello, ovvero a un sistema che controlla tutto e tutti.
Lo sanno bene gli uomini d'onore, che lo evitano e preferiscono i pizzini.
Ora dietro a costoro ci sono soldi e affari, interessi e scontri tra potenze geopolitiche, finanziarie ed altro.
Io non credo che sia possibile che costoro rimangano nell'anonimato impunemente, ma qualcuno ha interesse a distrarci da altri problemi, per metterci sotto controllo meglio.
Anche se i filo integralisti, politicamente corretti, io dico politicamente deficienti, non mancano e poi, i poverini, ti raccontano tutte le idiozie e tutte le panzane che trovano in rete, rendendosi ridicoli, io insisto a costatare che l'islam resiste, persiste nella sua forma attuale, medioevale, perché a molti fa comodo.
Mi ricordo bene che i più ricchi del mondo, negli anni Sessanta e Settanta, erano gli sceicchi, il primo tra tutti era quello del Kuwait, che entrava, come esempio, pure nelle battutine pubblicitarie.
Oggi tali signori restano ricchi, ricchissimi, ma il potere economico è passato nelle mani di faccendieri, abili investitori nel settore informatico, o è in pugno a industriali cinesi e indiani.
Inoltre le masse islamiche, che hanno tantissimi figli, non soffrono dell'inverno demografico, perché le donne sono recluse da loro per fare questo, sono tra le più povere nel mondo, sia nelle loro terre di origine, che da noi.
Infatti gli infedeli sono sempre più ricchi di loro, come in Indonesia, quando ogni tanto scatta la caccia ai cinesi, che detengono l'economia locale, con massacri vari.
Sì, gli infedeli sono perseguitati da loro, ma senza infedeli, armeni, copti, caldei, cinesi nell'estremo oriente, loro creperebbero di fame, sarebbero una massa incapace di agire e di progredire.
Io, a questo punto, sono certo che gli islamisti hanno coloro che li proteggono, sì, i tagliagole si potrebbero fermare, arrestare in massa, quasi tutti, ma non si vuole,  perché conviene tenerci tutti sotto pressione.
Il mondo cambia e non riesco ad immaginare, in un futuro super tecnologico dove la prima dote è la razionalità, una realtà dove abbiamo masse di semianalfabeti e di analfabeti, senza capacità tecniche e scientifiche, di gente che attende il suo fato divino rassegnata.
Per carità di faciloni che credono ancora nel partito unico della sinistra e restano fedeli a......  non si capisce bena cosa, ora alla linea politica portata avanti da una miliardaria svizzera statunitense, ne abbiamo ancora tanti, troppi.
Prevedere che tutte queste folle avranno un avvenire tragico e che i vari integralismi servono per indirizzarli verso il precipizio è facile.
La guerra tra Hamas e Israele ne è un esempio, stranamente Hamas ha attaccato impunemente, senza che il servizio segreto israeliano si accorgesse di qualcosa.
Poi la risposta israeliana è stata feroce, brutale, da pulizia etnica, giustificata dall'aggressione precedente.
Sospettare qualcosa di marcio sotto è lecito, ma di prove non ne ho.
Essere filo palestinesi significa, per me, essere anti islamista e anche anti islamico.
Se si liberassero del fanatismo, almeno quello, avrebbero più possibilità di ottenere qualche risultato.
L'islam, così proposto ancora oggi, con le donne costrette con il velo, con la mancanza di dialogo ed ogni osservazione logica, ogni barzelletta ingenua, diventa blasfemia per loro, pare una riesumazione.
Se diventassero veramente democratici e accettassero un confronto, fatto difficilissimo anche tra noi con i poveri irriducibili della sinistra storica, accettando che le loro donne, le loro figlie si vestano come meglio preferiscono e credano in ciò che vogliono, quello che appare all'orizzonte è una grandissima mattanza.
Il terrorismo ci colpirà con ferocia, già lo fanno con la criminalità e gli stupri, poi il volto buonista dell'Occidente è solo una maschera che nasconde una grande ferocia, che esploderà con le nuove tecnologie.
Scusate il pessimismo, ma non riesco immaginare per il futuro un mondo fermo al VII secolo dopo Cristo, quando Maometto predicava la guerra santa.

