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8 set 2022

Le nuove tecnologie e i rischi.

Il futuro sta arrivando e spazzerà via il passato, causando molte vittime, innocenti e colpevoli.
Io non sono uno che teme le nuove macchine, in sé stesse, anzi non vedo l'ora di utilizzarle.
Però so pure che a controllarle saranno personaggi pericolosi, quindi non saranno le nuove tecnologie ad essere brutte e cattive, come qualche commentatore propone, ma gli esseri umani, rimasti un po' degli scimmioni feroci.
Sto parlando dell'Intelligenza Artificiale, con i suoi robot per tutti gli usi, ma soprattutto temo i tecnocrati, magnifici e hitleriani, come cantava Gaber decenni fa. 
Il lavoro sta cambiando e in pochi decenni scompariranno commessi, camerieri, muratori, impiegati e avvocati, mentre chirurghi e medici verranno messi alle strette. 
Non spariranno tutti i lavori, ma tutto verrà diretto e non più eseguito, con pochissima manodopera, forse un milione di lavoratori in Italia saranno anche troppi. 
Chi sarà escluso da tutto questo? 
Chi non avrà la cultura adatta a seguire e controllare le nuove tecnologie, ovvero chi non conosce la razionalità, causa ed effetto, che sposa l'oggettività, finirà male. 
I fatalisti, i fedeli alla religione dell'abbandono alla volontà divina, di qualsiasi divinità si parli, sarà un perdente emarginato, destinato alle baraccopoli, alla miseria, ai ghetti chiusi, dove si rimarrà come in un lager, in attesa della morte. 
Sono troppo pessimista? 
Io intanto aggiungo a tutti costoro il popolo che non suda e non lotta, ma vive di espedienti, gli emarginati che si dedicano al furto, allo spaccio, alla prostituzione. 
Per loro non ci sarà futuro, perché la logica dominante sposa sempre il profitto e schiaccia chi non resta al passo della situazione. 
L'unica arma contro tutto questo resta la cultura, da diffondere a tutti i livelli, parlo di quella tecnica con la sua logica specifica, ma anche di quella sensata e razionale, che noto carente sui social, sempre più zeppo di idiozie orientaleggianti, di scemenze immani anti scientifiche. 
Io non credo nella religione della scienza, assolutista e nazista, ma nel metodo scientifico, da utilizzare sempre in questa era o si finirà nei ghetti dove i robot ci terranno rinchiusi sino alla morte, perché non utili alla produzione e alla crescita del reddito globale.

21 mar 2018

Governo futuro, prepariamoci a una strana alleanza riformatrice - ARDUINO ROSSI

La nuova…. Santa alleanza politica nasconde forze tecnocratiche alle spalle, pochi se ne sono accorti, anche perché i nostri giornalisti sono deboli in questo settore.
I soldi si fanno oggi e si risparmiano portando nuove tecnologie nelle nostre realtà: più si investe, bene, con queste nuove tecnologie e più si hanno vantaggi.
La vecchia casta ha sempre avuto paura del nuovo, perché non lo capiscono, perché, come i feudatari dentro le loro mura merlate, nei loro castelli, che temevano le nuove armi da fuoco, loro sperano di fermare la storia con qualche trucchetto, in questo caso burocratico.
Oggi invece qualcuno, si spera, vuole investire anche in nuove tecnologie, che rendono anche nella ricerca scientifica.

28 gen 2018

Padroni, sindacalisti professionisti, faccendieri, raccomandati e lecca sederi, che temono il futuro tecnologico - ARDUINO ROSSI

Le nuove tecnologie, prima cosa la.....famigerata intelligenza artificiale, ruberanno milioni di posti di lavoro:  già  oggi non servono più  autisti, scaricatori e magazzinieri, operai alle catene di montaggio, agricoltori nei campi, compresi i braccianti, ma anche baristi e impiegatini che scrivono dati al computer sono di troppo. 

In realtà  non è  il costo, alla fine molto basso, delle nuove tecnologie, ma un sistema produttivo diverso, che spaventa i nostri padroni, con affiancati i soliti mangia pane a tradimento, dai preti, ai membri delle ....oscure cooperative: gli equilibri sono molto, molto diversi, rispetto al passato e il lavoro sarebbe solo per chi ha preparazioni tecniche e culturali buone, elastiche e un po' di intelligenza, ma nemmeno troppa.
Prima o poi o si beve o si affoga, anche per l'Italia del Sud, con i braccianti da un euro all'ora, per non comprare macchine agricole, più  economiche già  oggi.
Se l'Italia non cambia verrà sconfitta, messa ai margini del mercato globale,  quindi anche da noi vedremo i robot nei campi, dietro ai banchi dei caffè, sui taxi e i camion.
Prevedere che il futuro avrà  bisogno di un milione di dipendenti, di lavoratori, che sostituiranno i 22 milioni di oggi è  sicuro, ma quando avverrà non si sa, diciamo al massimo tra 50 anni, ad essere pessimisti, mente gli altri, senza capacità  lavorative, dovranno diventare esperti di informatica, almeno per un altro milione di persone, o morire di fame.
Quindi tutti si devono mettere  in testa che solo leggendo e studiando, provando con le nuove tecnologie, per esempio sostituendo i braccianti con le nuove macchine, si vince oppure si affoga: non ci sarà  maledizione papale contro i robot, da mandare all'inferno, scioperi ormai risibili e solo politici dei nostri sindacati, asserviti a interessi di casta,  padroni analfabeti, che odiano scrivere quanto i computer, che salveranno il passato, ormai moribondo.
La storia non si ferma e va avanti.

9 giu 2023

I misteri del lavoro attuale.

