Se non ci fossero i fessi i furbi morirebbero di fame, dicono a Napoli e in questo caso i farabutti e i fessi in questione si confondono tra loro.
Abbiamo politici che ne commettono tante da chiederci perché non sono in prigione, il caso dei banchi a rotelle è eclatante e sorprendente.
Nessun giudice indaga, nessuno vede nulla, neppure per il danno erariale, dei soldi buttati al vento, diciamo così.
Ora il presidente dell'Inps, ente che sta per crollare sotto i debiti, anche per il reddito di cittadinanza, ma anche per le doppie pensioni ai sindacalisti o gli enormi assegni per i politici, ai dirigenti pubblici, più dannosi che inutili, vuole fare saltare tutto, pagando il reddito di cittadinanza agli immigrati.
Con un debito pubblico così alto sarebbe la mossa che farebbe aumentare il rosso della spesa pubblica già alle stelle, provocando il fallimento dello Stato italiano.
Saremmo commissariati dall'Europa e ci troveremmo nelle strade le folle inferocite degli immigrati.
Non potremmo più uscire di casa, sempre se la nostra casa non sarà occupata dai migranti, da bande di costoro, sempre più arroganti.
I pensionati farebbero la fame, la droga sarebbe sempre più diffusa e l'Italia diventerebbe come le periferie delle megalopoli del Sud del mondo.
Se qualcuno non sa come si viva si faccia un viaggetto nelle grandi città dei Paesi in via di sviluppo e se tornerà a casa vivo potrà raccontare cosa ci attende.
Sono luoghi dove la polizia non mette piede, dove comandano le varie mafie, dove i bambini vivono come animaletti feroci in branco e aggrediscono gli sconosciuti come piragna.
Perché abbiamo una classe politica che vuole questo non è chiaro, o meglio lo è in un certo senso, perché loro non sanno fare nulla, lavorare e tanto meno governare, ma nelle emergenze possono restare ai loro posti, come i ragazzini caratteriali, che disturbano in classe per non permettere agli altri di studiare, così i loro ritardi non si notano.
Perché ci sono tanti, sempre meno grazie a Dio, che li votano ancora?
Sono il popolo dei fancazzisti, che non suda e non lotta, spera di restare tutta la vita e con loro i cari figlioli, a spese di chi lavora.
Peccato che sono deboli tutti in matematica e tutto crollerà prima o poi, a pagare saremo noi, ma la legge di mercato, liberista, premierà chi lavora, che producono reddito e loro finiranno male.
Pagheremo tutti, perché i pensionati, con 40 anni di lavoro, avranno una pensione da fame.
I risparmiatori si troveranno derubati e la sicurezza, specialmente dei più deboli, non esisterà più, anzi già oggi la polizia non riesce a proteggerli.
Quindi lo scontro vero è tra liberismo vero e feroce contro i vari privilegiati in un sistema italiano che o cambia o salta.
Che i fancazzisti vadano finalmente a pulire i cessi ne sono felice, ma sono preoccupato per tutti gli altri, chi ha lavorato e risparmiato per la vecchia e i figli per esempio.
Il tentativo demenziale è evidente, Letta spera di restare al potere, con tutti i vantaggi da figlio di democristiano, chiamando folle di immigrati, ovvero vuole trasformare l'Italia in un Paese da Terzo Mondo, dove loro possono ancora regnare e dietro abbiamo il popolo dei raccomandati, sempre meno numerosi, ma sempre più dementi, che seguono i loro capi, temendo che la sciagura di......... dover lavorare per campare cada sopra loro.
Come finirà questa terribile storia italiana?
Tutti i ladri mangia pane a tradimento finiranno male, ma con loro anche i poveracci, per esempio chi sale sulle impalcature a 60 anni, rischia di finire i suoi giorni male, con 500 euro di pensione.
La sinistra non era egualitaria?
Oggi è solo parassitaria e ladra di futuro di tutti noi, dai vecchi ai bambini, non scordiamoci poi i preti, i vescovi, le varie curie untuose, che hanno visto lo stipendio tagliato........... poverini, dovranno andare a lavorare come San Paolo, per esempio, che faceva il tessitore e predicava il Vangelo.
Capirebbero finalmente cosa significa essere nel mondo senza vantaggi personali e sarebbero più sinceri ed onesti,...... forse.