21 ott 2023

I taglia gole sono a migliaia tra noi.

Ora si preparano a tagliarci la gola, ma era ed è tutto prevedibile. 
Stanno chiudendo il recinto, ma i buoi sono già fuggiti, ma era facile predirlo, senza essere chiaroveggenti.
Tutti coloro che possedevano e possiedono idee, nozioni storiche, con un minimo di intelligenza, potevano immaginarlo.
Quando spalancarono le porte agli immigrati illegali, tra noi, il fatto fu presentato come un atto di carità cristiana, di giustizia verso i più poveri del mondo, verso i popoli del Terzo Mondo, come si definivano un tempo i Paesi fuori dai due blocchi della Nato e del patto di Varsavia.
Gli italiani furono definiti, dai soliti squallidi pennivendoli, come dei lavativi perché certi lavori non li volevano più svolgere, sotto costo e si dovevano importare costoro.
Così iniziò quella che fu una truffa storica, un inganno evidente, con il fine di far crollare i salari dei ceti più deboli e non specializzati.
Il gioco riuscì bene, i manovali italiani subirono il pubblico disprezzo, mentre i nuovi arrivati vennero visti come lavoratori indefessi.
Poi pure certi lavori illegali furono sostituiti dai nuovi arrivati, prostituzione, spaccio di sostanze stupefacenti.
Tanti manovali del crimine furono ben accolti, ma soprattutto si scelsero le persone, i popoli che culturalmente non potevano essere integrati, se non con una rivoluzione mentale, un salto culturale.
Sì, dietro c'era una politica ben chiara, quella del lavoro nero e dei mestieri di basso livello e questo per contrastare il costo del lavoro, che per certi politici era la prima questione nazionale.
Non era la corruzione dilagante, non era il lavoro nero e sommerso, che da noi rappresenta il 10% del PIL, ma il costo del lavoro, che poteva e si può combattere con intelligenza, con le nuove tecnologie.
Per ottenere una crescita naturale dell'economia servono politiche pulite, senza isterismi sindacali, senza mazzette sotto banco e investimenti, con il favorire i nostri tecnici.
Sì, serviva una politica del lavoro da Terzo Millennio, ma la nostra casta dominante, corrotta e corruttrice, preferiva e preferisce il pattume, il pantano, da dove è sorta e dove si sente a suo agio.
Così si scelsero loro, i meno integrabili, anzi gente che ci odia perché siamo infedeli, da combattere e rendere schiavi o da convertire con la forza.
Avere gente simile tra noi aveva un suo chiaro scopo, per ora si utilizzano, poi, quando le nuove tecnologie li renderanno inutili, verranno segregati in ghetti e se diventassero ancora più violenti, saranno espulsi.
Ho letto che tra i 5 milioni di immigrati in Italia, che poi abbiamo molti comunitari, tanti europei e quelli che noi vediamo come stranieri, africani e islamisti, sono circa un paio di milioni, ben un milione e seicentomila vivono nella povertà estrema.
Quindi, tranne qualche raro mullah e amici, tutti costoro sono nella miseria, nella povertà.
Vivono con i sussidi pubblici, anche con i soldi che ottengono dagli assegni famigliari ed eccoli che vedi famigliole di 3, 4 e più bambini, sicuramente in condizioni di miseria per la nostra mentalità, ma, ne sono certo, mamma e papà campano grazie ai loro bambini, con i contributi pubblici.
Sì, poi l'invidia trova spiegazioni nell'odio contro gli infedeli, che hanno ciò che non meritano, perché Allah premia i suoi fedeli e se gli infedeli hanno di più è perché sono ladri, perché loro, fedeli in Allah, non ci hanno fatto la guerra.
Ecco che il Ministero dell'Interno ci segnala che abbiamo circa 28 mila radicalizzati sul nostro territorio, ma io dico che tutti gli islamici sono potenziali taglia gole.
Era tutto previsto?
Qualcuno ha giocato sporco a nostre spese?
Io ne sono convinto, anche se non mi immagino individui coperti da cappucci in riunioni segrete.
Chi ci ha fatto invadere è la stessa genia che ha combattuto e combatte contro la famiglia naturale, perché avere troppa gente nell'era dell'automazione significa doverla mantenere e vedere problemi sociali, quindi era meglio avere famigliole con un figlio solo, ma capaci di spendere bene i loro soldi.
Oggi mancano bambini?
Era tutto previsto e si cerca di far ripartire un po' la bistrattata famiglia naturale, gli immigrati non sono adatti a diventare tecnici e ingegneri informatici, per i solito motivi culturali.
Se poi qualcuno si troverà con la gola tagliata, perché il demente di turno ha deciso di andare in paradiso a cercare un po' di vergini con cui divertirsi, non preoccupatevi, loro hanno calcolato anche questo, poi non saranno le loro gole a subire il trattamento, saranno le nostre.