Io mi diverto a controllare le panzane raccontate o scritte dai giornalisti nostrani, pure loro spesso sono degli sfruttati, sotto pagati, almeno nella prima parte della loro carriera, ma restano fedeli al loro padrone, anche se con loro usa il bastone.
Sono figlio della cultura che un lavoro decente deve permettere a una persona di pagarsi la casa, affitto o mutuo che sia, anche per un monolocale.
Gli conceda di comprarsi, pure a rate, gli elettrodomestici necessari, con un'utilitaria, anche di seconda mano.
Invece vedo sempre più ragazzi che lavorano per 400 euro al meso, per otto ore al giorno.
Devono apprendere il lavoro, ma spesso è un mestiere facile e banale.
Vedo il lavoro nero trionfare, sempre meno pagato e pochi super esperti, informatici per esempio, molto ben foraggiati.
Mi sembra un mondo impazzito, assurdo, profondamente ingiusto, i giovani disprezzano il lavoro fisso, che concede a loro un reddito sicuro, decente e sognano di essere dei divi di Tik Tok, imitando personaggi proposti come vincenti, ma i cui 730 nessuno conosce.
Ora arriva la sorpresa finale, l'Intelligenza Artificiale e qui ne raccontano tante, come  non funziona, che sta per fallire la società che l'ha creato, ma poi tutto è funzionante e si prospettano grandi utili per i creatori di tale strumento.
Così il lavoro sarà un bene sempre più raro, ma ripeteranno per anni la filastrocca  che manca personale.
Perché questo avviene?
È semplice, perché abbiamo molti individui allergici alle nuove tecnologie, alle diavolerie moderne.
Così contrastano la concorrenza con manodopera sempre meno costosa, importata diciamo.
C'è chi mi ha fatto osservare che pure nel settore altamente specializzato capita che i salari siano in caduta libera, ma dietro abbiamo la stessa cultura, di chi non sa investire in nuove tecnologie e le teme, giocando sempre a ribasso.
Poi i tecnici, specialmente in campo informatico, possono lavorare tranquillamente da casa propria senza spostarsi all'estero, come capita già oggi per ingegneri informatici ed altro.
Non sarà per tutti così, ma abbiamo, purtroppo, sempre meno operai, pure gli impiegati sono messi a rischio dalle nuove tecnologie, già prima che IA fosse un nuovo spauracchio che terrorizza i pennivendoli.
In pratica, alla fine, cosa c'è ne faremo di questi migranti, che continuano a sbarcare?
Verrà un giorno che converrà a loro tornare a casa, perché i salari da noi perdono forza e il rapporto con il potere d'acquisto si sta assottigliando.
Si parla di 2 o 3 euro all'ora, per i lavori in nero, quindi circa venti euro lordi al giorno, ma che svaniscono per il costo della vita da noi.
Infatti molti di costoro puntano verso la Germania e la Francia, l'Italia è solo un punto di passaggio per loro.
Alla fine avremo milioni di disadattati, di emarginati che si dedicheranno alla manovalanza del crimine e alla violenza etnica e religiosa contro noi, infedeli.
La realtà non si arresta e prima o poi vedremo la sostituzione dei disperati di Deliberoo con macchine che consegneranno la merce a casa direttamente, con la scomparsa di tutti i lavori di manovalanza, sostituiti dai robot, non occidentali, ma cinesi, che già creano disoccupazione nella loro madre patria.
I braccianti sono un assurdo economico e storico, il loro destino è segnato, anche se i caporali non vogliono.
La folla dei disperati servirà solo agli eversori di professione e favorirà giochi sporchi, già lo vediamo, politici e sociali.
Sì, non importiamo servi, schiavi, ma esportiamo cultura e conoscenza tecnologica, così daremo una mano a questo mondo pazzo, che si sta preparando a un futuro di dolore e di morte.

1 nov 2016

Lavoro e futuro, le nuove tecnologie ci salveranno

Mentre la classe politica odia internet e tutto ciò  che è  nuovo, come la cavalleria  pesante, coperta di corrazze, del medioevo odiava, la polvere da sparo: il nuovo avanza e loro, povererini, cercano di arrestare il progresso sfruttando il più  possibile i manovali del Sud del mondo.
Infatti con essi sperano di allontanare sempre più  l'arrivo di robot e Intelligenza Artificiale in ogni campo.
Il costo delle nuove tecnologie, nei primi tempi è  sempre alto e il basso costo della manodopera le rende sconvenienti.
Per fortuna la riduzione del costo della manodopera ha un limite e le nuove tecnologie non hanno competitori, così  manovali sfrutatti e boriosi farabutti della casta spariranno, finalmente, grazie a Dio.

18 mag 2021

Prepariamoci al peggio.

