Renato Brunetta è certo di ciò che dice, come al solito: “La nostra finanza pubblica è sotto controllo come può esserlo in un periodo di crisi. In momenti di crisi il reddito non cresce mentre cresce la spesa corrente perché il Paese è in sofferenza e chiede più interventi”.
La sua riforma, impossibile da realizzare, rientra nei conti da controllare?
Il ministro della Pubblica amministrazione è sicuro di se stesso, a parole.
E' convinto di riuscire nei suoi intenti, quello di modificare la pubblica amministrazione con il suo strano premio da distribuire per 25% dei dipendenti, con il 50% dei soldi, con il 50% dei poveri disperati con il 25% del denaro disponibile.
Invece i poveretti ,che sono il 25% dei dipendenti, non riceveranno nulla: se questo fatto proseguirà per oltre 2 anni si può rischiare il licenziamento.