14 ott 2023

La crudeltà è la ferocia sposano l'imbecillità.

Non parlo solo dell'odio tra israeliani e palestinesi, quello nasconde brutalità da entrambe i fronti da decenni.
Sono rimasto sorpreso dall'odio, che ricorda troppo quello della Seconda Guerra Mondiale, contro i nemici.
I nemici non sono umani, pare percepire dai discorsi politici che escono, quando si tratta questa questione israeliana e araba veramente molto complessa per essere considerata con argomentazioni da tifo da stadio.
Oggi però la discesa in politica dei gruppi partitici nazionali supera la loro meschinità e la loro mediocrità, come persone e si trasforma in un gioco delle posizioni che nasconde interessi politici ed elettorali.
Un fatto mi sorprende e mi preoccupa tantissimo, la grande crudeltà e l'immensa ferocia dei manifestanti, su tutti i fronti, che trattano il nemico come insetti molesti.
I bambini vengono usati come ostaggi, una vera e lurida vigliaccheria, che dimostra la stupidità di chi comanda e ci porta verso prospettive mostruose, da olocausto.
Infine nelle nostre strade l'odio prende forma e i fanatici, spesso dementi falliti nella vita, alzano la voce e minacciano.
Mi dispiace per i filo palestinesi, ma sono convinto di un fatto, la forza di Israele sta nella loro predisposizione allo studio e all'organizzazione, da loro ci sono istituti di ricerca di importanza mondiale, da loro si fa dell'agricoltura sperimentale, da loro l'economia funziona perché sanno che l'impegno e la conoscenza sono alla base dello sviluppo.
Invece dall'altra parte abbiamo la rassegnazione islamica, la madre di tutte le miserie umane, sociali ed economiche.
La questione palestinese deve essere trattata con onestà e intelligenza, ma ne ho vista poca, anzi quasi niente.
Ora qualcuno sta spingendo verso la guerra anti Occidente molti fronti fermi da anni.
Forse sarebbe meglio per tutti iniziare a trattare e arrivare alla pace, perché il prossimo fronte potrebbe aprirsi in Africa, altri sono pronti a scoppiare in Asia.
È una visione che abbiamo dell'Occidente che sta saltando, il mondo non vuole più sottostare al predominio economico e finanziario di pochi Paesi, del Dollaro e dell'Euro, che li schiaccia nella miseria.
Il problema sta nel fatto che abbiamo una classe politica che non capisce, da tutte le posizioni pare ferma a decenni fa e vede tutto come fosse un brutto film Western, dove gli indiani, oggi detti nativi americani e cowboy si scontrano, dove c'è chi fa il tifo per gli uni o per gli altri.
Mi dispiace, ma la realtà è molto più complessa e lo scalpo lo rischiamo pure noi, nella vita quotidiana, tra islamisti quindicenni e tagliagole dementi che hanno deciso di andare in paradiso sgozzando infedeli.

12 set 2023

Quando lo Stato manca viene sostituito.