Di cosa parlo?
Del terrorismo islamico per prima cosa, della criminalità che serpeggia nelle nostre periferie, ma soprattutto della reazione dei poteri forti, quelli veri, che non sono dentro gli Stati, ma nelle economie e nel loro sviluppo forsennato e rapidissimo delle nuove tecnologie.
Una vecchia canzone di Giorgio Gaber recitava, "sono magnifici e hitleriani, sono i tecnocrati italiani."
Io sono certo di un fatto, che mai come oggi il potere sia in mano a chi controlla le nuove tecnologie e questo potere sia immenso.
Ovvero mi immagino che possano nascere veri eserciti di robot, o peggio ancora, che si possa emarginare chi non si saprà adattare alle nuove tecnologie, con poco lavoro per pochi, magari utilizzando armi di distruzione di massa contro quelli e questi.
Infatti mi immagino che chi abbia terrore o avrà terrore degli islamisti possa reagire con questi strumenti terribili, non li descrivo per non stimolare le fantasie malate, ma anche dal costo economico basso oltretutto.
Lottare per la pace è un dovere e lo si può fare usando cultura e intelligenza, invece vedo attorno tanto odio, che è spesso emotività sputata con tanta irrazionalità.
Gli islamici non possono essere integrati nella nostra società perché hanno una visione dei non islamici simile a quella che abbiamo noi verso gli animali....... immondi, ovvero siamo il male e per loro accettarci significa offendere Allah.
Poi il loro fatalismo li rende succubi a un destino che cade sempre dall'alto, che devono accettare e subire senza poter reagire, io dico in modo irrazionale.
Senza rassegnazione al loro destino non esisterebbe l'Islam, così i principi di causa ed effetto, che sposa l'oggettività sono per loro bestemmie, eresie da combattere.
Così o ci domineranno, come si fa con gli schiavi per tutti i servizi e gli usi, o ci uccideranno.
La loro integrazione non esiste in nessuna parte del mondo, si può andare d'accordo con i buddisti, con gli animisti, pure con gli induisti, ma non con gli islamici, loro sono sempre i padroni e la prepotenza è alla base del loro agire.
Per questo motivo che non si integrano, ma creano società alternative, alle periferie, ma essendo irrazionali stanno ai piani bassi della società, quasi sempre, covando sempre più odio e ferocia verso gli infedeli.
Da qui nasce la violenza e il terrorismo, che in questa epoca può solo provocare reazioni ancora più mostruose dai non islamici, temo anche indiscriminate e ancora più terribili di quelle dei terroristi.
Prevedere che ci saranno azioni terroristiche più feroci e clamorose di quelle dell'11 settembre è troppo facile, ma che la risposta sarà ancora più cattiva, generalizzata e temo anche........ privata, come dicevo sopra, da parte di qualche gruppo di esperti in biologia o in informatica e robotica, è altamente probabile. 
Io non credo nella possibilità dell'integrazione degli islamici, quindi la soluzione potrebbe stare nell'espulsione di tutti coloro che non credono nel principio costituzionale, che considera tutti uguali, uomini e donne, razze ed etnie differenti, compreso le religioni.
Ci dovrebbe essere l'obbligo del rispetto delle scelte private degli individui, come il cambio di religione, che per loro è sempre apostasia da punire con la morte, o anche accettare l'ateismo dei loro figli e fratelli, mogli e figlie, se loro lo desiderassero. 
La cultura ci potrebbe salvare, ovvero esportando, per esempio con internet, la nostra cultura occidentale e razionale in tutto il mondo, nei suoi principi essenziali almeno, si disarmerebbe il terrorismo e il potenziale antiterrorismo, ancora più pericoloso secondo il mio modesto parere.
Chi considera gli infedeli esseri da trattare peggio dei cani e le donne come persone senza diritti non può stare da noi, anche perché quando ha giurato il rispetto delle nostre leggi, per diventare cittadino italiano e sulla costituzione, ha giurato il falso.

3 set 2023

Immigrazione e la guerra tra il vecchio e il nuovo.

In Italia, sino a pochi anni fa e in parte ancora oggi, nascere dentro certi clan, mafiosi o clientelari, dava molte opportunità, oppure fare politica in qualche gruppo politico, saltando da posizione a posizione, rendeva la vita meno gravosa.
Poi chi non voleva arrendersi poteva sempre emigrare e magari fare carriera, ottenere riconoscimenti che in Patria neppure poteva sognare.
Internet ha accorciato le distanze ed ha messo a disposizione, per chi sa utilizzare la rete bene e non solo per perdere tempo, molte opportunità, che un tempo, anche solo 20 anni fa, erano neppure immaginabili.
Il sistema clientelare italiano sta perdendo i pezzi, ma il popolo dei militanti non si arrende, non ha altre possibilità, perché voglia di lavorare non ne hanno, ma anche la voglia di impegnarsi e mettersi in gioco pure non la conoscono.
Costa troppa fatica usare veramente il cervello.
Così si sta tentando di fermare la storia con queste masse di disperati, che per entrare nella nostra cultura dovrebbero restare da noi almeno 10 generazioni e forse il loro pensiero si evolverebbe.
In fondo gli islamisti rassegnati al loro fato e i raccomandati sono servizievoli verso il potere costituito, qualunque esso sia, sono rassegnati e ubbidienti verso i loro capi, i primi seguono i mullah, i secondo obbediscono ciecamente ai capi partito e ai sindacalisti.
Il mondo cambia rapidamente e li sta piazzando, quindi bisogna fermare il Sole, non la terra perché sono anche terrapiattisti con la terra al centro dell'universo, questa convinzione è autentica non solo per gli islamici.
Il merito, che nasce dalla fatica e dall'impegno operoso, è un sacrilegio e le nostre femministe di partito, con tante strilla e tante crisi isteriche, oggi fanno il bagno con il burkino, in solidarietà con le islamiste irriducibili.
Il loro grande nemico si chiama progresso, quello vero, il termine progressisti è solo una barzelletta raccontata per far ridere, odiano le nuove tecnologie, che necessitano di tecnici, ma tra le loro file e tra gli islamisti non se ne vedono e non se ne vedranno mai, escludendo le solite eccezioni, che confermano la regola.
Più manovali e potenziali belve fameliche avremo nelle nostre strade più caos possono sperare di provocare, ma si sa che contro le belve bastano i fucili di precisione e le nuove tecnologie saranno anche indipendenti nelle reazioni repressive, certamente pure disumane. 
Comunque più avremo nuovi macchinari nelle officine, ma anche nelle cucine dei ristoranti in futuro, nei lavori di ogni genere e meno immigrati avranno posti di lavoro, ci saranno meno raccomandati dal partito da sistemare. 
Un tempo le nuove tecnologie mi spaventavano, oggi mi danno tante speranze per il futuro, per la nostra salvezza, come popolo e come identità nazionale.