Le sentenze demenziali, di una parte della magistratura, mostrano un fatto tragico, abbiamo certi giudici, che difficilmente avrebbero superato la Terza Elementare in condizioni normali.
A forza di mettere certi imbecilli nei posti di comando, da manipolare per i propri usi e consumi da parte di loschi faccendieri, ci siamo ridotti molto male.
Chi ha favorito questa marionette?
Il sistema della corruzione nazionale e di individui potenti, così definiamoli, ci hanno dato personaggi con modi e atteggiamenti degni di bravi comici del passato, che si mostravano come divertenti caricature e ne ho visti troppi nella mia vita.
Sono costoro che scrivono sentenze risibili e tragiche per le conseguenze che comportano.
I ladri sono difesi da un certo tipo di stampa, foraggiata dai contributi pubblici, ovvero abbiamo tanti disperati che per loro pulire i cessi sarebbe stata la massima aspirazione, se non ci fossero gli amici dentro il parastato, dentro i meandri del potere, che spesso esce dalla logica politica ed elettorale, che paga il giornaletto in cambio di favori.
Il primo fine sta nella protezione del posto, ottenuto senza meriti, per loro e per i loro aggregati, poi abbiamo i vantaggi economici che si ottengono, da noi da decenni, con gli appalti e il favore della stampa democratica verso la corruzione.
Questi pennivendoli difendono l'indifendibile, cadendo nel ridicolo, ma hanno sempre dalla loro un apparato di favori, di complicità e di parassitismo, che deruba lo Stato.
I miliardi buttati in truffe, per quota 110 e per il reddito di cittadinanza, provvedimenti già dalla dubbia efficacia e legittimità, dimostra che il popolo che se ne frega dei saccheggi, che batte le mani ai mafiosi, esiste ed ben pasciuto.
Poi il commercio di carne umana prosegue e a pagare siamo noi, che perdiamo sicurezza, in particolare sono donne ed anziani, che vivono accanto a costoro e devono sempre prendere il treno, il mezzo pubblico per lavorare o per le proprie commissioni.
Si rischia in tanti, la cronaca nera è zeppa di violenze, di tentate violenze, di rapine e di furti in casa, da parte di costoro, ma in troppi si considerano al sicuro, con la porta blindata appena messa, con l'uscita di casa a orari non serali.
Ormai il 90% delle persone ha paura e teme gli invasori, infatti 87% degli intervistati erano a favore della giustizia fai da te, contro lo scippatore indiano.
Ricordo agli idioti, che si riempiono la bocca di proclami, che se lo Stato è assente qualcuno lo sostituirà ed agirà di conseguenza.
Allora voglio fare un'ipotesi fantascientifica, ma forse già realizzabile, basterà che qualche tecnico abile, unitosi con altri, magari al femmine o per difendere moglie e figlie, decida di dare sicurezze nelle strade, contro gli invasori, utilizzando droni, robot o anche sostanze chimiche e tossine varie, da utilizzate per ripulire le strade e l'Italia, forse l'Europa, per vedere cose terribili e senza trovare i colpevoli.
Chi li fermerà, i tecnici vincitori di concorsi truccati all'italiana?
Ricordo che la prima causa dell'evasione fiscale, la prima giustificazione, sta nella sfiducia nello Stato.
Chi detiene l'economia finanziaria punisce i Paesi senza sicurezza e premia quelli stabili.
Forse, anzi certamente, pure da questo mondo arriverà uno sprono verso la giustizia fai da te, o per una nuova dittatura militare.
A pagare sarà la nostra libertà, ma quando diventa legittimo picchiare la propria moglie, in rispetto dei valori culturali tradizionali, quando non si può fermare una figlia ancora bambina, con uno schiaffo, per impedirle di mettersi a disposizione dei pedofili, anche un regime militare è preferibile a tutto questo pantano.

26 ago 2023

La classe politica è serva di interessi biechi e stupidi.