3 apr 2023

L'intelligenza fa paura, artificiale o naturale che sia.

ChatGPT è sotto attacco dai nostri burocrati, dai lettori di fantascienza, che temono i mostri informatici, dagli islamisti, come quelli iraniani, dai dittatori come quello coreano, della Corea del Nord.
A sorpresa, ma non troppo, i giornalisti presentano ipotesi catastrofiche, senza sapere di cosa parlano.
Io, modestamente, l'ho provato e devo dire che è stato utile, per consigli e strategie proposte.
Il problema però esiste ed esisterà, non credo nei robot killer che andranno a caccia di esseri umani, non credo in un mostro informatico, che crescerà come uno dei nostri incubi peggiori, come un demone assassino, che ci tratterà come parassiti.
Credo invece nel calo dei posti di lavoro e nella fine di un certo tipo di società consumistica, come l'abbiamo concepita, nata dalla logica produttiva dei tempi e metodi, che ci hanno dato le catene di montaggio e il consumismo dei beni prodotti.
Le auto fabbricate erano acquistate dagli stessi operai che le assemblavano.
Il consumismo ha iniziato a perdere i colpi con le nuove tecnologie, con le industrie sempre più automatizzate.
Quindi ci dovremo preparare a una rivoluzione sociale con meno lavoratori, a sorpresa tra i colletti bianchi prima che tra gli artigiani, che sono quelli messi meglio per ora.
Cosa si può fare?
Fermare le nuove tecnologie è impossibile perché se le fermassimo in Italia altri le utilizzeranno, anche in segreto, oppure in un altro Paese ci faranno una concorrenza spietata e ci metterebbero fuori uso, come nazione, portandoci al sottosviluppo.
La scelta del Garante per  la Privacy è stata infelice, se non sciagurata, ChatGPT è in uso nelle ditte, nei pochi istituti di ricerca nazionali, tra giovani studenti, specialmente nel settore scientifico.
In tanti hanno già bypassato il blocco con le VPN, che permettono di superare i vincoli nazionali.
Prima si sblocca il tutto e meglio sarà per tutti, in Italia o rischiamo di perdere il treno della storia.
Il problema delle IA esiste e invece si devono imporre leggi e scelte che diano sicurezza, nel limite del possibile, al nostro futuro, attenuando i cambiamenti sociali, lavorativi e anche per la nostra sicurezza, in modo che nessuno voglia fare le sue guerre robotiche sulla nostra pelle.
Per tutto questo, sempre se è possibile, servirebbero le strutture sovranazionali, come questa stupida Unione Europea, che ci impone i grilli a colazione, criminalizza un mezzo bicchiere di vino a pasto, in modo ridicolo e anti scientifico, ma non muove un dito per regolamentare e ridurre i rischi di queste nuove tecnologie.
Comunque, con i cretini che abbiamo a Bruxelles forse è meglio così o ci troveremo dentro tutti in qualche guerra stellare, simili a quelle degli ufo robot, dei cartoni animati di stile giapponese.

22 dic 2022

L'immigrazione la si vince con le nuove tecnologie.

I salari in Italia sono calati, siamo gli unici in Europa ad aver un calo, del 2% su quelli reali dal 1990.
Siamo più poveri, come lavoratori dipendenti, rispetto agli altri Paesi del continente
Questo fatto trova due spiegazioni, la prima sta nella politica contro i lavoratori da parte di chi li dovrebbe difendere, ovvero i sindacati, da noi politicizzati e a servizio della sinistra, che ha governato quasi sempre in questi 42 anni.
L'altra spiegazione sta nell'immigrazione di massa, che ha portato a far crollare molti stipendi per i lavori di bassa specializzazione, oltre a portare alla fame quelli in nero, come il lavoro dei braccianti nel Sud, che sono da sempre gestiti dai caporali mafiosi.
Così siamo alla fame, molti lavori sono da miseria, io dico da Terzo Mondo, grazie a quegli sporcaccioni accoglienti, che da una parte ti fanno la predica per risvegliare i nostri buoni sentimenti e dall'altra fanno i soldi come i peggiori negrieri del passato.
La salvezza la vedremo solo quando capiremo che servono investimenti in nuove tecnologie, che non sono fantascientifiche, che ridaranno forza a chi saprà gestirle, con stipendi adeguati, taglieranno molti lavori, ma i primi non saranno quelli non specializzati, ma appunto le professioni di alto livello.
Oggi abbiamo robot che operano in sale chirurgiche, altri computer sono impegnati in ricerche scientifiche, ma ci sono già quelli esperti in legge e in attività professionali specializzate.
Perché arrivano prima quelli che sostituiscono ed accompagnano lavori di alta professionalità?
Perché la nuova tecnologia costa e conviene investirla per lavori che comportano stipendi e rischi assicurativi molto alti, come in chirurgia.
Se però pure in certe professioni altamente specializzate ci sono macchine è solo una questione di tempo, ma anche per gli impiegati, per gli operai, per gli artigiani, sino ai manovali, i tempi saranno duri.
Che il lavoro sarà differente in futuro è certo, sarà scarso, ma altamente specializzato.
Non c'è scampo, ma è sicuro anche che ci sono delle forze che rallentano il cambiamento.
Non mi immagino il paradiso in terra, anzi, prevedo cose dure e terribili, in quello che sarà il più grande mutamento economico e tecnologico della storia umana.
Un tentativo per fermare la storia sta nel trasformare l'Italia in un avamposto dell'Africa, in versione misera e con tutti gli scontri etnici al seguito.
La casta al potere, sindacalisti, parassiti dello spettacolo e del giornalismo, che vivono di sussidi pubblici, sognano di mantenere una situazione degradata, per riuscire, in quello che appare sempre più un caravan serraglio, di essere i gestori di tutto questo marasma sociale.
Le nuove tecnologie si gestiscono o saranno loro a gestirci, prima agiamo a loro favore, favorendo il crescere di giovani capaci, istruiti e adatti al futuro, oppure ci travolgeranno e non saranno le folle di nuovi talebani che le possono fermare, ma saranno travolti da esseri non umani, gestiti da logiche fredde per il profitto.