Non credo che i padroni del mondo siano scaltri malvagi, nascosti nell'ombra.
Di imbecilli in sette e sotto sette ne abbiamo tanti, ma alla fine ottengono carriere meschine, squallide e nulla più, fanno fuggire le menti migliori all'estero, bloccate e odiate da loro perché valide, ma di grandi carriere non ne ottengono.
Invece credo che a gestire il mondo sia la somma di tanti interessi piccoli e miserelli e nulla più.
Perché ci invadono?
Perché qualcuno vuole risparmiare sul costo del lavoro e questi non sono dei miliardari, ma dei meschinelli che temono la tecnologia, tagli ai posti di lavoro, da sostituire con dei tecnici capaci.
Abbiamo tanti investitori, non ricchissimi, che guardano giustamente i profitti, ma se non li ottengono cambiano banca e spingono sempre più le attività produttive verso tecnologie ad alta resa.
Da tutto questo partono le scelte politiche e l'accoglienza serve, rende molto, a troppi, poi se a pagare sarà la ragazzina che va al parco o la vecchietta che fa la spesa, aggredite da balordi multietnici o da bay gang di cittadini italiani appena fatti, freschi, freschi, non importa, per ora.
L'ordine e la sicurezza nelle strade sono una necessità anche economica e la loro mancanza ha un costo, meno ne abbiamo e più l'economia ne risente.
Quindi gli affari sporchi a un certo punto verranno declassati e le scelte economiche, che stanno alla base di tutte le conseguenze politiche nazionali, saranno veramente per la sicurezza, per espellere i migranti, diventati più costosi che redditizi.
A quel punto o si creeranno condizioni per il rientro dei migranti a casa loro o verso altri Paesi, come oggi capita già, oppure avremo le pulizie etniche, facilmente celate con trucchi facili facili contro i clandestini, anche se la magistratura non vuole io li chiamo così, che possono sparire senza lasciare traccia, perché non esistono ufficialmente sul suolo nazionale.
Vedete voi, ma poi le cose prenderanno una strada difficile e dura, i porti chiusi e il ricollocamento a casa loro sarà una buona scelta o altri faranno altro, che non oso neppure immaginare.
Essere contro l'immigrazione è una scelta onesta, coraggiosa ed umana, io dico cristiana, perché i cristiani, quelli veri, non seguono il profitto delle loro scelte ed opinioni, ma denunciano il marcio e le ipocrisie dei vari farisei.

15 ago 2023

La politica della sinistra è a favore delle banche.

Il nostro debito pubblico è stato una fonte di guadagno per le banche nazionali, che ne detengono quasi la metà, mentre le famiglie italiane possiedono oggi il 9% del debito.
Un 35% è in mano agli stranieri, che potrebbero metterci in croce, mentre una parte, circa il 15%, è della banca Centrale Europea.
Perché dico questo?
È semplice, perché chi detiene il debito pubblico di una nazione ne controlla la politica eppure i risparmiatori italiani potrebbero comprare questo debito e in parte lo stanno comprando, a un tasso fisso in base all'inflazione, che ci libererebbe dagli stranieri.
Questa libertà è fondamentale perché la crescita del debito negli ultimi anni non è dovuta alla crescita delle spese dello Stato, ferme per legge alle entrate, ma è frutto della speculazione nazionale ed internazionale.
Mi spiego, stiamo pagando sempre più interessi a banche nazionali e ai grandi investitori internazionali, senza ricevere vantaggi, in investimenti per lo sviluppo.
Una scelta corretta del governo attuale sta nel favorire la trasformazione del nostro debito in fondi, titoli per i nostri risparmiatori, che con i loro conti in banca se lo potrebbero mangiare facilmente, ma la paura è tanta.
Sì, a questo punto passo alle scelte economiche e finanziarie del passato, dei governi a 5 Stelle e del PD per esempio.
Se io fossi uno speculatori senza scrupoli favorirei le politiche populista e demenziali, facendo sperperare miliardi di Euro, come è capitato, in banchi a rotelle, in RDC, in investimenti disastrosi vari, così da permettere di far salire i tassi sui miei titoli, in mio possesso.
Chiaramente non avrei interesse a far fallire lo Stato italiano, ma almeno conviene a tenerci sotto controllo e sotto pressione.
La scelta di trasformare il debito, facendolo tornare nazionale, è la migliore, ma servono anni di politica stabile.
Il vantaggio primo sarebbe nel far tornare in Italia gli interessi che lo Stato paga, favorendo la nostra economia.
Poi saremmo liberi di agire liberandoci di pesantissime pressioni internazionali.
In pratica, se si riuscisse a trasformare il debito pubblico in debito solo italiano, con tassi di interesse che toccano l'inflazione, questo calerebbe automaticamente sul rapporto con il PIL italiano, che crescerebbe senza problemi, senza blocchi vari.
Diciamo che forse la politica della sinistra, da Prodi in poi, era finanziata e favorita da gente che ci svendeva per trenta denari.

23 giu 2023

Il potere e i suoi crimini.

Se oggi abbiamo delinquenti liberi di agire non è perché ci sono poteri democratici e in difesa dei diritti umani.
Anzi siamo all'opposto, quello che è capitato a Firenze, dentro un albergo occupato dai malavitosi, che lo gestivano liberamente, dimostra che il crimine è forte e lasciato agire perché abbiamo chi non fa il proprio dovere, politici e magistrati al primo posto.
Perché non agiscono?
Perché o sono negligenti oppure sono corrotti, diciamo che più che non voglia di agire abbiamo complicità reale.
Il meccanismo è evidente, abbiamo forze politiche corrotte, non guardo la posizione politica, che lasciano agire e impediscono alle forze dell'ordine di muoversi.
Poi abbiamo il mondo dei servi inutili, ovvero coloro che non fanno il loro dovere perché obbediscono ai politici, magistrati e giornalisti per esempio.
Costoro non si sporcano mai le mani, direttamente, ma sostengono le tesi che favoriscono il crimine, dalla panzana sugli sbarchi, con l'obbligo di mantenere gli invasori, alle carceri disumane, fatto vero, ma risolvibile con l'obbligo del lavoro per i carcerati.
Diciamo che sarebbe giusto applicare il principio che chi non lavora non mangi neppure.
Quindi abbiamo le varie complicità, dai delinquenti diretti, in azione a chi non vede e non agisce, a chi considera tutto normale, come lo spaccio di stupefacenti e le varie prostituzioni, libere e democratiche.
Il crimine è un motore dell'economia e a lasciar fare non sono solo chi ricicla e ci guadagna direttamente, non sono solo i consumatori di sostanze e i vari clienti delle varie prostituzioni, abbiamo il popolo che accetta tutto ciò come se fosse normale.
Sì, durante la Prima Repubblica la corruzione era vista da tutti e mi ricordo chi rideva nelle assurdità di certi concorsi, vinti da individui semianalfabeti, il tutto visto come normale ed ovvio, oltre che giusto.
Il raccomandato di allora era un militante del partito, dei partiti al potere, che andavano dal PCI alla DC.
Tutti sapevano che certi super ricchi erano dei riciclatori dei soldi sporchi, ma nessuno si scandalizzava.
In fondo la gente, la maggioranza silenziosa, approva e accetta lo schifo dilagante, ma a pagare sono i più deboli, la ragazza che deve andare a scuola ed è a rischio aggressione, per esempio.
Io mi ripeto, in fondo i buonisti sono peggio dei nazisti, ma sono anche molto ipocriti.

17 mag 2023

Cosa vuole fare la classe politica per dare un futuro all'Italia?