2 ago 2021

Immigrazione, strumento per rendere i ricchi sempre più ricchi.

Queste analisi, che un tempo a sinistra si facevano con una certa precisione, sono scomparse, misteriosamente.
Parlo delle osservazioni che valutano il movimento delle popolazioni, dei migranti, per esempio, della domanda e dell'offerta del lavoro, sul reddito delle persone più povere, che perdono reddito con l'arrivo di altri disperati.
Oggi paiono tutti.......preti con lo sguardo al cielo e le mani in tasca, per controllare il portafogli zeppo di soldi.
Parlano bene, di bontà e di azioni buone, ma poi, grazie a questi atti ......... generosi, accumulano tanti soldi.
Non è casuale che da noi, come in tutti i Paesi industrializzati e per ora ricchi del pianeta, cresce la differenza dei pochi super ricchi e tanti nuovi poveri.
Se io pago di meno i salariati ottengo una folla di disperati, ai margini delle periferie, multietnica, che vale poco in caso di cambiamento delle tecniche produttive, perché non hanno le basi essenziali per poter accedere alle nuove tecnologie, ma è gente disposta a tutti i lavori, per due soldi, mestieri malsani, spesso in nero, anche della manovalanza criminale.
È la legge di mercato, costoro non hanno gli strumenti per poter diventare competitivi nel mondo del lavoro dei tecnici e super tecnici, che in Italia sono sempre più rari, necessari per sviluppare le nuove tecnologie, che rendono molto con pochi dipendenti.
La massa dei disperati costa poco, fa rumore, commette azioni bestiali, delinquenziali sempre più, ma è utile per fare arricchire i nuovi ricchi, che li pagano sempre meno, per lavori di basso livello, allontanando il giorno che i nuovi ricchi italiani, i super ricchi, dovranno confrontarsi con le nuove tecnologie, che costano e dovranno dare una parte dei loro utili ai tecnici, specializzati, gente che non si fa pagare pochi euro all'ora, ma si sa fare valutare.
Infatti non è casuale che la sinistra trionfi nei centri città e perda in periferia, sia il partito del ceto medio alto e alto, ma non più dei lavoratori, degli operai.
Con l'immigrazione di massa sono saltati diritti conquistati in cento anni di lotte e di scioperi, da parte di gente che non si inchinava più di fronte ai signori.
Oggi invece questa folla scomposta è facilmente sfruttabile, la si utilizza pure come arma impropria contro gli avversari sociali e politici, contro i lavoratori italiani, disprezzati ed accusati di essere dei fannulloni.
La storia è zeppa di politiche sociali simili, per esempio nell'Italia romana si importavano nuovi schiavi per abbassare il reddito dei lavoratori liberi, della plebe, per avvantaggiare i patrizi.
Gli sviluppi futuri saranno certamente tragici, perché chi semina vento raccoglierà tempesta, ovvero periferie ingestibili, se non con soluzioni terribili, disumane, con la pulizia etnica per esempio.
Il terrorismo sarà endemico e si confonderà con gli atti della criminalità comune.
Poi queste masse semianalfabete non serviranno più e verranno abbandonate, sigillate dentro i loro ghetti, dove le epidemie agevoleranno il lavoro sporco dei padroni del mondo, quelli che ci considerano peggio dei cani randagi, che ci sfruttano e poi ci vorrebbero morti, quando non serviamo più.

4 lug 2018

Pensioni e i buffoni che ci impongono il lavoro da vecchi - ARDUINO ROSSI

Ciò che conta nel lavoro e che renda, che generi ricchezza, quindi non importa quanto si lavora, ma come, per il fine di generare sviluppo e un profitto, alto il più possibile: le nuove tecnologie riducono infatti il numero dei lavoratori e anche le ore da lavorare, ma in cambio danno rese notevoli.
Il problema quindi non sta sino a quando si starà al lavoro, ma che si produca molto, con le nuove tecnologie, sempre più per specializzati, per super tecnici, per gente colta, capace e intelligente.
Tanti manovali sono un peso, quindi non abbiamo bisogno di costoro, questi immigrati: ne abbiamo già abbastanza e poi il problema vero, per le pensioni future, sta nell’agganciare i contributi pubblici con gli investimenti redditizi di questa epoca super tecnologica.
Boeri, presidente dell’Inps, temo che si sia fermato agli anni Trenta, quando c’era …Lui, che creò il sistema delle pensioni pubbliche in Italia: allora il Paese era diverso, con tanti braccianti agricoli, tanti operai senza specializzazione e la produzione era tutta basata sulla manodopera a basso costo.
Il sistema pensionistico, con tanti contribuenti, pochi pensionati e tanti lavoratori oggi non deve più esistere, le nuove tecnologie lo hanno mandato in pensione.
Si vede che questi vecchi dirigenti della cosa pubblica non hanno ancora capito in quale epoca vivono, ma non rinunciano al loro posto di comando, raccontando, appunto, idiozie, rimandando quelle riforme vere, che permettano al sistema pensionistico nazionale di evolvere, da struttura che si basa sulla solidarietà….obbligatoria tra le generazioni, a un modo per risparmiare risorse e reinvestirle nello sviluppo, nel rinnovo tecnologico, con una sua redditività sicura.

3 feb 2019

Nuove tecnologie e ricerca scientifica che fanno la differenza - Arduino Rossi

https://notizienews1.blogspot.com/search?q=nuove+tecnologie

Io credo che solo le nuove tecnologie e la ricerca scientifica ci salveranno, ma la nostra classe politica, vecchia o nuova, non l'ha capito.
L'intelligenza artificiale è una grande occasione per noi italiani, farebbe saltare il costo del lavoro alto per molte attività minute e di scarso reddito. 
Potrebbe darci mille occasioni per la nostra creatività artigiane e imprenditoriale. 
Poi la ricerca scientifica deve essere almeno detassata e l'Italia tornerebbe a crescere, è solo una questione di volontà. 

2 ott 2021

La truffa dell'immigrazione e il tentativo di fermare la storia.

Cosa hanno bisogno gli extracomunitari oggi?
Quello che hanno bisogno i giovani occidentali, orientali e americani, ovvero studiare e imparare le nozioni basilari delle nuove tecnologie o per tutti non ci sarà futuro, in ogni luogo della terra.
Quindi i migranti dovrebbero tornare a casa loro e studiare, non dovrebbero partire, in cerca di lavori sotto pagati, perché fanno una grande concorrenza ai loro amici e fratelli partiti prima di loro, ai poveri occidentali, con meno capacità e risorse, in lavori sempre meno retribuiti, che sono destinati a scomparire.
Parlo dei braccianti agricoli, che esistono solo perché il caporalato e la scarsa organizzazione lavorativa delle nostre campagne necessitano di miseri individui, da retribuire uno o due euro per ogni ora lavorata, togliendo....... il vitto e l'alloggio, con i ratti accanto.
I lavori manuali non specializzati sono destinati tutti a sparire, è la concorrenza globale che lo impone, le macchine avranno la meglio anche da noi.
Quindi i robot stanno svolgendo già i lavori umili, lavano i pavimenti, aspirano le polveri ed altro ancora, mentre l'analfabetismo tecnologico, di troppi personaggi detti..... imprenditori, o anche....... economisti, ci costringe a utilizzare i poveri africani contro il progresso tecnologico, che è sempre più travolgente, per ridurre i costi del lavoro.
Sì, forse gli schiavisti storici, del passato, erano più.... umani con i loro schiavi.
Questa la chiamano....... accoglienza e i sindacati, che da decenni si sono venduti ai peggiori faccendieri, senza pudore, tradendo i lavoratori, la sinistra e i giornalisti, i papisti aggiungo, si sentono buoni nel favorire tutto questo, dallo spaccio di droga in periferia, alle guerre tra bande con morti e feriti.
Perché non fanno studiare a casa loro costoro e poi, una volta specializzati, li fanno giungere da noi come tecnici?
Questa sarebbe accoglienza e vera integrazione, ma tutto questo non lo vedo e non sento neppure una lontana ipotesi a riguardo.
Che tutto questo porta e porterà a risultati opposti a quelli sperati dai promotori, ovvero sono loro che favoriscono il sorgere del razzismo, del ritorno di idee naziste, di movimenti pericolosi per tutti.
Il ritardo nell'utilizzo delle nuove tecnologie nelle industrie, nei servizi e nell'agricoltura non fermerà la storia, ma ci farà solo perdere occasioni e metterà in posizione svantaggiata la nostra economia e nulla più.
Alla fine le nuove tecnologie arriveranno e si imporranno, anche per i decadenti sognatori di un mondo arcaico, con i neri che lavorano nei campi, raccolgono la frutta e loro guardano il tutto dall'alto, sentendosi buoni e nobili signori.
Pare una nuova e brutta versione di "Via col vento", pure loro, speriamo al più presto, verranno trascinati via dalla bufera, lasciando dietro di loro solo....... un cattivo odore.

21 set 2015

Immigrazione, lavoro, padroni, imprenditori, signori della finanza


Il mistero è grande, ma non troppo: abbiamo un mondo di imprenditori fuori dalla storia, che temono le nuove tecnologie, come il diavolo teme l’acqua santa: infatti la scelta di far arrivare, sicuramente quanto meno stimolati, milioni di disperati dall'Africa, facendo del buonismo ipocrita.

La logica terrificante, di abbassare il costo del lavoro con la concorrenza tra miserabili è antica quanto la civiltà.

Invece le nuove tecnologie generebbero un mondo di tecnici, da pagar bene, ma difficilmente controllabili, ecco a voi il segreto della preferenza dei nuovi schiavi, semi analfabeti o analfabeti totali, mentre la tecnologie sviluppa una classe simile a quella artigianale che è più consapevole e decisa a difendere i prorpi diritti, togliendo spazio ai signori della finanza.

12 giu 2018

Economia e futuro, con le nuove tecnologie - ARDUINO ROSSI

Pure la pace deve passare attraverso queste nuove tecnologie, che in se stesse non sono né male, né bene, ma solo strumenti da utilizzare: Internet ci dà la possibilità di comunicare e diffondere idee in tutto il mondo, in ogni contesto, un tempo segregati, irraggiungibili.
Poi le tecnologie  per far scomparire tutti i lavori ripetitivi, noiosi, malsani, pericolosi farà bene a tutti, però bisogna dare a chiunque la possibilità di sviluppare occassioni per poter lavorare ed ottenere vantaggi economici.
Quindi bisognerà riaddestrare la popolazione mondiale, sì, l’intera Umanità, perché non ci siano esclusi, se non quelli che vorranno escludersi.