Abbiamo due grandi problemi, il primo sta nell'invasione di gente non integrabile, che ha reso le nostre strade invivibili, ormai in tanti, donne al primo posto, si sono chiusi in casa, specialmente alla sera, con il terrore.
L'altro problema sta nella bassa natalità, che verrà risolto, purtroppo, prima o poi dall'utero artificiale, che esiste da anni, ma per ora, per motivi etici giustamente, non si vuole utilizzare.
La paura genera mostri e mi attendo, prima o poi, un salvatore della Patria che renderà dei dilettanti allo sbaraglio certi predecessori, magari con i baffetti.
A parte questo fatto, che mi pare inevitabile ormai, oltre ad essere, scusatemi se lo dico, il male minore, mi chiedo quando la classe politica al potere si deciderà ad agire e a ripulire le strade da delinquenti, clandestini e ...... ospitali irriducibili, finanziari dalle cosche.
Sinceramente di intelligente non vedo molto, ma noto solo manichini, burattini, di un potere sporco, quello economico.
Mi spiego meglio, sono convinto che a decidere non sia questo politico o l'altro, ma gli interessi economici e finanziari che stanno alle spalle del nostro mondo.
Non credo negli speculatori, biechi e cinici, che esistono, ma nella forza di logiche economiche, che impongono scelte contrastanti.
Io dico che non si vota nelle urne, si dà troppo peso alle scelte politiche, ma quando si va in banca, quando si investono o non si investono soldi, anche pochi,  in titoli, in fondi o si lasciano sul conto corrente.
Il denaro poi ha una sua logica e muove la nostra economia, quindi i braccianti e i manovali sottopagati, africani, gli spacciatori intoccabili nelle stazioni, i borseggiatori sui treni, i giornalisti finanziati da strani personaggi, al di sopra di ogni sospetto e tanti altri delinquenti liberi di agire, restano sempre impuniti.
La nostra società assomiglia a quella statunitense, sempre più, con emarginazione e crimine multietnico nelle periferie, ricchi e non ricchi asserragliati in casa, con la voglia di giustizia sommaria che cresce.
Il finale lo conosco già, come fosse un vecchio film già visto più volte.
Le periferie si trasformeranno in ghetti, che verranno, prima o poi chiusi come lager e basterà attendere che le malattie, vecchie o nuove, facciano il loro corso.
Sì, è un vecchio e brutto film, con finale tragico.
Non sarebbe ora di cambiare il finale con politiche più rigorose oggi?
Parlo di espulsioni in massa e scuole, istruzione per costoro, magari con l'Intelligenza Artificiale, a distanza.
Sì, pretendo troppo dalla classe politica mondiale, gente capace di fare guerre senza senso, per politiche neocoloniali che non dovrebbero più esistere.

16 mag 2023

Default degli Stati Uniti dal primo giugno prossimo.

Il rischio è alto e significa, anche se loro alzeranno il tetto del debito, che uno dei problemi per l'Occidente sta nel debito pubblico.
Noi italiani ne sappiamo qualcosa, con il 140% di debito sul PIl, siamo ricattati da questa Unione Europea, che ci ha dato una moneta disastrosa per noi, non adatta alla nostra economia.
Sono 25 anni che facciamo sacrifici e si taglia sulla spesa sanitaria, che è la causa prima del numero elevato di morti per il COVID in Italia.
Gli Stati Uniti hanno enormi spese militari che, come tutti gli imperi, rischiano di metterli in crisi, noi invece abbiamo una classe politica servile verso interessi stranieri e ci hanno regalato miseria, disoccupazione, salari bassi, che è la prima causa della bassa natalità.
Oggi un figlio lo devi mantenere sino ai 25 anni e farlo studiare a caro prezzo.
Quindi il destino del mondo ha diverse mine, collassi finanziari, per i titoli spazzatura e tossici sui mercati, dopo bolle speculative esplose magari, oltre ai debiti di Stati Uniti, Giappone e anche quello italiano, anche se ovviamente di minor peso.
Ricordo che il debito ce lo hanno regalato i governi di sinistra, che non sono intervenuti mai contro le speculazioni sul debito pubblico, in conseguenza i tassi di interesse crescevano.
Il sospetto che a favorire il nostro debito sia un certo mondo finanziario speculativo è forte.
Infatti la segretaria del PD, guarda un po' la causalità, è una rampolla di questo mondo.
Non aggiungo altro, tranne il fatto che qualche pennivendolo progressista si lamenta della scelta del nuovo governo, con politiche che contrastano gli speculatori finanziari, che agiscono per guadagnare miliardi, che pagheremo a caro prezzo, con aumento del debito pubblico, con tagli ai servizi pubblici.
Default negli USA comporterebbe blocco degli stipendi dei dipendenti governativi, di ogni pagamento del governo.
Noi invece ci vogliono portare alla fame, per logiche neo coloniali, ci vogliono africanizzate per farci perdere la nostra già scarsa indipendenza, trasformandoci in una terra ingovernabile per speculare meglio sulla nostra economia, i nostri debiti.
Sì, gli speculatori non vanno tanto per il sottile, favoriscono guerre per guadagnare soldi sporchi di sangue, figuriamoci se si interessano di noi, poveri italiani.
Il denaro non puzza mai, qualsiasi sia la sua origine.