31 gen 2018

Europa ed Euro, nuove tecnologie e lavoro per pochi - ARDUINO ROSSI

Per ora l’Euro forte attira disperati da tutto il mondo, come gli italiani che vanno e andavano in Svizzera, perché il Franco elvetico permetteva di avere stipendi molto alti, ma non da spendere in Svizzera, perché l° il tenore di vita è alto e 3mila euro sono da …fame.
Così, per ora si attirano disperati in cerca di euro, moneta di grande valore nel mondo, per il cambio favorevole, ma tale moneta favorisce investimenti di tecnologie avanzate, l’automatizzazione e l’Intelligenza Artificiale troveranno spazi, perché le nuove tecnologie, per motivi di utili facili, cercano le monete forti: le preferiscono perché un investimento con tali denari rende di più e permettono di recuperare prima gli investimenti.
I Paesi con monete svalutate invece dovranno pagare molto i prodotti e i brevetti depositati nei Paesi ricchi, con monete pesanti, anche troppo pesanti per loro, diventano costosissimi.
Da noi infine servirà sempre più manodopera specializzata, per queste macchine…intelligenti, che elimineranno operai, inservienti vari, fattorini e camionisti, tassisti e impiegati.

31 mag 2023

Quanti lavori ruberà l'intelligenza artificiale?

L'ho chiesto direttamente a Chat Gpt, ovvero a questa Intelligenza Artificiale che fa tanta paura oggi.
Ecco la risposta: "Effettivamente, c'è una certa preoccupazione riguardo all'automazione e all'evoluzione tecnologica che potrebbero portare alla riduzione di posti di lavoro in diversi settori entro il 2030. Tuttavia, è importante notare che le previsioni sul numero esatto di posti di lavoro che potrebbero essere persi variano notevolmente a seconda delle fonti e delle metodologie utilizzate per stimare tali dati.

Secondo uno studio del McKinsey Global Institute pubblicato nel 2017, si stima che tra il 3% e il 14% degli impieghi nel mondo potrebbero essere automatizzati entro il 2030. Questo si tradurrebbe in una perdita di posti di lavoro tra 75 milioni e 375 milioni su una forza lavoro mondiale di circa 2,5 miliardi di persone.

Tuttavia, è importante considerare che l'automazione non porterà solo alla perdita di posti di lavoro, ma potrebbe anche creare nuove opportunità occupazionali in settori emergenti. In passato, l'introduzione di nuove tecnologie ha spesso portato a una sostituzione di alcuni lavori, ma anche a una creazione di nuove occupazioni.

Inoltre, è difficile prevedere con esattezza quali settori saranno più colpiti o quali nuove opportunità di lavoro emergeranno, poiché ciò dipenderà da numerosi fattori come l'adozione delle tecnologie da parte delle aziende, i progressi nella ricerca e sviluppo, le politiche governative e le dinamiche economiche globali.

È importante sottolineare che le stime e le previsioni riguardanti l'impatto dell'automazione sull'occupazione possono variare nel tempo in base all'evoluzione delle tecnologie e delle dinamiche socio-economiche. Pertanto, è fondamentale monitorare attentamente tali sviluppi e adottare politiche e strategie adeguate per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che emergono da queste trasformazioni."

Quindi il problema esiste e certamente avremo un aumento dei disoccupati e dei non integrati, specialmente tra noi, che bene o male, avremo l'impatto maggiore di questa grande rivoluzione tecnologica.
Anche se Chat Gpt pare addestrato per sdrammatizzare, il rischio lo conferma. 
Prevedere il futuro non è facile, ma attendersi condizioni di disoccupazione grave è facilmente prevedibile.
Cosa faranno tutti gli immigrati che non sanno schiacciare due tasti su un Computer?
La risposta, spero non banale e stupida, ma sensata, la lascio agli accoglienti, quelli che affermano che servano immigrati.

11 giu 2017

#Lavoro e nuove #tecnologie, prospettive e rischi - ARDUINO ROSSI

Il futuro è nefasto per il lavoro sarà  sempre più  qualcosa di difficile da trovare, se non si saprà adattarsi alle nuove condizioni: le nuove tecnologie riducono, da sempre posti di lavoro, ma creano ricchezza e occasioni di sviluppo.

Quindi sono una grande occasione  e una trappola mortale per altri, che non si sapranno adattare.
L'intelligenza artificiale ridurrà il numero degli impiegati, mentre aumentano le occasioni di creare nuove attività  produttive, in tutti i campi, scientifici, sociali, industriali ed agricoli.
Dipenderà  da noi saperci adattare al nuovo che avanza.

27 set 2010

AGRICOLTURA E FORESTE - QUALITA' E SICUREZZA ALIMENTARE:LA REGIONE STANZIA 21 MILIONI DI EURO


Al via i progetti selezionati dal bando della piattaforma agroalimentare

Sono sei i progetti vincitori del bando della piattaforma agroalimentare, un importo complessivo di investimento di circa 35 milioni di euro, a fronte di un contributo di circa 21 milioni di euro da parte della Regione Piemonte. 
Un totale di 81 beneficiari: 16 grandi imprese, 27 piccole e medie imprese, 19 organismi di ricerca e 19 beneficiari agricoli di tutto il territorio piemontese. Questi i numeri della piattaforma agroalimentare, che riunisce tutti i diversi attori presenti sul territorio regionale che, in sinergia tra loro, contribuiscono alle attività di sviluppo del settore agro-alimentare. 
Si va dai progetti di ricerca per realizzare materiali biodegradabili da utilizzare per gli imballaggi, a sviluppo di tecnologie per assicurare maggiore sicurezza alimentare ai prodotti ortofrutticoli, alla promozione di metodologie di produzione sostenibili sotto il profilo ambientale ed energetico, alla valorizzazione delle tipicità, alla realizzazione di nuovi prodotti da forno riducendo gli sprechi. 
Il bando relativo alla piattaforma agroalimentare - 21 milioni di euro, 19 dal POR FESR più circa due milioni di euro dai fondi europei per lo sviluppo agricolo - chiuso negli ultimi mesi del 2009, ha sei progetti vincitori, proposti da raggruppamenti di soggetti, i cui capofila sono note aziende piemontesi. Sostenibilità ambientale ed energetica della filiera, tracciabilità dei prodotti e tecnologie per la qualità e la sicurezza degli alimenti sono solo alcuni dei temi di ricerca proposti. 
I sei progetti sono: MICROSYN (capofila ME CAPROM VPS ITALIA SRL) che riguarda la messa a punto di un processo innovativo e la realizzazione di un impianto per il trattamento delle deiezioni da allevamenti bovini (letame) ed eventualmente il trattamento di scarti che derivano dall’attività di macellazione e l’utilizzo del loro contenuto energetico per la produzione di energia elettrica; FEED & FOOD PACKAGING (capofila Novamont), per lo sviluppo di materiali biodegradabili innovativi nel campo dell’imballaggio alimentare, sia animale (in produzione zootecnica), sia per il consumo umano di prodotti ortofrutticoli; ITACA (capofila Lavazza Spa) messa a punto di nuove tecnologie per la qualità e la sicurezza degli alimenti, senza tralasciare la sostenibilità ambientale ed energetica dei processi e il benessere del consumatore, temi strettamente collegati a quello della sicurezza; NUTRATEC (capofila Gruppo BUONDÌ BISTEFANI Spa), sullo sviluppo di nuovi prodotti da forno, creati attraverso tecnologie innovative che consentano di recuperare e utilizzare i componenti bioattivi che sono naturalmente presenti nelle materie prime e negli scarti che contraddistinguono da sempre la filiera cerealicola; SAFE FOOD CONTROL (capofila AGROINNOVA) sullo sviluppo di tecnologie per la qualità e la sicurezza dei prodotti ortofrutticoli piemontesi, la sostenibilità ambientale ed energetica della filiera ortofrutticola piemontese e la sua gestione e tracciabilità dei prodotti; infine ECO FOOD (capofila Ferrero Spa), finalizzato a promuovere la sostenibilità ambientale ed energetica di alcune filiere agroalimentari regionali, coniugando impatto ambientale con la salvaguardia dei valori di tipicità, sicurezza alimentare e qualità dei prodotti delle aziende piemontesi coinvolte. 

“Quando parliamo di competitività – ha commentato l’assessore allo Sviluppo Economico Massimo Giordano – dobbiamo riferirci a tutti i settori della produzione che caratterizzano il nostro territorio, senza dimenticare quello, fondamentale, dell’agroalimentare. Le iniziative che si sono aggiudicate i finanziamenti relativi al bando in questione sono infatti la dimostrazione che, anche in un ambito che fa della tradizione e della tipicità la sua peculiarità, è possibile innovare, salvaguardando la qualità del prodotto e tutelando l’ambiente. Anche sulla base di queste considerazioni, il prossimo piano della competitività piemontese terrà in grande considerazioni le questioni relative al settore agroalimentare. Va annotato il fatto che sono molte le aziende piemontesi che hanno partecipato al bando aggiudicandosi finanziamenti per la realizzazione di iniziative che avranno l’obiettivo di dare nuovo impulso a un settore nel quale già il Piemonte eccelle e che vede la nostra regione riconosciuta in tutto il mondo per la qualità dei suoi prodotti e delle sue aziende. Una partecipazione che è un segnale importante perché è la dimostrazione di quanto gli stessi imprenditori considerino fondamentali i temi dell’innovazione in funzione di una maggiore competitività. Non dimentichiamo infatti che, nonostante i nostri livelli di eccellenza, anche questo è un settore che vede una forte concorrenza da parte di altri paesi che purtroppo in molti casi tendono a imitare le nostre produzioni. Con queste iniziative le nostre imprese sapranno porsi sul mercato incrementando il proprio valore aggiunto nei confronti della concorrenza, in particolare dal punto di vista della sicurezza alimentare e del risparmio energetico a tutela dell’ambiente”. 


"Il binomio tecnologia e qualità alimentare – ha aggiunto l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Claudio Sacchetto - è parte fondante del futuro dell'agricoltura piemontese e di tutto il comparto primario. Le tematiche legate all'ambiente ed alla sicurezza alimentare non possono slegarsi da quelle che sono le scelte economiche strategiche delle nostre imprese. Con i progetti finanziati dalla Regione Piemonte viene raggiunta una sintesi ottimale tra questi aspetti”.





27 set 2018

Nuove tecnologie per dare un futuro al mondo - ARDUINO ROSSI

Le nuove scoperte, come sempre capita nella storia umana, sono neutrali, non sono né buone e né cattive, ma sono sempre nelle nostre mani e li possiamo usare per fare la guerra come per fare la pace.
Si può portare benessere condiviso e miseria.
Si può arricchire poche persone o portare vantaggi per tutti.
Io sono certo che le nuove tecnologie, come l’Intelligenza Artificiale, possono portare vantaggi a tutti, se a imporlo saremo noi, con intelligenza e anche coraggio.